Piero Angela, il ricordo di Pippo Baudo: “La grande forza di Piero, il figlio degno erede”
La scomparsa di Piero Angela e il ricordo di Pippo Baudo
La scomparsa di oggi di Piero Angela, in questa calda e assonata giornata di un sabato d’agosto, ha colto tutti di sorpresa. Se n’è andato uno dei personaggi che hanno fatto, anzi hanno creato, la televisione in Italia, fin dalle prime trasmissioni sperimentali a Torino, sua città di nascita. Ma Piero Angela non era solo un personaggio televisivo, un divulgatore scientifico, un giornalista, un appassionato cultore ed intenditore della musica jazz, Piero Angela era prima di tutto un signore. Uno che quando ti rispondeva al telefono ti dava del “voi“, senza però far pesare minimamente la sua enorme caratura, a differenza di altri che pur non avendola te la fanno pesare. Uno che non ti rispondeva mai di no, gentile, cortese, disponibile, ma sopratutto ti rispondeva, un signore, per dirla con una parola sola.
La televisione, questa televisione, perde non solo uno dei suoi pionieri, uno dei suoi papà, ma perde tantissimo peso specifico, qualcosa che non si compra al mercato dello share, ma si ha, oppure non si ha e lui ce l’aveva e pure tanto. Il suo messaggio d’addio, oltre ad essere prima di tutto tanto commovente, è un insegnamento per tutti noi, sopratutto a poco più di un mese dalle elezioni politiche. Coltivare la conoscenza, imparare, perchè come lui diceva, fino a quando s’impara non si è mai anziani. Tanti i messaggi di cordoglio, di ricordo di Piero Angela, qui ora su TvBlog abbiamo il piacere di ospitare quello di uno -pure lui come Piero- che ha fatto la televisione, la Rai e anche tanta, ovvero Pippo Baudo. Ecco dunque il ricordo di Piero Angela vergato da Pippo Baudo:
La grande forza di Piero Angela
Una grande perdita, un grande dolore e un grande ricordo di Piero Angela. Ho letto il suo testamento spirituale che è bellissimo ed è la conclusione di un percorso umano eccezionale. Piero Angela è stato un grande, non solo divulgatore scientifico, è stato il primo nella nostra televisione, ma anche un grande giornalista, ha inaugurato l’edizione delle ore 13:30 del Telegiornale e non solo, ha praticamente creato la televisione italiana, fin dai primi esperimenti presso il centro di produzione Rai di Torino. Lui era lì, ponendo le basi per quella che sarebbe poi stata la televisione nel nostro paese. I suoi interessi non si fermavano solo alla scienza e al giornalismo, ma anche alla musica, è stato un grande cultore del jazz e nel suo testamento spirituale di oggi lo dice. Lui ha una grande forza, quella di avere un’eredità, ha un figlio che merita di portare il suo nome. Ciao Piero.
Proprio da queste colonne, qualche giorno fa, avevamo parlato dell’eredità fra un padre ed un figlio. Alberto ora dovrà proseguire a percorrere la strada avviata dal padre, già lo sapeva fare benissimo, ora lo farà ancora di più.