Pierino e il lupo: il corto in stop motion su Raitre
Da bambina la storia di Pierino e il lupo la conobbi grazie alla delicatezza del corto di Walt Disney del 1946, e alle prime lezioni di musica a scuola. Lo ricorderete senz’altro. Per chi ama questa favola in musica di Sergej Prokofiev, non mancherà di vedere su Raitre una nuova versione di Pierino e il
Da bambina la storia di Pierino e il lupo la conobbi grazie alla delicatezza del corto di Walt Disney del 1946, e alle prime lezioni di musica a scuola. Lo ricorderete senz’altro. Per chi ama questa favola in musica di Sergej Prokofiev, non mancherà di vedere su Raitre una nuova versione di Pierino e il lupo. Si tratta del corto in stop motion del 2006 realizzato dall’animatrice inglese Suzie Templeton, vincitore dell’oscar. Il film, in onda in prima tv il 10 maggio alle 8.30, narra e reinterpreta in chiave del tutto originale la storia. La piccola opera di 29 minuti, realizzata con pupazzi di diverso materiale, é costata cinque anni di lavoro e l’impegno di un gruppo di 250 persone.
Racconta di un ragazzino che vive nella steppa russa con il nonno. Il bambino, con astuzia, riesce a catturare un feroce lupo (tra i tanti che vagano nella foresta) ma, poi, scopre di avere molte caratteristiche in comune con l’animale. Il mondo di Pierino è crudele e i ragazzi come lui possono prendere il coraggio di decidere in maniera autonoma seguendo il proprio cuore nonostante il divieto degli adulti (riesce a uscire dal cottage e evitare il nonno che sta dormendo). Accanto al bambino coraggioso c’è un corvo, e un’oca sognatrice che vivrà una brutta avventura.
Ogni carattere nel racconto è rappresentato da uno strumento differente nell’orchestra, ma questa volta, al contrario del corto Disney, non c’è narratore. Non serve anche perchè il viso del protagonista é espressivo, con quegli occhi azzurri buca lo schermo. La versione é forte, drammatica, realistica nelle rappresentazioni e nei movimenti dei pupazzi. E’ adatta ad un pubblico più adulto ma servirà a far conoscere la storia anche alle nuove generazioni che probabilmente non la conoscono.