Home Piazzapulita Caso Soumahoro, il ‘riscatto’ di La7 grazie a Formigli

Caso Soumahoro, il ‘riscatto’ di La7 grazie a Formigli

Soumahoro va a Piazzapulita e si imbatte in un percorso tutt’altro che in discesa. Il faccia a faccia con Formigli è senza sconti

pubblicato 25 Novembre 2022 aggiornato 25 Novembre 2022 10:52

Nell’universo di La7 non c’era trasmissione più azzeccata di Piazzapulita che potesse affrontare la delicata vicenda legata ad Aboubakar Soumahoro. Sì, vero, l’ex sindacalista dei braccianti domenica sera era già intervenuto a In Onda, ma l’approccio della trasmissione di David Parenzo e Concita De Gregorio era stato decisamente diverso. Nel mezzo il caso delle cooperative è ulteriormente esploso e, di fatto, la percezione della figura di Soumahoro ha assunto altre sembianze.

Corrado Formigli si è pertanto assicurato il colpaccio giornalistico, con il deputato di Europa Verde che ha dovuto riazzerare la sua tesi difensiva rispetto allo scorso weekend.

Se l’approdo a Piazzapulita era stato spacciato alla vigilia come un atterraggio su morbidi cuscini, la realtà ha al contrario restituito un confronto duro, serrato, senza esclusione di colpi. Probabile che Formigli abbia utilizzato toni differenti da quelli che avrebbe dedicato ad un esponente di centrodestra, tuttavia non c’è stata domanda che non sia stata posta e risposta che non sia stata accompagnata da una contro-domanda.

Nessuno di noi sapeva che la sua famiglia gestisse cooperative di accoglienza di immigrati, una cosa che colpisce visto che lei si batte per i diritti dei migranti”, ha subito esordito il giornalista. “Non le sembrava un’informazione importante da dare prima di candidarsi?”.

I dubbi di Formigli sono stati rafforzati da un lungo servizio di Sara Giudice, tutt’altro che tenero. All’interno, tra le tante voci critiche, anche quella di Elena Fattori, ex senatrice di Sinistra Italiana che tempo fa visitò i centri in questione: “Facciamo meno eroi e più contenuti. Perché caduto un eroe si rischia di far cadere con lui le cose importanti”.

Al rientro, Formigli ci ha messo il carico: “Quattrocentomila euro di stipendi non pagati, persone che non prendono stipendio da ventidue mesi, lavoratori a nero, condizioni precarie del centro. Soumahoro, dov’era? Come è possibile che lei, così attento a questi temi, non si sia accorto delle cattive condizioni del centro?”. Ed ancora: “Sa che nel 2021 sono stati distribuiti compensi per 240 mila euro? Fa inoltre impressione vedere che si è aperto un resort in Ruanda. Lei a sua moglie e a sua suocera non ha chiesto conto? Era ignaro? Lei è un personaggio pubblico, deve rendere conto. Mi sembra incredibile che non sapesse niente”.

Il conduttore ha ascoltato, senza interrompere. Al contempo non ha lasciato passare uno spillo e ha ribattuto, punto per punto. “La sua compagna ha fatto foto con vestiti e borse molto costose. Libera di farlo, ma non ha pensato che fosse inopportuno rispetto al ruolo che svolge in difesa dei più poveri?”. E qui Soumahoro ha concesso una risposta che è valsa – suo malgrado – un titolo: “Ritengo che il diritto all’eleganza e alla moda sia una libertà”.

Poco dopo ha offerto il bis. “Come ha vissuto in questi anni?”, ha chiesto Formigli. “Con un libro”. “Ed è riuscito a comprare una casa con un mutuo di 270 mila euro? Acquistare una casa facendo il bracciante senza uno stipendio è difficile. Quali garanzie ha dato?”.

Luci, silenzi, primissimi piani, assenza di applausi. Da un punto di vista di estetica televisiva, Piazzapulita si conferma il miglior prodotto in circolazione. Per la rete di Cairo il contesto ideale nel quale riequilibrare un match che per lungo tempo – e fino a poche settimane fa – ha visto La7 tifare pubblicamente per una squadra. Quella di Soumahoro.

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