Piazzapulita | Puntata 24 novembre 2016

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— PiazzapulitaLA7 (@PiazzapulitaLA7) 24 novembre 2016

Inizia la puntata. Copertina con i pareri di David Willey e James Politi sul day after del referendum.

Si apre sull’attacco dell’Economist alla riforma costituzionale.

Serracchiani: “Con la dichiarazione dell’Economist abbiamo la certezza che i poteri forti non sono con noi”.

Salvini: “Dopo la Brexit l’Inghilterra sta crescendo come non faceva da anni”.

Serracchiani: “Questa riforma è importante perché abbiamo bisogno di essere forti in Europa”.

Serracchiani non ha dubbi: “Siamo un Paese che si sta occupando delle proprie banche”. Salvini: “Avete salvato i banchieri e rovinato gli italiani, altro che speculatori”.

Damilano ricorda che l’Economist si era schierato contro Brexit e contro Trump.

Damilano: “Salvini si gioca la leadership del centrodestra col referendum”.

Serracchiani: “L’Italia è inchiodato nelle riforme perfette, in cui non è mai il momento giusto per fare le riforme”.

In onda il servizio di Bertazzoni e Casadio su operai e lavoro.

Operai stranieri di Fincantieri. E qualcuno di loro sembra avere paura di rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.

Un operaio italiano di Fincantieri si commuove fino alle lacrime dicendo di non poter più votare sinistra perché la sinistra non c’è più. In studio Serracchiani con occhi rossi.

Salvini si complimenta con La7 per il servizio appena trasmesso: “Magari li vedessimo anche sulla Rai..”.

Botta e risposta tra Salvini e Serracchiani che si rinfacciano a vicenda il fatto di non lavorare e di essere invece in tv.

Damilano parla di “caporalato elettorale” da parte di De Luca.

Serracchiani: “Ci stiamo andando nelle fabbriche, io vado in quelle del Friuli Venezia Giulia”.

Damilano: “Nel 2014 Renzi aveva tolto ai politici il controllo della sanità, ora si è rimangiato tutto visto che De Luca è commissario in Campania”.

Salvini accusa di arroganza la Serracchiani. E minaccia di lasciare il collegamento: “Se vi do fastidio, vado via”.

Serracchiani: “Se vince il no, non cambia niente, la Costituzione rimane quella che abbiamo”.

Faccia a faccia Serracchini-De Siervo.

De Siervo, sostenitore del no al referendum: “Spesso il cambiamento è inefficace. Si sostituisce alla Camera elettiva una Camera da incerta composizione che lavora nei ritagli di tempo”.

Serracchiani: “I presidenti di Regione già oggi fanno altri mestieri senza prendere un euro. La riforma va in questa direzione”. De Siervo: “Non è pensabile che un Presidente di Regione serio possa dividersi in maniera seria in 5-6 incarichi”.

De Siervo: “Oggi abbiamo un processo di concentrazione del potere politico su poche persone, tutte interne ai partiti”.

De Siervo: “Noi abbiamo bisogno di meno leggi fatte meglio, non di più leggi fatte più velocemente. Con la riforma si scassa il sistema”.

De Siervo: “Con la campagna referendaria si è spaccato il Paese. È passata l’idea che ogni maggioranza si possa fare la propria Costituzione”.

Serracchiani: “La Costituzione è straordinaria, ma la parte ordinamentale va rivista”

Serracchiani replica notando che se non ci fosse stata di mezzo l’elezione del Presidente della Repubblica oggi a sostenere il sì ci sarebbero anche altri partiti.

De Siervo crede che la riforma possa portare alla “disgregazione delle istituzioni repubblicane”.

De Siervo: “Alle regioni speciali sono stati dati troppi poteri”. Serracchiani: “Non è vero”.

Sabina Guzzanti, Tg Porc0.

L’imitazione della Serracchiani.

Damilano torna in studio. Caso firme false per il M5S.

Damilano interpellato anche sulle dichiarazioni di Berlusconi: “Scopre il conflitto di interessi solo quando c’è il rischio che gli tocchino la sua azienda. Berlusconi non è un politico, ma un lobbista di se stesso”.

Damilano: “Se vince il no, Renzi non può restare al suo posto, fallirebbe la legittimazione elettorale. A quel punto ci sarà o un governo Renzi senza Renzi o uno di discontinuità. Renzi da segretario del Pd dovrà comunque dire cosa intende fare”.

Damilano: “Se vince il sì Renzi cercherà di creare il Pdr, il partito di Renzi. Non credo che il Pd così come è oggi potrebbe ancora stare insieme”.

Damilano indica Laura Boldrini “l’ambiziosa della settimana”. La stella cadente è Renato Brunetta per il caso social della moglie.

Roberto D’Agostino in studio.

D’Agostino interpellato prima su Trump, poi sul caso Beatrice Di Maio.

D’Agostino: “Il 4 dicembre sarà uno schiaffone per Renzi”.

D’Agostino: “Se vince il sì per Renzi sarà comunque una sconfitta”.

Dopo la pubblicità il caso De Luca.

In studio Rondolino e Gomez. Il servizio di Monteleone sul caso De Luca.

Rondolino: “Il caso De Luca è un imbarazzo nel sistema mediatico, lui è un personaggio eccessivo, ma è un ottimo amministratore che non ha mai avuto problemi con la giustizia. De Luca è un modello, un esempio. De Magistris parla, ma non combina nulla”.

Gomez legge l’articolo 2 del codice etico del Pd in cui si rinnega il voto clientelare.

I tweet di Rondolino contro il M5S e Bersani.

Rondolino: “Twitter è diventato il luogo dell’insulto, della semplificazione estrema”. Gomez: “Noi giornalisti non dobbiamo abbassarci a quel livello però”.

Renzi è…

Grillo è…

Di Maio è…

Maria Elena Boschi è…

Berlusconi è…

Cosa succederà dopo il 4 dicembre? L’intervista a Francesco Micheli, finanziere sostenitore del sì.

Micheli: “Renzi è l’unico in questo momento a garantire le riforme”.

Rondolino: “Renzi se perde se ne va, lascia Palazzo Chigi”.

Verzelli, vice presidente banca Akros: “I mercati hanno imparato a somatizzare, la Brexit non ha creato problemi, ma l’Italia è un caso a parte”.

In un servizio analisti e investitori parlano del day after del referendum: i mercati vedono il referendum come un titolo: salgono quando i sondaggi danno in vantaggio il sì e viceversa.

Lezzi (M5s): “Ci saranno speculazione sul no, ma qualche giorno dopo tutto rientrerà nella normalità. L’instabilità dell’Italia non è legata al referendum”.

Sechi: “Il referendum, sommato ad una serie di eventi, può portare alla creazione di buchi nelle banche”.

Gomez fa notare che queste argomentazioni non hanno fatto presa in Gran Bretagna in occasione della Brexit.

In un servizio un elettricista racconta come (a Napoli) si può rubare l’elettricità.

Formigli dà notizia di un uomo armato e incapucciato che a Montpellier avrebbe preso in ostaggio 70 religiosi anziani. Ci sarebbe una vittima.

Le tasse aumentate e quelle diminuite in Italia.

Nuove tasse per le partite Iva.

Lezzi: “Renzi ha rinviato gli aumenti dell’Iva, non li ha disinnescati”.

Formigli ironico: “Sicuramente Renzi verrà qua nei prossimi giorni”.

Lezzi propone di nazionalizzare Monte dei Paschi di Siena.

In onda un servizio-tutorial su come rubare il gas a Napoli.

Finisce la puntata.