Formigli contro Meloni e Salvini: “Impediscono ai loro iscritti di partecipare. Piazzapulita boicottata”
Formigli all’attacco di Meloni e Salvini: “Boicottano Piazzapulita. Nessun esponente di Fratelli d’Italia e della Lega, a partire dai vertici fino all’ultimo consigliere municipale, può partecipare al nostro programma”
Sguardo alla telecamera e attacco frontale a Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “Vorrei rivolgere una domanda ai leader dei due principali leader di governo e chiedo loro di motivare con chiarezza le ragioni per le quali nessun esponente di Fratelli d’Italia e della Lega, a partire dai vertici fino all’ultimo consigliere municipale, accetti di partecipare al nostro programma”, dice Corrado Formigli in avvio di Piazzapulita. “Ogni settimana proviamo ad invitare esponenti di questi due partiti, i loro leader ci hanno detto più volte, anche sdegnosamente, che non hanno intenzione di partecipare. Ma quando siamo andati ad invitare esponenti di rango minore, ma anche ministri, ci siamo sentiti dire: ‘vorremmo partecipare, verremmo volentieri, siamo pronti al confronto’. Però poi ci richiamano e ci dicono che è vietato perché è stato proibito dai vertici”.
Il conduttore parla apertamente di “boicottaggio” nei confronti della trasmissione e degli spettatori “che avrebbero diritto di vedere intervistati esponenti della maggioranza di governo, di sapere come la pensano”.
Formigli rivela di aver offerto qualunque tipo di formula agli invitati: faccia a faccia, match a due, talk più allargato. Niente di niente. “Abbiamo parlato dei temi e dei filmati che avremmo mostrato. Invece si preferisce disertare, obbligando chi vorrebbe partecipare ad astenersi. Un tempo questa mancanza di rispetto suscitava qualche discussione, ci si domandava perché. Oggi non viene nemmeno più fatta. Tutt’al più provoca qualche alzata di spalle. Qualcuno scriverà che Formigli rosica, ma non è questo il punto. In un sistema democratico, il boicottaggio sistematico va a ledere il diritto di informazione, il pluralismo. Ha il sapore di una ritorsione verso un programma che non ha mai perso una causa per diffamazione, che non ha mai ricevuto smentite per notizie date. Il boicottaggio viene fatto per ritorsione verso un programma che esprime una linea critica. Questo a mio parere è qualcosa che non fa bene alla ricchezza dell’informazione. Si evita ad un esponente del tuo partito di andare in quel programma e poi si attacca quel programma denunciando la mancanza di equilibrio. Avete capito il trucco”.
Il giornalista mostra quindi il petto: “Piazzapulita è un marchio affermato, è in onda ininterrottamente dal 2011. Non sollevo un tema d’ascolti e di qualità. Pongo una questione di rispetto per quegli spettatori che magari sono simpatizzanti di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che ci chiedono perché non diamo voce pure ai partiti del governo. Ecco, a loro dico che le ragioni sono queste. Chiedo a Meloni e Salvini, se intendono continuare il boicottaggio, di motivarne le ragioni e di fare una valutazione. I politici che hanno a cuore l’informazione frequentano anche i luoghi in cui possono essere criticati. La libertà di critica e la libertà di replica sono il sale della democrazia e della buona informazione”.