“Il vaccino anti-covid? Non mi convince molto. Credo sia un colossale business di soldi”. Pensieri e parole di Mauro Corona, ospite giovedì sera per la prima volta a Piazzapulita. Dopo il burrascoso divorzio da Cartabianca e i passaggi nei programmi di Daria Bignardi e Barbara Palombelli, lo scrittore sbarca nel talk di Corrado Formigli.
“Corona è un uomo di montagna, con lui parleremo delle aperture e delle chiusure delle zone di montagna, del turismo invernale”, aveva dichiarato in giornata il giornalista all’Adnkronos. “Mi pare che abbia cose da dire sulla neve, sullo scii, sulle scelte del governo. Mi fa piacere sentire il suo parere“.
Ad onor del vero, Formigli mantiene la promessa e l’avvio è tutto incentrato sulla questione riguardante gli impianti sciistici da aprire o meno sotto le festività natalizie.
“Bisogna preoccuparsi di salute e della situazione economica”, dice Corona. “Se decidono di non aprire gli impianti, devono risarcire i lavoratori. Un conto è chiudere sotto Natale un albergo dove vanno i vip, un altro conto è chiudere un ristorantino. Ci sono crisi e crisi, esistono le piccole realtà”. L’alpinista sottolinea dunque le difficoltà di spostamento per uno che come lui vive in un paese di confine: “Abbiamo obbedito, ma siamo in difficoltà perché non possiamo andare in Veneto, che è a due chilometri da noi”.
Tutto bene. Fino a quando Formigli allarga il campo inaugurando la parentesi dei vaccini. “L’anti-influenzale non l’ho mai fatto, non perché sia contro”, risponde lo scultore. “Ho settant’anni, mi sento bene, in forma, vado a scalare tutti i giorni, vado a camminare…”. Meno tenera, come riportato poco sopra, l’opinione sul fronte del covid: “Io mi pongo delle domande, da montanaro non fesso. Per i vaccini importanti ci hanno messo 18-16 anni, per questo tre mesi. Poi questa lotteria…‘il mio al 94 per cento, il mio al 95 per cento’… Vorrei capire se funziona. Prima ci volevano frigoriferi a meno 80 gradi, poi hanno detto che si possono tenere nei frigoriferi normali” (qui il video).
Il padrone di casa a quel punto lo ammonisce (“non dia messaggi no-vax”), scatenando la reazione stizzita di Corona: “Si potrà parlare in questi aggeggi di televisione? Sono già stato massacrato abbastanza”.
Una piega che Formigli –poco prima impegnato a mostrare un sondaggio sull’allarmante scetticismo degli italiani sulle vaccinazioni – forse non aveva preventivato.