Piazzapulita, Artini (espulso M5S) lascia lo studio: “Questo modo di fare informazione è scandaloso” (VIDEO)
Un’esclusiva di Piazzapulita scatena un nuovo caso M5S in diretta tv: Artini abbandona lo studio in polemica accusando di scorrettezza un inviato del programma di La7
È ancora una volta un caso Movimento 5 Stelle a scaldare il clima a Piazzapulita (dopo quanto successo con Favia prima e Sortino dopo). Nel corso della puntata di stasera Massimo Artini, parlamentare del M5S fresco di espulsione, ha abbandonato lo studio in polemica con Corrado Formigli e il talk di La7.
Ecco cosa è successo. Il programma di Formigli ha trasmesso la telefonata intercorsa tra Artini e Alessio Villarosa, Presidente M5S alla Camera, mentre il primo era in macchina con Salvatore Gulisano, inviato di Piazzapulita. Nella conversazione Villarosa solidarizza col collega e attacca la decisione assunta in maniera autonoma da Beppe Grillo e manifestata pubblicamente sul suo blog.
Non è tutto, anzi. Oggetto del contendere è anche la trasmissione in esclusiva della telefonata fatta dal Premier Matteo Renzi allo stesso Artini.
L’ex parlamentare grillino, prima di lasciare lo studio, ha tuonato, lamentando un comportamento scorretto da parte dell’inviato Salvatore Gulisano:
Non ho mai fato parte di trasmissioni televisive. Molti di voi non mi hanno mai visto. Noi come M5S siamo entrati in Parlamento anche per cambiare l’informazione, per renderla diversa e per fare in modo che cose come oggi non possano succedere. La pubblicazione della telefonata con Alessio Villarosa: avevo espressamente richiesto, essendo privata, pur essendo al vivavoce in macchina, di non trasmettere. Non è stato rispettoso. Ho messo in vivavoce perché stavo guidando. Bastava non registrare la telefonata! Per quanto riguarda la telefonata di Renzi, io e lui siamo nati nello stesso paese. Questa cosa è indegna. Questo modo di fare informazione è scandaloso. La ringrazio e la saluto.
Formigli si è difeso in diretta con queste parole (peraltro chiedendo vanamente supporto ai colleghi Cerasa e Liuzzi):
Noi siamo giornalisti: quella che consideriamo una notizia la pubblichiamo. La telefonata del Presidente del Consiglio mi sembrava una notizia curiosa.
Artini è rimasto dietro le quinte al telefono per qualche minuto dicendosi indeciso sul rientrare o meno in studio (così ha riferito Formigli), mentre Villarosa è intervenuto telefonicamente:
È importante chiarire. La telefonata che avete fatto passare è immediata, appena saputo. Il mio interesse era verificare se potevano esserci ripercussioni sul gruppo parlamentare. Ma ieri mattina avevo confermato che, visto che la Rete comanda, se la Rete ha preso una decisione non posso che accettarla. Poi è un problema mio se non mi trovo d’accordo. Non c’è mai stata una posizione mia contraria alla rete. Ho detto che sono arrivati “colpi d’accetta dall’alto”? Nei momenti concitati le persone vanno anche pesate. Sono arrivate decisioni strane e io non mi sono ritrovato. Ma il problema è solamente mio. Il blog ha deciso a maggioranza. Caso mai sono io a dover fare un passo indietro, non posso mettermi contro la Rete.
Alla fine su Facebook è arrivato il post di chiarimento di Artini:
La telefonata a Villarosa è stata registrata a TRADIMENTO. Come ha sempre detto Beppe Grillo, questo modo di fare giornalismo FA SCHIFO e lo penso anche io!
Mi dispiace per Alessio Villarosa e la situazione imbarazzante.
Formigli ha quindi risposto in diretta precisando la posizione del talk, non senza polemica:
Al nostro giornalista non gli è stato chiesto di spegnere la telecamera e di non riportare la telefonata. Scusate se facciamo i giornalisti e vi diamo tanto fastidio. Continueremo a disturbarvi, tutti. Continuamente.
E l’autore di Piazzapulita Mariano Cirino ha smentito su Twitter quanto dichiarato da Artini:
@GalantoMassimo non l'aveva detto
— mariano cirino (@marianski65) 1 Dicembre 2014