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Piazzapulita: Corrado Formigli si “gruberizza” con Elly Schlein nel giusto equilibrio tra inchiesta e talk show

Una scenografia parlante, ospiti a bordo campo, reportage, interviste vis-à-vis e dibattiti: non muta la ricetta del programma più antigovernativo del palinsesto.

13 Settembre 2024 16:31

Edizione numero 14 per Piazzapulita, che torna nel giovedì sera di La7 con un Corrado Formigli con barba incolta, camicia bianca e giacca blu con l’energia che lo contraddistingue.

Si ricomincia dalla scenografia di Francesca Montinaro, che mostra un’Italia isolata, costituita dalle promesse non mantenute. Naturalmente si tratta di una metafora contenente una forte critica all’operato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla quale il conduttore in primo piano in piedi rivolge due domande di davanziana memoria sul caso Sangiuliano.

Delle dimissioni dell’ex direttore del Tg2 si discute con Paolo Mieli, in modalità Bruno Vespa per promuovere il suo nuovo libro e con Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena. Il dibattito non regala particolari sussulti, ma a precederlo c’è un’interessante inchiesta che dimostra come Maria Rosaria Boccia vagasse per i palazzi del potere da ben cinque anni e conoscesse gente anche parecchio più accorta di Gennaro Sangiuliano (non che ci volesse molto).

A chiudere il primo blocco un’intervista di Corrado Formigli ad Elly Schlein, mostrata a bordo campo poco prima di entrare, ormai uno stilema della trasmissione. Ed è proprio la segretaria del Partito Democratico a rendersi protagonista di uno dei momenti più degni di nota della serata. Ad una domanda relativa alla formazione della Commissione europea, la leader lascia la chiarezza nel parcheggio dello studio. Formigli giustamente si irrigidisce: “Non ho capito la risposta“. Schlein, indispettita ad un passo di farci un disegnino in diretta, prova a spiegarsi a parole. “Questa è una risposta un po’ più convincente”, decreta il giornalista, che non arriva ad accusare di oscurità la dem come la collega Lilli Gruber, ma poco ci mancava. Della leader di sinistra si ricorderanno i tanti sorrisi elargiti a favor di telecamera.

Piazzapulita intervista lo sciamano Jake Angeli, protagonista dell’assalto di Capitol Hill

Il secondo segmento della serata è un bel reportage di Gregorio Romeo in Arizona, a Phoenix, per intervistare addirittura Jake Angeli, lo sciamano promotore della rivolta a Capitol Hill nel 2021. Questo strano incrocio tra Eleonora Brigliadori, un condor e Beppe Grillo è ancora convinto che le elezioni dell’anno precedente siano state truccate e fa presagire che in caso di vittoria di Kamala Harris tornerà a farsi sentire. In studio Stefano Massini spiega con mestiere come sia nata la bufala degli haitiani sorpresi a cibarsi di cani e gatti a Springfield.

Il caso Fanpage: che cosa è cambiato? Niente

La terza e ultima parte, non poteva che essere dedicata al caso Fanpage, all’indomani del quale i responsabili di dichiarazioni antisemite e razziste sono tranquillamente rimasti al loro posto. I valenti reporter del programma hanno dimostrato come Fratelli d’Italia, nonostante l’immagine atlantista della sua leader, non abbia affatto tagliato i ponti con la galassia dell’estrema destra. Anzi, attraverso la Fondazione Alleanza Nazionale si è arrivati addirittura a pagare le bollette di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova condannato per l’assalto alla Cgil del 2021.

Nella discussione successiva si rischia il pollaio tra Gianni Alemanno (nel consiglio di amministrazione di Fondazione Alleanza Nazionale), la storica Michela Ponzani, il direttore di Fanpage Francesco Cancellato e Pasquale Ferraro, direttore di Nazione Futura. Ponzani con cinismo smonta le tesi di Alemanno e dimostra come i saluti romani dei video di Fanpage siano anche sbagliati dal punto di vista strutturale (ai tempi del fascismo non si rispondeva “Presente!“).

Un’intervista  vis à vis con la docente universitaria si sarebbe rivelata molto più interessante, anche per non sorbirci le urla degli interlocutori che rendono difficile la comprensione a casa, una soverchia legge televisiva che si preferisce aggirare in nome dello share.

Tuttavia, Piazzapulita rimane il miglior talk show di prima serata per il giusto compromesso tra talk show e approfondimento. Merito anche dell’energia del conduttore, che nel dualismo con Giorgia Meloni ricorda sempre più il suo maestro Michele Santoro con il Cavaliere.

 

 

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