Piano Fiction Rai 2022, ora inizia davvero l’era Ammirati
La direttrice di Rai Fiction ha raccontato a Tivù i nuovi titoli in arrivo e le conferme, all’insegna della continuità della leadership
Fonte: Assunta Servello
Il mondo della fiction, è proprio vero, non si ferma mai: durante la stagione tv autunno-inverno vediamo vecchi e nuovi titoli andare in onda e cercare di (ri)conquistare il cuore del pubblico ed in estate i set sono aperti per le riprese dei nuovi episodi. E nel mezzo? Nel mezzo bisogna decidere quali serie tv continuare a produrre. E’ in quest’ottica che, nelle settimane scorse, è stato approvato il Piano Fiction 2022 della Rai che, di fatto, traccia la strada alla prossima stagione tv e non solo.
Perché oltre al Piano Fiction sono già state indicate le linee da seguire per il 2023 ed il 2024. Un lavoro che vede in prima linea Maria Pia Ammirati, ora alla sua vera direzione di Rai Fiction: se le serie tv che abbiamo visto in onda fino ad oggi sono in gran parte provenienti dalla direzione Andreatta –che ormai due anni fa è andata a Netflix– dalla prossima stagione vedremo le fiction passate sotto l’ok della neo direttrice.
A cominciare dalla serie rinnovate: Blanca, Il Commissario Ricciardi, Lolita Lobosco torneranno tutti con seconde stagioni; così come Cuori che, però, rivela la stessa Ammirati in un’intervista a Tivù, sarà “profondamente rivista, abbiamo deciso di investire sul format, perché vanta un enorme potenziale”.
Uno dei passi più importanti di Ammirati sarà quello che gestire al meglio le svolte che riguardano due serie amatissime dal pubblico: Che Dio Ci Aiuti ed Un Passo dal Cielo, entrambe giunte alla settima stagione. In tutti e due i casi, rivela Ammirati, ci sarà un cambio di protagonista, quindi Elena Sofia Ricci e Daniele Liotti non saranno più della partita (notizia, però, smentita da Lux Vide nel corso della giornata).
Sul fronte delle novità, dai titoli elencati da Ammirati si ha la percezione di voler seguire una strada già nota, senza stravolgere ma, piuttosto, confermare la leadership della serialità della tv pubblica, ben lontana dagli anni in cui era definita “camomilla per anziani”. Ecco che, allora, ritroveremo Elena Sofia Ricci in “Fiori sopra l’inferno”, thriller tratto dall’omonimo libro di Ilaria Tuti in cui la protagonista, Teresa Battaglia, indaga su un serial killer sulle montagne de Trentino mentre affronta le prime avvisaglie dell’Alzheimer.
Donne protagoniste anche in una “collection storica” e nella versione tv del romanzo di Elsa Morante “La Storia”: “Francesca Archibugi”, dice Ammirati, “girerà questa nuova versione, restituendoci una prospettiva nuova, femminile e originale. La sceneggiatura è firmata dalla Archibugi e da Francesco Piccolo (sceneggiatore de L’Amica Geniale, ndr)”.
Anche le storie tratte dalla realtà non mancheranno: sarà raccontato, ad esempio, il disastro di Seveso del 1975 (ovvero la fuoriuscita e dispersione di una nube di diossina TCDD, sostanza artificiale tra le più tossiche, in Brianza); Elisa Claps sarà la prima serie true crime realizzata da Rai Fiction, che produce anche Circeo (sul massacro del 1975), destinata inizialmente a Paramount+ -il debutto è previsto a settembre-.
Torna Ivan Cotroneo, con Sei donne, che affronterà il tema dell’alcolismo e della dipendenza dalle droghe. E l’Allenza? Italia, Francia e Germania continueranno a produrre insieme: dopo Il Giro del Mondo in 80 giorni e Sopravvissuti (entrambe devono ancora avere una data di debutta da noi), ci sarà un adattamento de Il Conte di Montecristo ed il period drama Italiana, tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Catozzella sulla prima brigantessa italiana.
Tutti titoli che andranno in onda su Raiuno, mentre per Raidue, oltre alla conferma di Mare Fuori fino alla quarta stagione ed alla messa in onda de La Porta Rossa 3, ci saranno una serie tratta dai romanzi di Petros Markarīs con protagonista il commissario Kostas Charitos (produce Palomar) e la serie fantasy Noi Siamo Leggenda (da Fabula).
Continuità, dunque, è la parola d’ordine. Con una pecca: saranno prodotti 25 titoli per un totale di 110 prime serate, un po’ in calo rispetto al passato. Il taglio agli investimenti ha comportato una riduzione di budget anche per il comparto fiction. “Tuttavia”, dice Ammirati, “conto che nel 2023 o, al più tardi, nel 2024, gli investimenti possano tornare ai livelli pre-pandemia”. E quindi si continua a lavorare, nel mondo della fiction, che in realtà non si ferma mai.