Physical, Rose Byrne ci riporta negli anni ’80 nella nuova serie tv Apple Tv+
I primi 3 episodi della serie tv disponibili da oggi, 18 giugno, in streaming
Physical è il titolo della nuova serie tv Apple Tv+, disponibile da oggi in streaming con i primi 3 episodi, per poi proseguire ogni venerdì con rilascio settimanale. E con il riferimento al brano di Olivia Newton John del 1981, la serie tv creata da Annie Weisman e prodotta da Tomorrow Studios, mette subito in chiaro il mondo all’interno del quale si muove.
Siamo negli anni ’80 e l’aerobica sta per diventare un fenomeno di culto capace di far muovere tra danza e ginnastica, uomini e donne di tutto il mondo. In questo scenario che guarda al futuro ma che subisce ancora il fascino dei movimenti rivoluzionari del passato, si muove Sheila una casalinga stanca e repressa interpretata da Rose Byrne. Physical è un dramedy con episodi da 30 minuti in cui la componente più leggera è tutta affidata alle caustiche risposte della perfida voce interiore di Sheila che dà libero sfogo a tutti i suoi pensieri segreti.
Sheila prova a supportare il marito Danny, instabile professore, attivista e aspirante politico, interpretato da Rory Scovel, che vive in una sorta di universo parallelo trainato dai sogni e lontano dalla realtà, causando ancor di più l’insofferenza e la delusione di Sheila che prova a supportarlo ma finisce per perdere se stessa.
Muoversi per la libertà
Inseguendo un modello femminile secondo lei irraggiungibile, Sheila un giorno si imbatte nel mondo dell’aerobica nello studio di Bunny e del suo compagno Tyler, un surfista aspirante regista, che vivono tra il centro commerciale e un camioncino in riva al mare. Spiriti liberi in una società americana sempre più avvolta dal capitalismo reaganiano incarnato da John Breem (Paul Sparks) rampante proprietario del centro commerciale e sostenitore dell’avversario di Danny per una carica politica dai contorni poco definiti.
A colpi di salti, spinte, pugni nell’aria, Sheila troverà il proprio spazio nel mondo, e senza anticipare troppo, diventerà una stella dell’aerobica portando anche in tv il suo stile, riuscendo così a emanciparsi ma senza perdere quel senso di insicurezza e imperfezione che la perseguita. A ricordarle sempre quella che potrebbe essere la sua altra realtà c’è Debra (Dierde Friel) un’amica, mamma di una compagna di scuola della figlia di Sheila, che la donna sfrutta alla bisogna, sicura di non ricevere un rifiuto vista la sua ammirazione verso la vita dell’amica.
Physical, chi è la protagonista?
Physical è interamente costruito sul personaggio di Sheila e sulla fisicità di un’impeccabile Rose Byrne capace di rendere tutta la sofferenza, l’insoddisfazione, la rabbia del suo personaggio. Ma ogni tanto la serie tv creata da Annie Weisman sembra dimenticarsene. Cercando di allargare il raggio d’azione della serie oltre la storia del riscatto femminile attraverso la definizione di un proprio posto nel mondo, Physical aggiunge personaggi e storie in modo troppo rarefatto per appassionare.
Anche Danny, un uomo debole, con aspirazioni vaghe e poca concretezza, sempre in balia degli altri tra la moglie e l’amico Jerry, è troppo abbozzato per far appassionare il pubblico alla sua storia, al punto che gli spettatori probabilmente non vedo l’ora che torni Sheila al centro. Il suo attivista politico, ex professore, un po’ figlio dei fiori, amante di acidi e droghe, che pensa i soldi siano solo pezzi di carta, è fin troppo una macchietta. E non per colpa di Rory Scovel.
Physical a tratti sembra così perdere il punto focale, ma al contempo rischia di infilarsi in una ripetizione infinita dello stesso schema anche della protagonista, come se trovato lo spunto iniziale, si faticasse a costruirne intorno gli episodi. Nonostante questo la serie si inserisce alla perfezione nel mondo Apple basato su storie importanti, d’impatto, significative ma capaci di intrattenere e poggiate su attori/attrici di fama internazionale, capaci di portare premi oltre che pubblico.