Perché non stanno uscendo i dati Auditel degli ascolti tv?
Dal 23 aprile non vengono diffusi ascolti tv elaborati per programma: una forma di protesta per i lavoratori Nielsen Media
UPDATE 29 aprile: anche questa mattina i dati Auditel sono stati diffusi in forma aggregata per fascia e non elaborati per programma. Vedremo se e quando si tornerà a una diffusione regolare dei dati.
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L’agitazione dei lavoratori Nielsen per gli Ascolti Tv
I dati Auditel di martedì 23 aprile – fino a quelli di domenica 28 – saranno rilasciati lunedì 29 aprile: questo almeno sembra di capire dalle comunicazioni riportate a mezzo social, che fanno intuire uno stop nella diffusione dei dati degli ascolti tv fino all’inizio della prossima settimana. Il ‘black-out’, la cui durata dipenderà come ovvio dalle contingenze, è dovuta a un’agitazione sindacale di Nielsen Media, sul piede di guerra per salvaguardare i posti di lavoro da tempo minacciati dalla scure dei licenziamenti. Se si dovesse addivenire a qualche tipo di accordo, dunque, il rilascio potrebbe sbloccarsi o si potrebbe decidere per un rilascio quotidiano ma ritardato rispetto al consueto ‘rito’ delle 10 del mattino. Al momento, però, la comunicazione di Nielsen non lascia margini alla protesta, prevista fino al 28 aprile.
Diciamo che lo stop alla diffusione dei dati come forma di protesta sindacale non è una novità: una delle ultime agitazioni di questo tipo la ricordiamo nel febbraio del 2023, in pieno Sanremo. Per far sentire la propria voce e attirare l’attenzione dei media, lo stop alla diffusione dei dati è sicuramente un ottimo mezzo. Come da Nielsen hanno sempre tenuto a sottolineare, lo ‘stop’ però riguarda la diffusione dei dati, non la loro raccolta.
Le dimissioni del Presidente Auditel
Come dicevamo, l’agitazione riguarda la Nielsen Media, che si occupa di elaborare i dati di ascolto tv. Auditel, invece, è il Joint Industry Committee che riunisce tutte le componenti del mercato televisivo italiano e si occupa di rilevare e diffondere i dati “che fotografano, 24 ore su 24, minuto per minuto, l’intera offerta televisiva nella sua articolazione digitale, satellitare, live e on-demand, su tutte le piattaforme e tutti i device“. Ebbene, in casa Auditel due giorni fa si sono accolte le dimissioni immediate e irrevocabili del Presidente Andrea Imperiali di Francavilla, che ha lasciato dopo tre mandati – ovvero otto anni – con questa nota:
“Dopo otto anni di intenso e appassionante impegno alla guida di Auditel, sono giunto alla determinazione che fosse tempo di lasciare ad altri la guida della Società, al cui vertice fui chiamato per gestire, con criteri manageriali, una situazione di crisi apertasi con l’incidente occorso alla privacy di alcuni panelisti. Con il completamento del terzo mandato, ritengo di aver puntualmente assolto i compiti che mi furono assegnati il 5 febbraio del 2016: il piano strategico è stato realizzato nella sua interezza, rendendo Auditel un’azienda trasparente e moderna; è stato progettato ed installato il SuperPanel™, il campione di 16.100 famiglie più grande al mondo in rapporto alla popolazione; Auditel è rapidamente diventata un riferimento tecnologico all’avanguardia, realizzando infrastrutture innovative per rispondere all’evoluzione del mercato; è stata traguardata la Total Audience, la misurazione di tutti i contenuti su tutte le piattaforme e tutti i device, facendo della Società un modello a livello internazionale. Auditel, inoltre, dispone ora della piena proprietà intellettuale degli asset e degli strumenti di raccolta dei dati d’ascolto; infine, il fatturato è cresciuto, raggiungendo nell’ultimo esercizio il valore più alto della storia della Società, premiata da Great Place to Work come la migliore azienda italiana, con meno di 50 dipendenti, dove lavorare. L’intero percorso evolutivo di questi otto anni è stato realizzato in piena sintonia con le Autorità di regolazione, i rappresentanti del mercato e gli editori televisivi, che hanno supportato ogni sforzo nella direzione del cambiamento e dello sviluppo. A tutti loro va il mio ringraziamento più sentito e riconoscente. Ora, concluso il turnaround, ritengo sia opportuno, nell’interesse della Società, tornare ad avere una Presidenza di carattere meno operativo e più di indirizzo, com’è nella natura di ogni organizzazione a partecipazione diffusa: lascio al mio successore una squadra forte e coesa su cui potrà far leva per raggiungere nuovi e importanti traguardi”.
Eventi scollegati, ma inerenti la grande ‘famiglia’ degli ascolti tv…
I giorni senza Auditel: i precedenti
Chi ha qualche anno di ‘militanza’ nel settore degli ascolti tv ricorderà senza dubbio l’ottobre 2015, quando Auditel bloccò la diffusione dei dati di ascolto per due settimane. Le ragioni sono da ricercare nell’incidente “occorso alla privacy di alcuni panelisti” citato anche dall’ormai ex presidente Auditel nelle sue dimissioni: come dichiarato da Nielsen in quell’occasione – e riportato all’epoca dall’ANSA, il 1° ottobre 2015 furono “erroneamente divulgate informazioni relative a un gruppo di panelisti del panel Auditel ad altri destinatari dello stesso panel”.
L’incidente determinò una pausa necessaria per la riorganizzazione del panel di rilevazione, che procedette senza però mai interrompere la raccolta dati. Vedremo se lo stop alla diffusione dei dati Auditel continuerà per tutto il ponte del 25 aprile. Come disse Carlo Conti nel 2015 commentando lo stop ai dati Auditel, nel caso “ci sveglieremo più tardi”…