Perché Giorgio Montanini (come gli altri membri di Satiriasi) non è più con Sosia&Pistoia?
Tutto il gruppo di Satiriasi non ha più rapporti con la sua vecchia agenzia. Cos’è successo?
La satira non fa prigionieri. La satira ha il diritto di esprimersi. Lo hanno detto tutti, uniti, nel cordoglio, dopo i fatti del Charlie Hebdo. Ve li ricordate, sì? Non sono già finiti nel dimenticatoio, vero? Eravate tutti Charlie, il giorno dopo. E il giorno dopo ancora. Tutti, o quasi, secondo la convenienza del momento. Insomma, siamo tutti Charlie finché non tocca a noi. E finché si tratta di cambiare la propria foto-profilo-su-Facebook. È facile, così.
Eppure dovremmo sapere bene che gli obiettivi della satira siamo proprio noi. Tutti noi. Negli States, per dire, una delle funzioni della satira, la più alta, quella della critica sociale, è affidata a un genere che in Italia è poco praticato: la stand up. Poco praticato in Italia, eccezion fatta per poche mosche bianche. Fra cui il ben noto gruppo di Satiriasi – quelli di Stand Up Comedy su Comedy Central, per capirci.
Ecco, nei giorni scorsi ci è giunta voce di una curiosa vicenda che riguarda almeno una di queste mosche bianche. Uno bravo, uno che è finito persino a fare la copertina satirica di Ballarò – e a farla come doveva essere fatta, senza essere capito da quel pubblico abituato alle battutine e ai comici che danno di gomito: parliamo Giorgio Montanini. Uno bravo, dicevamo. E infatti, la copertina di Ballarò l’ha fatta due volte e poi basta.
Bene, è successo che alcuni bene informati ci abbiano detto che proprio Giorgio Montanini sarebbe rimasto da un giorno all’altro senza agente. E in effetti, quella che un tempo era la sua pagina ufficiale su Sosia&Pistoia, la sua agenzia, propone oggi un laconico “pagina non trovata”. Eccola qui. La pagina c’era, naturalmente, visto che Montanini faceva parte dell’agenzia, come il resto del gruppo Satiriasi.
Ora, si dà il caso che circolino, piuttosto insistenti, voci di corridoio che dicono che dietro alla rottura fra Montanini e Sosia&Pistoia ci sarebbe un comico molto, molto noto, che fa parte della medesima agenzia. E che si sarebbe risentito perché bersaglio di battute taglienti del medesimo Montanini.
A mettere insieme gli indizi, sfogliando fra gli artisti rappresentati da Sosia&Pistoia e conoscendo il repertorio di Montanini (si vedano i due video a titolo esemplificativo), il nome del comico in questione è fin troppo facile da indovinare. Siccome la cosa ci sembra davvero incredibile, abbiamo deciso di indagare. Anche perché qui si parla non solo di rapporti fra artisti e agenzie, ma anche di satira e dei propri limiti.
E, tanto per cominciare, abbiamo sentito i diretti interessati. Per cominciare, dunque ecco la versione di Sosia&Pistoia: li abbiamo inseguiti un po’ telefonicamente, ma alla fine siamo riusciti ad avere alcune dichiarazioni da parte di Luisa Pistoia (raccolte dal nostro collaboratore Massimo Galanto).
Eccole.
A noi risulta che Giorgio Montanini non faccia più parte della vostra agenzia. Peraltro la sua pagina sul vostro sito non è più disponibile.
Quando non rappresentiamo più gli artisti li togliamo dal nostro sito. Molti attori vanno, vengono, sono rappresentati per un periodo, poi magari si sceglie diversamente.
?
Quindi è vero che Montanini non è più rappresentato da voi?
Quando gli artisti non stanno più nel nostro sito vuol dire che non sono più rappresentati da noi.
?
Questa decisione è legata in qualche modo a dichiarazioni critiche (o battute, ndr) che Montanini ha rilasciato riguardo Enrico Brignano?
«Le decisioni per cui un attore non viene più rappresentato da un’agenzia sono varie. Appartengono a valutazioni che si fanno insieme. Non sono legate a delle cose in particolare. Si fanno secondo una serie di criteri, rispetto allo sviluppo del lavoro, alle progettualità. Sono tante sfaccettature. Ma non siamo né tenuti a dirlo, sono scelte che prende l’agenzia e l’artista in questione.
Se prendi il nostro sito ci sono artisti che non sono più rappresentati da noi, come Barbara De Rossi, Massimiliano (Max, Ndr) Tortora. Gli artisti sono così: vanno e vengono. Le motivazioni sono sempre di varia natura, soprattutto sono relative allo sviluppo del lavoro e alle progettualità che si possono servire o non servire.
Non ci sono motivazioni specifiche; è una decisione legata allo sviluppo dei lavori che si possono fare insieme e alle opportunità vere di lavoro; sono decisioni che si prendono sempre insieme, non sono mai subite. Decisioni di opportunità».
Quindi non è legata in maniera diretta alle dichiarazioni su Brignano?
Assolutamente no.
Discorso chiuso? Voci infondate? Chissà. Questa è la versione ufficiale che abbiamo raccolto dall’agenzia.
Ma, nel frattempo, succede che dal sito di Sosia&Pistoia sparisca anche il profilo di Filippo Giardina. Un altro comico di Satiriasi. Se lo si cerca sul sito, il risultato è, indovinate un po’: pagina non trovata.
Solo una coincidenza? A noi le coincidenze non convincono, e comunque è evidente che sia giunto il momento di sentire gli altri interessati.
Cominciamo da Giorgio Montanini, che raggiungiamo mentre è al lavoro sulla nuova edizione di Nemico Pubblico. Ci risponde così:
«È vero, non faccio più parte di Sosia & Pistoia. Ma con l’agenzia non si sono mai fatte valutazioni di tipo progettuale o artistico».
E in qualche modo, Giorgio conferma le voci che ci erano arrivate:
«A me, dall’agenzia, è stato detto chiaramente che non posso più lavorare con loro perché “parlo male di Enrico Brignano”. Ora, io non so se Brignano ne sia a conoscenza, ma a questo punto spero che, da artista e comico, si esponga e prenda una posizione in merito. Perché se la satira e la comicità devono essere liberi, allora un comico deve poter fare satira su un altro comico».
Ma non basta: abbiamo sentito anche Filippo Giardina, anche lui telefonicamente, mentre era riunito con i satiri di Satiriasi. Anche qui, conferme:
«Sono uscito da Sosia&Pistoia, e come me gli altri del gruppo di Satiriasi: Francesco De Carlo, Pietro Sparacino, Mauro Fratini [per la precisione, gli altri due membri di Satiriasi, Saverio Raimondo e Velia Lalli, erano già in precedenza rappresentati da un’altra agenzia, ndr].
Abbiamo deciso di interrompere i rapporti quando Giorgio era già uscito. In particolare, dopo che ci è stato detto, nel corso di una riunione, che in Sosia&Pistoia non vogliono che un loro artista “parli male” di un altro artista da loro rappresentato. Mi è sembrato un precedente pericoloso e non sarei più stato a mio agio, lì».
E adesso la palla a chi passa? Ai lettori. Al pubblico. A chi vorrà farsi una propria idea su questa storia. E, naturalmente, a chiunque voglia intervenire su queste pagine: siamo a disposizione di tutte le parti per precisazioni e chiarimenti.
Dal canto nostro, lo ribadiamo: la satira non può avere limiti quando si occupa del potere, figurarsi se deve averne quando un comico ne sfotte un altro. Ci piacerebbe molto esser certi che tutta questa vicenda riguarda davvero soltanto questioni artistiche. Al tempo stesso, lo sappiamo bene che, tre giorni dopo, nessuno è più Charlie.
-
La satira non si fa amici. Mai. Da leggere anche:
– Pintus vs Filippo Giardina: la comicità popolare priva di autocritica e la disputa con la satira su Facebook
– Striscia la Notizia (anche) contro Giorgio Montanini: “punito” per le sue opinioni su Drive In
– Status su Facebook di Montanini, su Siani e Raimondo
– Giorgio Montanini, uccidere la satira celebrandola