Home Pechino Express Pechino Express 2018, Patrizia Rossetti a Blogo: “Non mi aspettavo di vincere. Mi sono sentita trascurata dalla tv. Rete 4? Non ci trovo nulla di nuovo”. E intanto sogna Sanremo …

Pechino Express 2018, Patrizia Rossetti a Blogo: “Non mi aspettavo di vincere. Mi sono sentita trascurata dalla tv. Rete 4? Non ci trovo nulla di nuovo”. E intanto sogna Sanremo …

L’ex annunciatrice di Rete4 si racconta a Blogo a poche ore dalla vittoria del reality game di Rai 2.

pubblicato 24 Novembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 05:17

Sono state le icone del piccolo schermo anni ’80/’90 Patrizia Rossetti e Maria Teresa Ruta ad aggiudicarsi l’edizione 2018 di Pechino Express, il docu-reality di Rai2 condotto da Costantino Della Gherardesca, che per l’occasione ha portato i concorrenti nel Continente Nero. La coppia, denominata Le Signore della TV, ha battuto Gli Scoppiati (Fabrizio Colica e Tommy Kuti), mentre la medaglia di bronzo è andata a Rachele Fogar e Linda Morselli, note come Le Mannequin.

Per l’occasione Tvblog ha avuto il piacere di intervistare Patrizia Rossetti. L’intervista in realtà si è rivelata anche una piacevole chiacchierata per parlare non solo del reality, ma anche di Grande Fratello Vip, della nuova Rete 4 e di Sanremo. Con una raccomandazione: “Dammi del tu, altrimenti mi fai sembrare vecchia!“.

Patrizia, ti aspettavi di vincere Pechino Express?

Non mi aspettavo di vincere per niente. A un certo punto, verso la quinta/sesta puntata del programma, quando è stata rivelata la classifica dei simpatici e degli antipatici e abbiamo visto che io e Maria Teresa Ruta eravamo prime, questo ci ha fatto molto piacere. Abbiamo avuto anche l’appoggio dei compagni che sono usciti prima dal programma e poi ci scontravamo con ragazzi che avevano trent’anni meno di noi. No, non ci avrei mai pensato. Sono contenta di avere avuto questi compagni di viaggio, si è creato un bellissimo gruppo, anzi abbiamo creato un gruppo Whatsapp  su Pechino Express in cui ci siamo tutti. Credo che oggi (ieri, ndr) il gruppo dei romani (Zorzi, Riccardo, ecc.) abbiano mandato anche delle foto compromettenti (ride, ndr). Questo reality ti insegna a vivere, a stare insieme con gli altri e a non giudicare. Il primo abbraccio che ho avuto è stato quello di Fabrizio Colica.

Qual è il tuo giudizio sulla tua compagna di viaggio, Maria Teresa Ruta? Sembravi tu la parte forte della coppia …

Io sono la parte forte della coppia per la ratio e il pensare. La Ruta si entusiasmava anche per un filo d’erba. C’è stata una complicità unica non indifferente nel nostro essere completamente diverse. una sinergia notevole. Alla fine le nostre diversità ci hanno aiutato.

Con quale coppia avete legato maggiormente e con quale di meno?

Pechino Express non è come tutti gli altri reality. Tu vivi col tuo compagno, le altre coppie le vedi solo alla fine della gara. Non sapevamo mai nulla di loro perché ci nascondevano agli altri. Sicuramente la coppia che mi ha meravigliata è stata quella dei Ridanciani, Tommaso Zorzi e Paola Caruso. Ma sai che la prima volta che avevo visto Tommaso a Dance Dance Dance (il celebrity talent di Fox Life, ndr) gli ho detto a Pechino che mi era stato antipatico? Aveva un modo di fare strafottente. Stando insieme a parlarci ho scoperto invece che i Ridanciani erano noi in versione giovanile: sono giovani che magari hanno avuto maggiore facilità nell’arrivare in tv, non avranno fatto gavetta, ma sono ragazzi che sanno quello che vogliono. Anche Paola Caruso l’ho trovata una ragazza molto intelligente. Mi hanno fatto capire che non bisogna mai giudicare dalle apparenze. E poi, la conoscevo solo a livello radiofonico, ma Sara Ventura è una persona deliziosa e dolce, la sorella che mi piacerebbe avere e non ho mai avuto. A livello negativo ti giuro che non ho nomi. Mi potevano sembrare aggressivi inizialmente Riccardo Di Pasquale e Roberta Giarrusso, ma il conflitto era legato alla gara, non si è mai trattato di conflitti personali.

Nel corso del programma avete avuto la possibilità di farvi ospitare dalla gente del posto. Avevi dei pregiudizi in merito? E poi ti chiederei: consiglieresti Pechino Express ad Emanuela Folliero, che aveva dichiarato di avere paura ad andare in giro da sola per i troppi immigrati?

Per capire cosa stanno vivendo le persone devi pensare al contrario. Se vedessi due disgraziati con uno zaino, aprirei le porte di casa mia? Sai quante volte mi sono risposta di no? Io ti dico che ero molto prevenuta nei confronti di Paesi con religioni diverse. In realtà ho trovato maggiore gentilezza in questi posti che da noi. Magari la parte ricca del Sudafrica era quella prevenuta: lì avevano le loro villette, erano un po’ come noi. Per quanto riguarda Emanuela, che credo si sia espressa male, le consiglierei Pechino Express. Io nel ’95 sono stata negli Stati Uniti ed era già una nazione multiculturale. C’è paura in ogni caso, a prescindere dalle etnie: il buono e il cattivo sono dappertutto, ci sono vicini di casa che ammazzano i figli.

Ti sei sentita trascurata dalla televisione in questi anni?

Sarei stupida a dire di no. Ho fatto per 15 anni un programma su Rete 4, Buon pomeriggio, che spesso batteva anche Canale 5. Certo che mi sono sentita messa da parte. Diciamo che è andata così, ma la vita non è solo davanti alle telecamere. Avrei preferito che qualcuno si fosse ricordato di me, visto che ho anche portato tanti soldi a livello di produzioni, anche con le televendite.

A proposito di Rete 4, tu che ne sei stata un volto storico, hai avuto modo di vederne il restyling?

Ma sai che non ci ho trovato nulla di nuovo? Stanno cercando di dare un’immagine a una rete molto familiare. Le hanno dato un aspetto stile Canale 5. Troppi bla bla. Non sono convinta che il pubblico ami quello che la tv gli propone.

Ti avevano proposto altri reality in questi anni?

Mi avevano proposto il GF Vip, ma avevo già firmato per Pechino. Io chiusa dentro una casa con persone che non conosco non ci saprei stare, non mi ci vedo molto bene, non mi piace giudicare ed essere giudicata. Mi avevano invitata anche all’Uno contro tutti del Maurizio Costanzo Show, ma non ci sono mai andata. Pechino Express è un’esperienza da ricordare in questo senso. E poi nel 2005 avevo fatto La Fattoria, ho bisogno di programmi in cui ci sia qualcosa da fare, che rispecchino la mia personalità.

Progetti futuri?

Beh, ho appena vinto Pechino Express, mi sembra ancora presto! Sui progetti sono molto fatalista: se succede qualcosa è bene, altrimenti non importa. Vivo giorno per giorno, sono molto contenta di quello che ho dato a Pechino. All’epoca non esistevano i social: per me è una grande vittoria l’apprezzamento dei giovani, spero possa portare a qualcosa di bello.

Per finire, ti chiedo un ricordo su Sanremo 1982, che hai presentato con Claudio Cecchetto.

Me lo ricordo come se fosse ieri. Il giorno prima ero a fare la segretaria a Empoli, fu una botta di adrenalina incredibile. Sono l’unica conduttrice donna ad aver fatto Sanremo agli inizi della carriera, di solito succede che ci vadano quando sono al culmine. Mi piacerebbe tornarci con la mia esperienza e professionalità, ma non per forza a presentarlo, mi basterebbero anche cinque minuti, anche se a 23 anni ho fatto la mia porca figura!

Grazie a Patrizia Rossetti per la disponibilità.

 

 

 

 

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