Peccati – I sette vizi capitali, Monica Setta in seconda serata da stasera su Raidue
I sette vizi capitali tornano in tv. Un argomento sicuramente non nuovo, ma che Monica Setta cerca di trattare confrontando il passato ed il presente. Il tutto in diretta, approffittando delle notizie del giorno. E’ questa l’idea alla base di “Peccati-I sette vizi capitali”, il nuovo programama che la giornalista condurrà da stasera, ogni giovedì,
I sette vizi capitali tornano in tv. Un argomento sicuramente non nuovo, ma che Monica Setta cerca di trattare confrontando il passato ed il presente. Il tutto in diretta, approffittando delle notizie del giorno. E’ questa l’idea alla base di “Peccati-I sette vizi capitali”, il nuovo programama che la giornalista condurrà da stasera, ogni giovedì, alle 23:30 su Raidue.
In onda subito dopo il talk show di Michele Santoro, “Peccati” non vuole essere un “dopo-Annozero“: nessun politico ospite (se non per parlare degli argomenti del programma e non di politica) e, soprattutto, nessuna intenzione di scontrarsi direttamente con “Porta a porta”, in onda alla stessa ora. A dirlo la stessa Monica Setta:
“Noi non c’entriamo niente con lui (Santoro, ndr). Se avrà la bontà di lanciarci saremo contenti ma non credo che il nostro pubblico sia lo stesso che ha lui. Anche perche’ a dividere i nostri programmi ci sono due blocchi pubblicitari e un telegiornale. Non vogliamo sovrapporci a nessun altro programma dell’azienda. Alla stessa ora va in onda “Porta a porta’”, con il suo successo consolidato. Tuttavia andremo in diretta perchè, se il giorno della messa in onda, dovesse esserci qualche notizia importante non potremo non parlarne. Non facciamo un programma di informazione ma nemmeno un programma fuori dalla storia. Non avremo politici in studio, quelli li abbiamo gia’ il pomeriggio a “Il fatto del giorno”. Ma, se dovessero esserci, sarà solo per parlare del tema della puntata”.
“Peccati” racconterà dunque l’attualità, confrontandola col passato, attravero i sette vizi capitali. Il tutto, sotto un’ottica soprattutto femminile. Non è un caso che l’idea originaria del programma era quella di raccontare temi come l’amore, il matrimonio ed il divorzio attraverso le storie di alcune donne e la presenza di un unico uomo, che sarebbe dovuto essere Maurizio Costanzo (“Ha fatto la sua scelta, è andato a Raiuno. Avrei voluto averlo perche’ sono legatissima a lui e lo considero il piu’ grande uomo di televisione esistente”).
Primo peccato affrontato sarà, giusto per partire castamente, la lussuria:
“Cercheremo di capire qual era il rapporto delle donne con il peccato ieri e qual è oggi, intendendo per ieri gli anni Settanta, il periodo in cui veniva censurato il film “Ultimo tango a Parigi”. Andremo di peccato in peccato, dividendo le nostre donne in fasce anagrafiche, geografiche e socio-economiche. Certo, i peccati capitali non sono un novità, ne hanno gia’ parlato altri ma, francamente, non reputo l’originalita’ una qualita’ e non ho l’ambizione di essere originale a tutti i costi. (Si parte) con qualcosa di accattivante: la lussuria. Quella di ieri e quella di oggi del caso Marrazzo, di Lapo Elkann e dei trans”.
E così sarà anche nelle altre puntate. Il tono, promette la Setta, vuole essere sì da talk show ma non troppo impostato. Insomma, una seconda serata di Raidue può permettersi di osare (e chissà se la conduttrice lo farà anche con le sue ormai famose scollature distrai-intervista):
“Noi non siamo Raiuno, siamo un po’ piu’ scapigliati. Abbiamo anche noi dei doveri verso il pubblico ma possiamo permetterci qualche disinvoltura in piu’, anche perche’ andiamo in onda di notte”.
Scritto dalla stessa Setta, con Giuseppe Tortora e la regia di Anna Santopadre, “Peccati” andrà in onda negli stessi studi di Via Teulada da cui viene trasmesso “Il fatto del giorno”, il cui successo ha convinto la rete a puntare sulla Setta in un’altra fascia oraria, come dice il vicedirettore di Raidue Massimo Lavatore:
”(L’idea) parte proprio sull’onda dell’ottimo risultato del Fatto del giorno che raccoglie una media dell’11% di share, con punte del 14% e 2 milioni e 200mila spettatori, contro il 3-3,5% registrato nella stessa fascia lo scorso anno”.