Pavarotti, un’emozione intermittente e un’occasione mancata
Una serata-evento condotta da Carlo Conti nel decimo anniversario della morte di Pavarotti. La diretta su TvBlog.
Una serata di musica soffocata dalle parole: tre ore e mezzo di diretta, ma pochi veri brividi nel ricordo di Luciano Pavarotti. Più che una festa in onore è sembrato un funerale laico 10 anni dopo la morte, costruito secondo il più ritrito degli schemi, ovvero esibizione e ricordo. Con il secondo più lungo della prima. Ne è venuta fuori un’emozione interrotta, un fiume di parole e soprattutto un omaggio alla Fondazione Pavarotti e all’opera meritoria di Nicoletta Mantovani, mentre gli ospiti non potevano che cercare variazioni sul tema della grandezza del Maestro (in sé indiscutibile).
Nessun guizzo narrativo: tutto il racconto si è basato su questa alternanza di esibizione e talk, con un abuso di duetti virtuali che hanno fatto rimpiangere la genuinità di Natalie Cole col padre (poco prima che Manuela Villa ne facesse un suo cavallo di battaglia): erano i primi anni ’90 ed era una novità. Qua si è finito per ridurre la voce di Pavarotti a un’elaborazione grafica dalle dimensioni televisivamente indigeste ed emotivamente depotenziate. Non certo per chi la viveva sul palco, senza dubbio. L’unica a regalare la magia del duetto che fu è stata Fiorella Mannoia, con un Caruso che è riuscito a restituire le emozioni del vero duetto, datato 2001: un momento magico anche grazie al flauto del maestro Griminelli. Altro momento da brivido l’esibizione di Giorgia con una versione di Imagine arrangiata dal maestro De Amicis davvero straordinaria.
Il resto della serata lo fanno, non a caso, le voci liriche, in primis Josè Carreras e Placido Domingo: incanutiti, ma mai domi, rievocano davvero lo spirito del Maestro. Per chi ha visto il live dei Tre Tenori nel 1990 il link con quella serata incredibile è inevitabile e ogni loro apparizione sul palco è la quintessenza dell’ omaggio. Hanno praticamente incarnato quel che doveva essere il senso dell’evento, almeno sulla carta e al netto della glorificazione della Mantovani e delle attività della Fondazione.
Si distinguono invece Il Volo per quel “Luciano” usato per appellare il Maestro mai conosciuto ed Eros Ramazzotti che ‘confonde’ Pavarotti con ‘Jovanotti’: in questo caso l’emozione senza fine ha giocato un tiro mancino.
Ovazioni dell’Arena di Verona, invece, per le voci liriche, da Francesco Meli – tra i più applauditi – a Vittorio Grigolo, che poi intona la canzone-romanza scritta da Nicola Piovani su commissione della moglie del Maestro (e intitolata “Luciano”), da Fabio Armellini alla soprano Angela Gheorghiu. Rimarchevole anche l’esibizione di Nek sull’Ave Maria scritta dal Maestro, soprattutto per l’empatia immediata di fronte alla tangibile ansia pre-esibizione. Sono i momenti migliori insieme alle clip di repertorio, gli estratti brevi di interviste rilasciate negli anni: la parola e la voce di Pavarotti, recuperati nelle Teche Rai, nei filmati di famiglia, avrebbero meritato forse più spazio, lasciando meno agli aneddoti o ai ricordi – il più delle volte freddi e distanti per la struttura stessa della serata – che hanno puntellato il racconto dei ‘testimoni’. La lacrima scende sul suo ‘Vincerò’, sui suoi sorrisi, sul suo “Grazie” al pubblico raccolto da Enzo Biagi in una sua intervista. Tutto il resto è una elucubrazione di scrittura in perfetto stile Conti con la scuderia F&P a fare da cornice: tante parole, tanti ospiti, un palco che si trasforma in un porto di mare (che, va detto, ha funzionato come un orologio), ma poco calore. La formula resta “una cantata, una parlata”. E talvolta solo parlata: si pensi alle interviste a Ron Howard, Rigoberta Menchu, Alex Del Piero, giusto per fare qualche esempio. Ma la serata ha visto anche una chicca, la compresenza in diretta tv sullo stesso palco di Carlo Conti e Fabio Fazio: un evento nell’evento, ma che con il Maestro ha poco a che fare.
Pavarotti, in tutto questo, è quasi sfuggito, è praticamente rimasto ai margini: se n’è parlato tanto, ma si è visto poco – e per lo più deformato e in mille colori luciferini sul piccolo schermo, tra carrelli stucchevoli in controluce, stacchi sempre uguali, controcampi e grafica riciclati da Sanremo – e sentito anche meno.
Lo show era un dejà-vu (molto già a febbraio, per intenderci). E dire che non c’è stato tempo per mostrare i videomessaggi realizzati da chi non poteva esserci, come Laura Pausini, Celine Dion, Bono, Jovanotti. E’ la pagina FB di Laura Pausini a scriverlo. Mi sembra folle considerate le 3 ore e mezza di diretta.
Tutto sta a inquadrare la finalità: un ricordo di Pavarotti promosso dalla Fondazione o una celebrazione della Fondazione nel nome di Pavarotti? Mi è parso di assistere più alla seconda narrazione. Se era questo lo scopo, è perfettamente riuscito. L’importante è che si parli di Pavarotti? Beh, l’emozione nasce soprattutto dal come se ne parla. Almeno per me. E qui l’emozione era nel titolo, che all’inizio doveva essere ‘per sempre’ e poi è diventata ‘senza fine’. Ma l’emozione nel titolo c’era. Almeno lì.
Pavarotti, un’emozione senza fine | Diretta
-
20.13
Subito dopo il tg Carlo Conti torna su Rai 1 per ricordare Pavarotti. Siete pronti?
-
20.30
“Eccola qua, Verona. 10 anni fa ci lasciava Pavarotti”: Conti va subito in medias res. Ha fretta?
-
20.47
Si parte con Il Volo. E anche qui il pubblico fischia. Per loro duetto inedito con Angela Gheorghiu.
-
20.52
Si chiede d’ufficio il ricordo di Pavarotti: per il soprano un duetto a casa di Luciano per un programma di Rai 1. E ringrazia la moglie e la famiglia per questa occasione di ricordare il maestro e l’amico.
-
21.05
“Tra poco inizierà ufficialmente questa serata” dice Conti. Vabbè, finora abbiamo scherzato? Pubblicità e fine anteprima.
-
21.15
“Uno dei grandi maestri della musica lirica”: così lo ricorda Placido Domingo, ricordano anche come il concerto dei Tre Tenori nel 1990 cambiò il rapporto tra lirica e pubblico. “Iniziò qualcosa quella sera…”: ha ragione.
-
21.16
Si continua con la chiacchiera sul ricordo, sugli aneddoti. “Un uomo molto divertente” dice Carreras. Come si fa a raccontare una persona in una risposta? Si finisce per essere piatti…
-
21.20
Oddio, ma vogliono fare questo per tutta la serata? Cioè i duetti virtuali? Non si rischia l’effetto ‘ghost’? E poi è una cosa così vecchia: fece scalpore quando lo fece per la prima volta la figlia di Nat King Cole all’inizio dei ’90, ma Manuela Villa lo fa da decenni col padre Claudio. Ma qualche filmato di repertorio integrale, come quelli caricati su RaiPlay no?
-
21,23
Mi sembra un funerale laico 10 anni dopo, non un omaggio.
-
21.25
Zucchero ricorda (ancora) come è nata Miserere. Una notte era depresso, ascoltava Puccini e il giorno dopo nacque Miserere. Da lì la decisione di chiamare Pavarotti, che non aveva mai inciso pop… Lo ha raccontato anche a Sanremo.
-
21.28
“Lui mi chiamava o ‘campione’ o ‘CiccioBaciccio’… una volta mi chiamò e mi disse “oh, lo prendiamo questo Bowie? E’ bravo?”. Apposto.
-
21.33
Ovazione dell’Arena. “Ciao Luciano” dice Zucchero lasciando il palco. Ma prima un po’ di promo per la fila di concerti all’Arena dal 20 settembre.
-
21.41
“Luciano aveva messo ‘i piedi’ avanti…”, dice Grigolo. Uhm…
-
21.42
Per Grigolo “E lucean le stelle” dalla Norma. Gran bella interpretazione. E senza duetto. Amen.
-
21.44
Forse Gigi D’Alessio avrebbe voluto partecipare…
Luciano Pavarotti
Emozione senza fine#PavarottiForever— Gigi D’Alessio (@_GigiDAlessio_) 6 settembre 2017
-
21.46
Conti non fa che interrompere un’emozione.
-
22.00
Oh, finalmente si canta: Domingo, Carreras e Gheorghiu su Non ti scordar di me.
-
22.03
Una cantata e una parlata, una cantata e una parlata…
-
22.19
“Mi sono regalato una bella emozione” dice Bocelli. “Ci ho messo tutto l’impegno” aggiunge, sottolineando come qualche goccia di pioggia gli ha fatto temere il peggio. Intanto si aprono le donazioni per la sua iniziativa.
Dal 06 al 18 Settembre DONA INVIANDO UN SMS o CHIAMANDO DA FISSO il numero 45523 e sostieni i nostri progetti educativi.#ConTe45523 pic.twitter.com/dsF4pPgwPP
— A.Bocelli Foundation (@abfoundation) 6 settembre 2017
-
22.20
Pubblicità.
-
22.38
Racconta del primo incontro con Pavarotti, dell’invito al Pavarotti & Friends con i genitori…
-
22.45
“Pubblicità e poi torniamo, perché la musica è la grande protagonista di questa serata”: la musica come argomento, perché di musica cantata su 2 ore e 15 ce ne sarà stata una mezz’ora a essere generosi.
-
22.50
Si rientra dalla pubblicità ringraziando le autorità presenti, salutando Donadoni,Signorini e i piccoli di casa Pavarotti, tra cui la figlia della Mantovani. E si fanno anche gli auguri a Camilleri per i suoi 92 anni.
-
22.03
Ranieri ricorda di quando lo invitò al suo Fantastico. “Dico una cosa detta e stradetta, ho sentito una divinità…”: per forza, Massimo, sono due ore che se ne tessono le lodi.
-
23.07
La regia, intanto, inizia a dare segni di stanchezza.
-
23.09
Il miglior duetto virtuale finora è questo di Caruso: sarà che la voce della Mannoia si sposa bene con quella di Pavarotti, sarà il flauto magico di Griminelli, sarà l’arrangiamento epico di De Amicis, ma è il duetto migliore della serata. Con quella di Giorgia, la migliore esibizione. E il filmato è preso proprio dalla loro esibizione al Pavarotti & Friends del 2001.
-
23.12
“Quando facemmo le prove sentì la sua voce e pensai che fosse una divinità. Poi in diretta il Maestro aprì le valvole e io rimasi senza fiato: mi distrassi e quasi non entravo nel brano perché rimasi senza parole”. E se lo dice lei…
-
23.29
Suvvia, non si è arrivato a un minutaggio utile per chiudere?
-
23.36
L’omaggio a me sembra soprattutto alla Fondazione. “Una serata voluta fortemente da Nicoletta e da Ferdinando Salzano…”.
-
23.46
Su FB intanto compare il videomessaggio che Laura Pausini aveva realizzato per omaggiare Pavarotti. Non c’era tempo per trasmetterli, leggo. Ma come è possibile? O_o
-
00.02
“La serata è stata meravigliosa, la musica è stata meravigliosa” dice Conti omaggiando l’orchestra. Giustissimo e doveroso.
-
00.03
Conti fa accendere le torce all’Arena: un cielo stellato per Luciano Pavarotti. E’ una festa che finisce con le parole e la voce di Pavarotti in un’intervista a Biagi, che gli chiede cosa direbbe al pubblico: “Grazie! Grazie! Sempre grazie!”. E il momento più commovente è questo finale, col suo eterno Vincerò. Tante chiacchiere inutili, quando per omaggiarlo sarebbe bastato questo: la sua voce, le sue interpretazioni, e non quel faccione deformato dai mille colori apparsi sullo schermo.
Pavarotti, un’emozione senza fine | Anticipazioni
Il 6 settembre 2007 moriva Luciano Pavarotti: a 10 anni di distanza Rai 1 lo ricorda con una serata evento al via alle 20.30 in diretta dall’Arena di Verona, con la conduzione di Carlo Conti e un fiume di ospiti, che seguiremo live su TvBlog.
La serata inaugura gli omaggi della Fondazione “Pavarotti 10th Anniversary”, che si terranno nei prossimi mesi in tutto il mondo.
Pavarotti, un’emozione senza fine | Gli ospiti
Tanti gli amici e i colleghi pronti ad omaggiare il Maestro, ricordandone gli storici duetti nelle tante edizioni del Pavarotti & Friends. In prima fila Placido Domingo e Josè Carreras, protagonisti con Pavarotti dello storico concerto alle Terme di Caracalla, I Tre Tenori, del 1990.
Nn poteva mancare l’amico Zucchero, che ha risposto all’invito insieme a Giorgia, il soprano Angela Gheorghiu, Eros Ramazzotti, Il Volo, i 2Cellos, le giovani voci di Francesco Meli e Vittorio Grigolo, il flautista e amico Andrea Griminelli, il Premio Oscar Nicola Piovani, Fiorella Mannoia, che si esibirà su Caruso, Nek, sul palco con l’Ave Maria composta dal Maestro, il tenore Fabio Armigliato, Massimo Ranieri, Alessandro Del Piero, Fabio Fazio, con Andrea Bocelli in collegamento. Da Hollywood arriva anche l’attore e il regista Ron Howard, firma del docufilm dedicato a Pavarotti e prodotto da Imagine Entertainment e White Horse Pictures, mentre in rappresentanza dell’impegno del maestro per le attività a sostegno dei bambini nei territori di guerra ci saranno il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchu insieme ad altri rappresentanti di UNHCR, a favore della quale sarà devoluta una parte dell’incasso per il sostegno dei rifugiati; l’altra sarà destinata alla Casa Museo. Eugene Kohn, che ha condiviso molti palcoscenici con Pavarotti, dirigerà l’Orchestra Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo.
Pavarotti, un’emozione senza fine | Come seguirlo in tv e in live streaming
La serata, diretta da Maurizio Pagnussat, viene trasmessa in diretta su Rai 1 e Rai 1 HD (DTT, 501) dalle 20.35. L’evento è trasmesso in diretta dalle 21.00 anche su Rai Radio2 con la conduzione di Massimo Cervelli. IL programma tv è disponibile in live streaming sul portale Raiplay.
Pavarotti, un’emozione senza fine | Second screen
Attivo sul web il profilo twitter della Fondazione Pavarotti, mentre gli hashtag usati sono #Pavarotti, #PavarottiForever, #Pavarotti10, #Pavarotti10thanniversary.