Home Rai 1 Paura di amare 2, Ida Di Benedetto a TvBlog: “In onda dopo tre anni dalla prima stagione non per nostra volontà”

Paura di amare 2, Ida Di Benedetto a TvBlog: “In onda dopo tre anni dalla prima stagione non per nostra volontà”

La produttrice è orgogliosa della fiction che tornerà in onda martedì prossimo su Rai: “Noi siamo ad un livello medio-alto. Io ci metto tanta passione, anche se qualcuno te la fa passare”.

pubblicato 14 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 14:29

TvBlog ha avuto la possibilità di incontrare Ida Di Benedetto, attrice e produttrice di Paura d’amare, la cui seconda stagione tornerà in onda martedì prossimo, 17 settembre, su Rai1 in prima serata. Nel corso dell’intervista la Di Benedetto, che nella fiction interpreta la malvagia Elide, ha in molte occasioni preferito affidarsi a silenzi e allusioni per manifestare una sorta di malessere che prova – o, almeno così ci pare – nei confronti della Rai. Le ruggini risalgono – quantomeno – a Sposami, la fiction con Francesca Chillemi prodotta proprio dalla sua società, la Titania Produzioni.

Il motivo per il quale la seconda stagione di Paura d’amare andrà in onda a distanza di tre anni dalla prima qual è? Ci sono stati problemi o è una scelta ben precisa?

Una scelta ben precisa non credo. Non ho una risposta esaustiva.

E una non esaustiva?

(silenzio di qualche secondo, Ndr). Ogni tanto devo contare.

Provo a stuzzicarla sul tema, allora. Qualche mese fa lei attribuì alla Rai la colpa dei non grandissimi ascolti di Sposami, fiction prodotta dalla Titania, per la quale non ci sarà una seconda stagione. Mi corregga se sbaglio…

No, non si sbaglia proprio per niente.

Il problema da lei sollevato riguarda la collocazione nel palinsesto.

Sì. Le spiego: tutto quello che ho imparato fin qui, l’ho imparato da persone esperte, professionisti, che lavorano da decenni anche ai palinsesti. In dodici anni ho avuto modo di frequentare, di stimare persone. Per carità, in Rai ci sono tante persone stimabilissime. Punto.
Ora, una fiction commedia è più difficile. Quando c’è una fiction nuova la si deve proteggere; la fiction non si protegge da sola. Come si protegge? Mandando in onda le settime, le ottave stagioni di altre serie, che fanno da traino alla nuova. Tutto questo non c’è stato. Quindi ci siamo visti improvvisamente e molto più presto collocati in quel periodo in un giorno in cui di genere non va la fiction.


Paura d’amare 2, invece, andrà di martedì…

Sì. Anche loro della Rai mi hanno detto che, in linea di massima, il mercoledì non si fanno le fiction. In quell’occasione ebbi modo di dire la mia e replicare… ma tanto… io me la canto e io me la suono. Il problema non era solo il mercoledì. Ma che la settimana dopo andava di martedì, quella successiva il lunedì. Le persone erano spiazzate.

Ora invece è soddisfatta della collocazione del martedì di Paura d’amare 2?

Meno male che nella vita io non sono mai stata soddisfatta, perché se no non si cresce. Io non sono mai soddisfatta.

La prima stagione andò benissimo. Sopra i 6 milioni di spettatori di media…

Sopra i 7.

Adesso si riparte da quei numeri o i tre anni trascorsi nel frattempo ridimensioneranno inevitabilmente la platea?

L’altra volta andammo in onda a novembre. (silenzio, Ndr)

Settembre, invece, è troppo anticipato?

Questo lo dici tu. Abbiamo una grande concorrenza. Le tre rose di Eva 2 ha aggiunto una puntata il martedì.

Significa che un po’ vi temono?

Può essere. La nostra è una fiction che ebbe successo a suo tempo e loro si tutelano. Mica dico ‘quanto sono cattivi quelli là’. Fanno il loro mestiere. Dovremmo farlo più spesso pure noi.

Rispetto alla prima stagione ci sono cambiamenti in Paura d’amare 2?

A livello di scrittura, innanzitutto. Io sono molto attenta: prendo appunti, dico la mia, facciamo riunioni… è un lavoro lungo, laborioso, stancante.

Lo stile della narrazione cambierà o resterà lo stesso della prima stagione?

La cifra è quella. Di un certo livello. Noi siamo – io ritengo – ad un livello medio-alto. Io ci metto molta attenzione. Mi è rimasta tanta passione, anche se te la fanno passare. Poi, devo dire, Terracciano (il regista, Ndr) è stata una mia scoperta che ho portato in Rai. Terracciano è proprio la persona che ci voleva. Passionale, aveva già fatto dei film prima della tv. È un regista intelligente, colto. Bisogna lasciarli liberi i registi; a meno che tu non li scelga scemi. Io sono molto rispettosa delle professionalità. Scelgo sempre i professionisti e, soprattutto, i giovani.

Torniamo alla sua insoddisfazione ‘cronica’. Ha qualcosa da rimproverare alla Rai per la promozione della nuova stagione?

Il 17 settembre è la settimana prossima. Non tutte le trasmissioni sono partite. Più di quello che si è fatto non si può fare, perché le trasmissioni non ci sono ancora.

La Titania Produzioni sfornerà altre serie tv prossimamente?

Serie no. L’anno prossimo farò due puntate di una miniserie che si chiama Histoire d’amour, tratta dal best seller di una scrittrice francese, Janine Boissard. Per Rai1.

Se lei dovesse dare un giudizio o un commento sullo stato attuale della serialità italiana cosa direbbe?

(lunghissimo silenzio, Ndr) Potrei dire tanto, preferisco stare zitta.

Rai 1