Patrizia Rossetti a Blogo: “I dirigenti tv hanno la memoria corta, e io approdo su Instagram con Casa Patrizia”
Patrizia Rossetti approda su Instagram con un format da casa sua: Casa Patrizia.
Da regina della tv, a diva del web. Patrizia Rossetti ha aperto le porte di casa sua per la (sua) prima trasmissione in diretta su Instagram. “Basta un telefonino, un po’ di trucco e delle scarpette da ginnastica per andare online”, racconta la conduttrice di una miriade di trasmissioni in onda tra gli Anni Ottanta e Novanta. “Quando ho partecipato a Pechino Express mi sono accorta di quanto anche i giovani mi apprezzassero, nonostante non conoscessero minimamente il mio curriculum. Così quest’estate mi è venuta l’idea di Casa Patrizia, un format online”. Sono previsti un paio di appuntamenti al mese (il prossimo sarà il 4 dicembre), direttamente dal profilo Instagram della Rossetti. “Stiamo ancora sondando il terreno. Il nostro obiettivo sarebbe quello di poter avere degli sponsor, in modo da guadagnarci due lire e invitare dei personaggi più importanti nel salotto di casa mia”.
Ci racconti “Casa Patrizia”?
“La nuova televisione, il nuovo intrattenimento, passa dal web. Al mio fianco c’è Mamma Giuse, una donna di una certa età e di una certa opulenza, che è stata anche la mia regista negli Anni Ottanta. Tutto si svolge a casa mia, Casa Patrizia appunto, dove invito degli ospiti per trattare degli argomenti alla portata di tutti, che si usano fare in una casa, come la cucina, gli animali, la valigia per le vacanze”.
Ti sarebbe piaciuto proporre questo programma in televisione?
“Sarei disonesta a dirti di no. Sono stata una pioniera dei talk show pomeridiani in televisione e avrei aperto volentieri le porte di casa mia alla televisione. Ma parliamoci chiaramente: ormai la tv dà spazio solo per i reality o per i talk come opinionista. Per carità, se c’è da dire la mia opinione, la dico, ma ormai i salotti sono costellati da urlatori folli, che sgomitano come dei disgraziati. Non mi ci sento molto dentro, anche se ci sono dei contentitori come Mattino 5 dove non c’è bisogno di sbraitare per intervenire”.
La televisione è cambiata.
“Certo che è cambiata, infatti non tornerei mai per rifare un programma che ho fatto negli anni Ottanta o Novanta. Bisogna aggiornarsi, stare al passo con i tempi. Ma oggi sembra che il pubblico ami altre cose, che non fanno parte del mio modo di fare. Oggi ce c’è meno eleganza e rispetto per il pubblico. Piace di più il trash, quindi io alzo le mani. Ma non dipende soltanto dal pubblico. Spetta anche ai dirigenti televisivi decidere cosa proporre. Ma, sai, i dirigenti televisivi hanno una memoria cortissima. Anzi, certe volte la perdono proprio per strada. Non ricordano quel che hai dato all’azienda. Non mi interessa fare una cosa soltanto per dire “sono in televisione”. Avendo avuto una carriera soddisfacente e fortunata, oggi preferisco fare una cosa più piccola ma che perlomeno mi dà più soddisfazione”.
Quindi sei approdata sul web. Pensi che sia il futuro?
“Tutti dicono che il web sia il futuro. Io sono convinta che la televisione non morirà, almeno finché io sarò in vita. Sui social c’è spazio per la creatività ed è un mezzo democratico, anche se ha creato dei personaggi fittizi che non sanno far niente e non sanno neanche parlare. Finché uno fa dei tutorial o esprime dei concetti può essere anche interessante. Ma esistono anche influencer che fanno solo vedere le tette o il lato b, e che si permettono di chiedere anche 10mila per la pubblicazione di un post. Lo trovo un po’ fuori”.
Apprezzi la Ferragni?
“Non posso dire che non sia stata intelligente a creare tutto questo popò di roba. Tanto di cappello a lei, è stata più avanti degli altri. Però da questo ad arrivare a idealizzare una persona come se avesse fatto chissà che cosa… ce ne passa. L’unica cosa che posso discutere sugli influencer è che si basano solo sull’apparenza, ma non parlo solo di lei: ostentano lusso sfrenato, soldi, macchine e orologi. Beati loro che se li possono permettere, ma è uno schiaffo alle persone che guadagnano uno stipendio normale”.
Anche voi avete guadagnato tanti soldi con la tv.
“Ma mai ostentati, anche perché noi cazzarola se abbiamo pagato le tasse…”.