Patrizia Mirigliani a TvBlog: La mia Miss Italia
L’intervista alla patron di Miss Italia
Venerdì 6 settembre torna su Rai1 Miss Italia L’occasione di questo ritorno sono i festeggiamenti per gli 80 anni di questo concorso di bellezza che ha fatto la storia del costume del nostro paese. Per parlare di questo ritorno, accompagnato anche da alcune critiche, abbiamo contattato la patron di questa storica manifestazione, Patrizia Mirigliani.
Il 6 settembre torna Miss Italia su Rai1 dopo alcuni anni di stop, che significato ha per lei questo ritorno ?
E’ un ritorno a casa perchè coincide con gli 80 anni del concorso. E’ la sede giusta per celebrarlo. Rai1 è la casa di Miss Italia, è la casa di mio padre (Enzo Mirigliani, ndr), mia e anche delle ragazze che aspettano questo momento. E’ un ritorno in famiglia, è un momento d’oro per il concorso, per me, ma anche per il pubblico, ne sono certa.
Questo ritorno in Rai è una ferita che si rimargina ?
E’ una grande gioia. In questo momento non voglio pensare alla ferita, ma voglio pensare alla felicità di rivedere il mio concorso sul palcoscenico di Rai1.
Da alcune parti, compresi tre componenti del CDA Rai, sono partiti messaggi contrari rispetto alla decisione della Rai di riportare il suo concorso sui teleschermi della televisione pubblica. Cosa ne pensa di questo clima ostile ?
Miss Italia compie ottant’anni e in questi ottant’anni il Paese e le donne italiane sono profondamente cambiati. Miss Italia non ha perso il suo fascino e la sua magia, quella di creare miti immortali ma anche di mostrare la grazia, la forza, la grinta, la determinazione delle donne. Una volta le ragazze avevano pochi modelli cui ispirarsi, oggi una giovane donna può diventare quel che vuole grazie alla conquista delle leggi di parità e agli straordinari successi femminili negli studi come nell’arte e nelle professioni. Si può guadagnare una fascia di miss Italia e esserne fiere e poi far carriera come prefetto, docente universitaria, esponente politica, imprenditrice. È già accaduto e accadrà sempre. Nessun traguardo infatti è più precluso alle donne e noi ne siamo consapevoli e orgogliose . Questa edizione in particolare sarà diversa da tutte le altre e sarà caratterizzata dal protagonismo e dal genio femminile, ma anche sarà percorsa dalla nostra convinzione che indietro non si torna e che vogliamo vivere sicure e libere dalla violenza e dalla paura. Proprio per questo le polemiche di questi giorni sono ingenerose e fuori luogo – quelle si sembrano venire dal passato. Un passato di sterili contrapposizioni fra donne che, tutte insieme, con il nostro coraggio e le nostre aspirazioni, abbiamo lasciato alle spalle e che non possono e non devono tornare.
Giancarlo Leone, proprio da queste colonne, ci ha spiegato le motivazioni della sua decisione di interrompere la messa in onda su Rai1, allora da lui diretta, di Miss Italia. Allo stesso tempo però ci ha anche detto che l’idea di festeggiare gli 80 anni di questo concorso su Rai1, sia una eccellente occasione anche per modernizzare questo storico concorso di bellezza. Vuole raccogliere la sfida lanciata da Leone e come pensa di voler modernizzare Miss Italia ?
Desidero ringraziare Leone per le belle parole e ovviamente il suo invito lo raccolgo molto volentieri. Il concorso ha una storia lunga ottant’anni e sappiamo che oggi chi ha un storia, ha un valore aggiunto. Sicuramente il concorso si è adeguato, giustamente, ai tempi, registrando anno dopo anno i cambiamenti che accadevano. Abbiamo toccato temi relativi al mondo delle donne come per esempio i tumori al seno e la loro prevenzione, il modo di fronteggiare l’anoressia, temi sociali legati alla solidarietà, abbiamo parlato del problema relativo alle donne con handicap, ricordo per esempio Annalisa Minetti che poi ha trovato una sua strada nel mondo dello spettacolo. Nel 2014 abbiamo eletto Miss coraggio Rosaria Aprea, poi abbiamo portato sul palco Gessica Notaro, Chiara Borghi la ragazza con una protesi alla gamba vittima di un incidente stradale. La cosa più bella è che con questi esempi che abbiamo portato nel concorso, siamo riusciti ad allargare i confini della bellezza di Miss Italia. La bellezza non è più stereotipata a semplici canoni estetici, che per altro noi, con l’abolizione delle misure, abbiamo cercato di rendere meno ristretti. La bellezza va anche oltre l’estetica. Mio padre diceva sempre che la bellezza è negli occhi delle donne, non c’è bellezza se non c’è anima, se non c’è sentimento. E’ moderno oggi ciò che è passato, in molti si rivolgono al vintage oggi nell’acquistare abiti, quindi guardare al passato significa oggi essere anche molto contemporanei.
Ci vuole raccontare alcuni elementi inediti della serata del 6 di settembre su Rai1 ?
Una festa “popolare” (nel senso più letterale del termine) per rendere omaggio alla bellezza e al costume italiano. E celebrare l’immenso universo femminile, ricordando com’era e immaginando come ancora sarà. Un’unica serata, “one show one shot”, nel corso della quale si festeggia il passato, ma si celebra anche il presente. E dove la bellezza è nelle storie di chi concorre e in quelle di chi viene a testimoniare un’impresa impossibile, una battaglia vinta, un destino domato. Con amici di ieri e di oggi, musiche di ieri e di oggi, modelli di ieri e di oggi. Ci saranno tanti omaggi: alla storia, ma anche al contemporaneo. Tra incontri, spunti visivi inediti, ricordi, memorie, proiezioni. Col pubblico televisivo che torna protagonista assoluto. Con la tradizione del primo grande talent della tv che ritorna più vivo che mai. Offrendo un palcoscenico di straordinario impatto ad 80 ragazze italiane pronte a vivere un’esperienza speciale che potrebbe cambiar loro la vita, aggiungendo un’opportunità in piu alla loro sorte.
L’accordo con la Rai di quest’anno prevede già fin da ora un impegno anche per i prossimi anni della televisione pubblica a trasmettere il suo concorso ?
Per ora l’accordo è per un anno, ma la speranza è di poter restare anche nelle prossime stagioni. Mi piacerebbe restare a casa. Ringrazio molto l’amministratore delegato Fabrizio Salini e la direttrice di Rai1 Teresa De Santis per aver voluto accoglierci per festeggiare gli 80 anni del nostro concorso.
Questa è ormai l’epoca dei social, instrgram in primis è una enorme vetrina, spesso anche fatta di scatti di grande vanità, in cui il corpo, per altro non solo femminile, viene mostrato con grande orgoglio e piacere. Miss Italia potrebbe essere stato in un certo senso il progenitore di questo tipo di voglia di “mostrarsi”?
Probabile, di sicuro è stato una specie di progenitore dei talent, per certi versi. La voglia di mostrarsi però è in ognuno di noi, perchè poi il primo impatto che abbiamo con le persone è quello estetico, solo in un secondo tempo le conosciamo a fondo. Le ragazze con l’avvento dei social hanno certamente inventato un modo personale di proporsi, se questo modo però non è consono al nostro regolamento, loro non possono partecipare al concorso.
Cosa non è consono ?
Per esempio una posa che non è corrispondente alla morale pubblica.
Un nudo per esempio ?
Sì, un nudo non sarebbe certamente accettato a Miss Italia. L’articolo 8 del nostro regolamento, che parla proprio di questo, potrebbe sembrare anacronistico, ma secondo noi può aiutare le ragazze a riflettere sul modo di porsi. Qualche volta questo articolo negli anni lo abbiamo applicato anche a tutela delle ragazze stesse.
Ma chi sono veramente le ragazze, per altro tantissime ed immagino pure senza alcuna coercizione da parte vostra, che si iscrivono a Miss Italia ?
Noi abbiamo ogni anno oltre diecimila ragazze che si iscrivono a Miss Italia. Già questo fatto è la dimostrazione che noi siamo un faro importante per le ragazze che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo in una maniera tutelata. In tutti questi anni abbiamo accompagnato le nostre Miss nel mondo dello spettacolo dalla porta principale. Sono ragazze della porta accanto di oggi, che è uno slogan coniato da mio padre e che funziona ancora molto bene. Sono ragazze che non vengono dal mondo dello spettacolo e quello che piace alla gente è proprio vedere la loro trasformazione.
Mi sta dicendo che in sostanza Miss Italia è oggi una specie di Master per lo spettacolo ?
Esatto. Le ragazze fanno un percorso lunghissimo con noi, partendo anche da paesi sperduti, perchè il nostro concorso è diffuso in maniera capillare in Italia e mano a mano che vanno avanti, entrano sempre di più in un mondo fatto di professionisti del mondo dello spettacolo, che le aiutano ad imparare un mestiere.
80 anni di Miss Italia sono davvero tanti. Nei suoi ricordi, come è cambiato il concorso e sopratutto come sono cambiate le sue partecipanti ?
Io ricordo che da bambina i giurati di Miss Italia erano personaggi come Michelangelo Antonioni, Monica Vitti, esponenti di primo piano del mondo dell’arte, scrittori. La bellezza in quei tempi, anni cinquanta e sessanta, aveva anche un significato colto. Se tutto quel mondo, se tutto il mondo era affascinato da Miss Italia, vuol dire che tutto ciò aveva un senso. Noi abbiamo attraversato il Novecento raccontando storie e cambiamenti sociali delle donne e con le donne. Quando si pensa a Miss Italia si pensa alla storia del costume del nostro paese anche grazie alle donne che hanno partecipato a questo concorso, penso alla Lollobrigida, alla Loren, alla Mangano, che sono state le prime vere icone del cinema.
Ha un aneddoto da raccontarci rispetto agli anni che ha vissuto dentro Miss Italia ?
L’anno dell’elezione di Denny Mendez. Ricordo che la giuria dell’epoca era contraria all’elezione di una Miss di colore. Mio padre invece disse chiaramente che il giudizio finale doveva essere del pubblico con il televoto e mi mandò in pasto alla stampa. Ricordo di essermi trovata davanti ad un sacco di giornalisti e fotografi a comunicare quella nostra decisione, in quel momento fui totalmente d’accordo con mio padre.
Come vedeva Miss Italia la giovane Patrizia Mirigliani?
Mi ricordo che da ragazza io non amavo questo concorso, anzi forse ne sono stata la prima contestatrice. Ero in conflitto con mio padre proprio sul tema delle donne. Era un periodo di grande ribellione da parte dei giovani in quegli anni, era il sessantotto ed io non capivo il senso di questa manifestazione e ne parlai direttamente con mio padre, il quale mi disse di entrare in Miss Italia, per capire come fosse veramente e non di giudicarla solo da fuori. Dopo essere entrata non ne sono più uscita e me ne sono perdutamente innamorata. Da dentro ho capito che non era il concorso che usava le donne, ma che erano le donne ad usare il concorso, per trovare la loro strada. Ecco perchè quando leggo le solite cose su Miss Italia, ormai trite e ritrite, con attacchi ipocriti e per lo più privi di senso, non so più se arrabbiarmi veramente, forse ormai mi cadono solamente la braccia.
Non ha mai invitato coloro che hanno opinioni negative su Miss Italia a venirla a vedere dal suo interno? Penso per esempio alla ex Presidente della Camera Laura Boldrini, che ha molto criticato il suo concorso.
Certo l’ho invitata ma non ha mai risposto al mio invito. Approfitto dell’occasione per invitare tutte le persone che hanno espresso pubblicamente riserve su Miss Italia a venirla a vedere dal suo interno.
Cosa le ha fatto più male leggere in questi giorni ?
Mercificazione della donna rapportata a Miss Italia è un termine che mi fa sorridere e allo stesso tempo inorridire. Da anni le donne subiscono soprusi di ogni genere e nessuno fa niente. Parliamoci chiaro, chi sta facendo oggi qualcosa per le donne? La soluzione di questo problema non sta nel giudicare Miss Italia, ma nel rispetto delle donne, delle loro scelte, anche quella di proporsi per il talento e la bellezza nel nostro concorso. Io da donna imprenditrice, a capo di un concorso di bellezza che da anni lotta per allargare i confini dell’universo femminile, anche premiando donne che hanno fatto grandi cose per il nostro paese, mi sento doppiamente offesa, perchè sono anche una donna. Se fossi stato un uomo sarei stata così attaccata? Vorrei lasciarla con questa domanda.
Vorrei chiudere questa nostra chiacchierata con un suo ricordo di Fabrizio Frizzi
Miss Italia e Fabrizio Frizzi sono legati in questo percorso del mio concorso presso la Rai. L’approdo di Miss Italia su Rai1 coincide con l’arrivo di Fabrizio alla sua conduzione. Quando la Rai propose questo ragazzo a papà, fu amore a prima vista. Fabrizio era una persona perbene, educata, mai prevaricatrice, un vero signore, con cui ci siamo trovati sempre bene. Fabrizio era il conduttore perfetto di Miss Italia ed è nata una sincera amicizia nel corso degli anni fra lui e la mia famiglia. La conduzione di Fabrizio era garbata, intelligente, lontana da alcuni modelli televisivi, anche trash, che stavano prendendo piedi negli anni. Fabrizio piaceva molto a noi e al pubblico e credo che Alessandro Greco, che condurrà quest’anno, ricordi molto lo stile di Fabrizio e siamo contenti di averlo a Miss Italia.