Home Notizie Patrizia Mirigliani: “Miss Italia, con Fabrizio Frizzi, era una festa. Era un ragazzone con una simpatia e una bontà innate”

Patrizia Mirigliani: “Miss Italia, con Fabrizio Frizzi, era una festa. Era un ragazzone con una simpatia e una bontà innate”

Patrizia Mirigliani ricorda il padre Enzo e l’amico Fabrizio Frizzi, artefici del successo di Miss Italia

pubblicato 27 Agosto 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 15:19

Venerdì 6 settembre, andrà in onda, in diretta, la finale di ‘Miss Italia 2019’ con la conduzione di Alessandro Greco. La manifestazione torna in Rai dopo diverse stagioni a La7 per celebrare degnamente gli 80 anni del concorso che, ogni anno, elegge la più bella del Paese.

Patrizia Mirigliani, intervistata da RadiocorriereTv, ha rivelato alcune succose anticipazioni sulla kermesse:

Celebreremo adeguatamente la ricorrenza. Quest’anno “Miss Italia” valorizza in primo luogo le regioni. Per festeggiare gli ottant’anni abbiamo stabilito che tutte le ragazze vincitrici dei titoli regionali arrivino alla finale, cosa che prima non avveniva. Ma ci sono altre grandi novità, una riguarda l’introduzione del televoto come strumento esclusivo per giungere all’elezione, affinché questa sia davvero decisa dal pubblico. L’altra è relativa alla grande orchestra, per la prima volta sul nostro palcoscenico, che ci consentirà di ripercorrere la storia di “Miss Italia” anche attraverso la musica. La musica aggrega, esalta la bellezza, regala sempre forti sensazioni riportandoci al passato. Sarà un percorso legato ai ricordi, l’orchestra realizzerà una colonna sonora che accompagnerà tutti i momenti della gara.

Il patron, nel corso dell’intervista, ha ricordato l’amatissimo padre Enzo e l’amico Fabrizio Frizzi, al timone del programma, per tanti fortunati anni:

Con Fabrizio abbiamo vissuto insieme 16-17 estati della nostra vita. Ci si trovava a primavera inoltrata e si metteva in piedi “Miss Italia”. Era una festa. Fabrizio era una persona amata, che ha portato avanti una tv pulita, piena di contenuti. Fabrizio era un ragazzone, mio padre lo chiamava Fabrizione, una persona priva di malizia, una simpatia e una bontà innate.