La carriera di Pippo Baudo porta con sé numerosi alti e bassi. Uno di questi risale all’inizio del 1987, la rottura con la RAI per via di una polemica aperta con l’allora presidente dell’azienda Enrico Manca per una critica ad uno dei suoi storici “Fantastico”. In occasione dell’ultima puntata della settima edizione, Manca si espresse a proposito dello spettacolo definendolo “nazional popolare” evidenziando “e non lo si prenda come un complimento“. Baudo replicò sarcasticamente in diretta tv proprio nella puntata conclusiva del suo penultimo Fantastico “d’ora in poi mi sforzerò per fare programmi regionali e impopolari“.
Anni dopo Manca in un’intervista a La repubblica disse che di quella lite rimase solo una grande risata tra i due, ma intanto Baudo passò in Fininvest nell’autunno ’87 e fino al gennaio 1988. Condusse Festival, spettacolo che però non soddisfò granché il pubblico. Il contratto quindi venne rescisso a pochi mesi dalla firma.
Nell’89 ricomparve in Rai (ancora sotto presidenza di Manca) ma Baudo rientrò dalla porta di Rai 2 di Luigi Locatelli alla conduzione di Serata d’onore. Per tornare su Rai 1 ci volle del tempo, e nel 1990 riapprodò con tutti e due i piedi riconquistando le prime serate, una Domenica IN e persino quel Sanremo che tanto gli mancava (dopo aver condotto 2 edizioni consecutive nel 1984 e ’85 e altre due nel 1986 e 1987).
Partita Doppia: che programma era?
Tra la fine del 1992 e l’inizio del 1993 c’è stato un programma fatto su misura Baudiana, si intitolava Partita Doppia. Rai 1 ci scommise parecchio, tanto che gli venne riservato un trattamento d’oro in palinsesto con un doppio appuntamento settimanale. La prima puntata va in onda il 13 ottobre 1992.
Al centro del programma giochi, talk, rubriche e anche una spolverata di talent. A Baudo d’altronde il profumo di talento gli è sempre piaciuto, già durante Fantastico 7 uno dei momenti più seguiti è stato quello dei “giovani talenti”, elemento che si ripete anche in Partita Doppia. La sostanziale differenza stava nella composizione del cast: se nei giovani talenti di Fantastico i concorrenti provenivano da mondi completamente differenti l’uno dall’altro, a Partita Doppia l’attenzione era puntata soprattutto su giovani musicisti. Una giuria composta dal pubblico in sala e da celebrità del mondo dello spettacolo (volta per volta diverse) votavano qual era l’esibizione più meritevole.
Lo spettacolo però arranca negli ascolti, la doppia cadenza settimanale non aiuta e per questo una delle due serate si trasforma a tema “fantasy” e viene riabilitato un gioco già sperimentato nell’edizione di Domenica IN 1991/92 (condotta per l’appunto da Pippo): Il castello incantato. La mossa viene recepita al meglio e i dati d’ascolto tendono un sorriso più tiepido superando spesso il 20% di share.
Dopo la puntata del 29 dicembre che registrò una media d’ascolto di 5.761.000 spettatori (fonte AdnKronos – 30 dicembre ’92) Baudo rilasciò questa dichiarazione proprio a proposito dei cambiamenti apportati:
La nuova formula della trasmissione, con un martedì dedicato alla fantasia e un giovedì tutto puntato sulla realtà, ci ripaga degli sforzi fatto e piace sempre di più al pubblico. E per il ’93 le sorprese non mancheranno.
Il 31 dicembre 1992 Rai 1 affida a lui i saluti del vecchio anno e il benvenuto al nuovo.
Partita Doppia: l’ospitata di Madonna e la fine anticipata
In effetti una grande sorpresa arriva il 21 gennaio 1993, quando Baudo riesce a mettere a segno una delle sue ospitate storiche con un personaggio al picco della celebrità: Madonna. Viene invitata per promuovere il film Body Of Evidence, per parlare del successo come artista e delle polemiche che, spesso, hanno accompagnato la sua carriera.
L’ospitata è tutt’ora scolpita nelle teche Rai così come la promessa che Pippo strappò a Madonna: rivederla cantare in un programma da lui condotto. La promessa venne mantenuta e i due si rividero a Sanremo nel 1995.
Partita Doppia secondo calendario sarebbe dovuto terminare oltre la metà di aprile con un’interruzione dovuta a dei match trasmessi in diretta dalla Rai. Baudo però cambio le carte in tavola e, in accordo con Carlo Fuscagni (allora direttore di Rai 1), decise di mettere la parola fine al programma il 1° aprile 1993, con tre settimane di anticipo:
Abbiamo pensato che sarebbe stato meglio chiudere con una bella e lunga puntata il primo di aprile, anziché interrompere il 6 ed il 13 aprile, per riprendere subito dopo. In questo modo diamo la possibilità al pubblico di seguire ancor meglio e di più le gare delle Coppe europee, ben sapendo di fare una cosa gradita ai nostri telespettatori.
Partita Doppia non è più tornato in onda, Pippo sì.