Partita del Cuore in diretta tv su Rai1, Matteo Renzi rinuncia
Il Presidente del Consiglio costretto a disertare alla partita di calcio benefica nella quale avrebbe dovuto giocare al fianco di Baggio e Batistuta
UPDATE ore 11.39 – Matteo Renzi su Facebook poco fa ha annunciato l’intenzione di fare un passo indietro rispetto alla Partita del Cuore. Il Premier, dopo le polemiche sollevate da M5S (e poi da FI), ha deciso di disertare la gara benefica alla quale avrebbe dovuto prendere evitando così di comparire in diretta televisiva su Rai1 a 6 giorni dalle elezioni europee. In un lungo post l’ex sindaco di Firenze ha attaccato il Movimento di Grillo e ha spiegato il perché del suo passo indietro:
(…) Il punto e che grazie alla rabbia e alla paura dei grillini per la prima volta si sporca un evento come la partita del cuore che da anni unisce gli italiani. Strumentalizzare gli 80 euro, i segreti di stato, gli investimenti sulle scuole è ancora polemica politica. Strumentalizzare la beneficenza no.
Ho deciso allora di non giocare la partita del cuore di quest’anno. Anche se mi costa dal punto di vista personale perché siamo fatti di carne e giocare con Baggio, Batistuta e Antognoni per uno come me che ama il calcio (non ricambiato, lo so) era un piccolo sogno: inutile nascondersi, siamo uomini. Però sono il presidente del consiglio di un paese che non merita polemiche ridicole come questa. Non hanno paura di me calciatore. Hanno paura di chi vuole cambiare l’Italia, restituire speranza, cambiare la protesta in proposta. Per questo tutti i giorni attaccano sul personale, sul pesante. Va bene, lasciamoli fare, mettiamo al sicuro ciò che non merita di essere sporcato. Io quest’anno non gioco. Ma Chiedo comunque alla mia Firenze di rispondere alla grande. Che l’Artemio Franchi sia pieno, che siano tante le donazioni, che sia una grande festa. Mostriamo in diretta tv il cuore grande di questa città così solida, perché solidale. E le lasciamo le meschinità a chi se le può permettere.
Un sorriso e avanti tutta.
Partita del Cuore in diretta tv su Rai1, Matteo Renzi escluso per la par condicio? I commenti di Brunetta, Strada e Leone
UPDATE 23 aprile – Sul caso legato alla presenza in campo nella Partita del Cuore del prossimo 19 maggio del Premier Matteo Renzi è intervenuto anche Renato Brunetta. Il capogruppo alla Camera di Forza Italia ha annunciato la presentazione di un’interrogazione in Commissione di vigilanza Rai per fare chiarezza a riguardo; l’ex ministro, ieri sera ospite di Lilli Gruber, ha detto:
Non ci risulta che giocare la “Partita del cuore”, senza nulla togliere alla lodevole iniziativa benefica, rientri tra gli obblighi istituzionali del Presidente del Consiglio. La normativa in tema di parità di accesso ai mezzi di informazione è chiarissima. Siamo in regime di par condicio e al di fuori dei programmi di comunicazione politica e informazione non è ammessa la presenza di politici. La disposizioni di legge sono ancora più specifiche per quanto riguarda gli esponenti del governo, per i quali sono ammesse le presenze connesse solo agli obblighi istituzionali. Delle due l’una: il Presidente del Consiglio rispetti le regole e non partecipi alla “Partita del cuore” e questa potrà essere trasmessa dalla Rai, oppure la Rai non trasmetta la “partita del cuore”; tertium non datur.
Insomma, una posizione assolutamente in linea con quella del M5S esplicitata ieri da Roberto Fico. Il direttore di Rai1 Giancarlo Leone ha fatto sapere di aver “già chiesto agli organizzatori chi parteciperà” e che “se ci saranno esponenti politici ed istituzionali interpellerò le direzioni competenti – Affari legali e Relazioni istituzionali – in relazione ad eventuali vincoli di carattere normativo collegati alla campagna elettorale”. Leone ha comunque assicurato che la partita si farà.
Il deputato Pd Michele Anzaldi, componente della Commissione Vigilanza Rai, ha criticato Fico per la polemica sollevata e il suo collega Vinicio Peluffo ha asserito che “non c’è nessuna violazione della par condicio” perché “non si tratta né di un’intervista, né di una presenza in un programma di intrattenimento”, ma solo “giocare a calcio per raccogliere fondi per una causa che Renzi ha a cuore”. Infine il commento di Gino Strada, fondatore di Emergency, associazione che promuove la gara benefica:
È una follia dire che Renzi non possa giocare la ‘Partita del cuore’, d’altronde ha già partecipato gli anni scorsi. Comunque è una questione tra la commissione di Vigilanza Rai e la presidenza del Consiglio. Emergency non c’entra. (…) “se le istituzioni, e non parlo solo della persona di Renzi, mostrano qualsiasi tipo di interesse per un’iniziativa di solidarietà, a me la cosa non disturba affatto e non sconvolge la testa. È un gesto che apprezzo. Delle questioni politiche mi disinteresso totalmente. E poi non ho mai sentito che si giochi una partita e una persona di un determinato colore politico o di una determinata razza non possa partecipare: mi sembra una follia. Allo stadio non si chiedono le tessere del partito.
Partita del Cuore in diretta tv su Rai1, Matteo Renzi escluso per la par condicio?
A poche settimane dai Mondiali in Brasile, ma soprattutto dalle elezioni politiche europee, Matteo Renzi è pronto a scendere in campo con la maglia numero 8 al fianco di ex fuoriclasse del calibro di Batistuta, Baggio e Antognoni. E il problema è relativo proprio alla tornata elettorale prevista il prossimo 25 maggio, sebbene per gli amanti del calcio potrebbe essere rappresentato anche dalla discesa in campo del Premier, a quanto pare famoso per non essere propriamente un campione.
Battute a parte, la presenza del Presidente del Consiglio alla Partita del Cuore per Emergency in programma a Firenze il 19 maggio, annunciata dal diretto interessato pochi giorni fa in un’intervista concessa al direttore de La Stampa Calabresi, potrebbe essere in discussione. Infatti la partita di beneficienza (a sfidarsi la Nazionale Cantanti e la rappresentativa dell’associazione di Gino Strada) andrà in onda in diretta su Rai1 in prima serata con la conduzione di Carlo Conti. Il problema è che pochi giorni dopo ci sono le elezioni europee; insomma, l’evento è programmato in piena campagna elettorale. Il M5S, per bocca del Presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico, ha fatto sapere che il Premier non potrà prendervi parte (né lo potrà fare, secondo i grillini e non solo, Nardella, il sindaco di Firenze che ha preso il suo posto a Palazzo Vecchio e che è candidato alle comunali in programma sempre il 25 maggio). A Il Fatto Quotidiano Fico ha spiegato:
In base al mio ruolo, posso dire che la presenza di Renzi nella diretta della gara non è ammissibile. Cito qualche norma: in base all’articolo 1 della legge 515 del 1993, come modificata dalla legge del 2000 sulla par condicio, “in tutto il periodo della campagna elettorale la presenza di esponenti del governo è vietata in tutte le trasmissioni diverse da quelle di comunicazione politica e quelle informative riconducibili alla responsabilità di una specifica testata giornalistica”. Poi ci sono due recenti delibere della commissione e dell’Autorità garante della comunicazione, che confermano come nelle “altre trasmissioni” (intrattenimento, sport) la presenza di candidati ed esponenti politici non sia ammessa ad alcun titolo.
Il grillino si è detto “sicuro che la presidente Tarantola e il direttore generale conoscano alla perfezione la legge” e “che l’applicheranno”. Dalle parti di Palazzo Chigi, dove forse c’è qualcosa di più importante di cui occuparsi, nessuna presa di posizione ufficiale. Avremo la ‘fortuna’ di vedere Renzi in pantaloncini e maglietta all’Artemio Franchi o dovremo farne a meno?