Parole che restano, Stefano Accorsi a Blogo: “Qual è il libro della vostra vita?” (Video)
Stefano Accorsi conduce su SkyArte HD Parole che restano. E risponde alle critiche su 1992…
Qual è il libro della vostra vita? È questa la domanda che Stefano Accorsi pone a nove personaggi celebri del panorama italiano da Carmen Consoli a Paolo Virzì. L’occasione per una chiacchierata tra le righe dei romanzi che più li hanno segnati è Parole che restano, il nuovo programma di SkyArte HD in partenza da lunedì 11 maggio alle 21.10. Tra i protagonisti di questo format vedremo anche Mimmo Paladino, Oscar Farinetti, Giulia Maria Crespi, Paolo Fresu, Andrea Camilleri, Mario Martone e Ferruccio De Bortoli. Ad ognuno di loro è stato chiesto di scegliere un libro, il più rappresentativo a livello personale, con l’unica condizione che fosse un classico della letteratura italiana. Abbiamo fatto due chiacchiere con Stefano Accorsi per farci raccontare tutto su questa nuova avventura televisiva. Quali sono le sue “parole che restano” e, già che ci siamo, quanto “rimane” delle critiche a 1992, la serie che lo ha di recente visto protagonista nei panni di Leonardo Notte?
Noi raccontiamo degli incontri. Incontri fra delle persone e il libro della loro vita. Quindi non ci mettiamo accademicamente a raccontare un grande classico, cosa che non sarei assolutamente in grado di fare, ma raccontiamo l’incontro di questa persona con questo libro. Si tratta di un approccio non necessariamente emozionante (anche se per me lo è sempre stato) ma sicuramente emotivo perché questa persona ci parla di sé. E poi sarà bello vedere come, magari, questi incontri possano aprire la porticina del desiderio di chi ascolta facendogli venire voglia di leggere quel libro.
Il libro della vita di Stefano Accorsi è La Coscienza di Zeno e se volete scoprire perché, ovvero cosa questo grande classico racconta di Stefano Accorsi, non vi resta che dare un’occhiata alla nostra videointervista in apertura. Videointervista che, inevitabilmente, non ha potuto prescindere da una domanda su 1992, la serie di Sky che ha diviso pubblico e critica. A proposito di critiche: come le ha prese il diretto interessato? Tra ironia del web e la valanga di articoli scritti sul tema, ce n’è qualcuna che si sente di poter considerare valida?
Qualcosa c’è sempre. Ci sono state tante critiche secondo me fuoriluogo nel senso che se la serie è quella cosa volerla diversa non ha senso. Però devo dire che è stato molto interessante vedere il rapporto dei critici su 1992. Ci sono stati critici, ad esempio, che hanno scritto tre articoli su questa serie e tutti diversi e contraddittori tra loro. Poi sai, le critiche ci sono e vanno prese per quello che sono. Non ha senso dire: “Io le critiche non le leggo, voglio dire, certo che le leggo!”. Alle volte ci puoi restare male ma un critico deve fare il suo lavoro: così come è giusto che ci sia chi parla bene di qualcosa, non vedo perché non debba esserci spazio anche per i detrattori di quella stessa cosa.