pubblicato 8 Settembre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:07
La Cerimonia d’Apertura delle Paralimpiadi di Rio 2016 ‘riscatta’ quella delle Olimpiadi di agosto: meno samba e zero Carnevale, spazio alla tecnologia e alla suggestione. Giusto un omaggio alla vita di spiaggia a Copacabana, ma a fare la differenza – soprattutto rispetto alla Cerimonia di Chiusura delle Olimpiadi – è stato il tappeto led disteso sull’erba del Maracanà usato con effetti di grande impatto e per accompagnare coreografie che hanno creato davvero belle atmosfere.
I creatori della cerimonia hanno messo da parte sambodromi e Carmen Miranda, costruendo invece scene sull’importanza degli strumenti che accompagnano la vita dei paratleti, dalle ruote – essenziali per il movimento – ai bastoni per ciechi. Non limiti, ma possibilità, anche narrativi, anche grazie a un disegno luci ed effetti coinvolgente anche a migliaia di km di distanza… figurarsi l’effetto che poteva fare allo stadio.
Lunga la sfilata degli atleti, durata due ore sulle quattro complessive: i momenti migliori, però, sono tutti nella seconda parte della cerimonia. Dal cuore che batte (e non uno stilizzato e banale, ma proprio quello a ‘quattro camere’ che avrebbe fatto la gioia di Cristina Yang) al passo a due dei ballerini ciechi, passando anche per l’assolo ‘robotico’ di Amy Purdy, si è visto questa volta l’impegno a fare qualcosa di diverso, di pensato, di costruito per stupire e far scoprire qualcosa al pubblico, andando oltre il solito noto. Proprio nello spirito delle Paralimpiadi. E non poteva essere più ‘azzeccata’ la scelta dei bambini cerebrolesi e dei loro papà del progetto Bota no Mundo – che giocano insieme a calcio grazie a un paio di stivali speciali, ideati proprio da uno dei papà, che permette ai piccoli di camminare ‘sui piedi’ del genitore – per portare la bandiera Paralimpica fino al pennone, primo atto ufficiale della cerimonia di accensione del braciere. A coprire la distanza nel Maracanà alcune glorie dello sport paralimpico brasiliano, tra cui Márcia Malsar, atleta cerebrolesa vincitrice di diverse medaglie, che inciampa e cade sulla pista. Lo stadio intero trattiene il fiato e si (ri)alza con lei, che riprende la corsa in una standing ovation che restituisce tutto il sapore della determinazione e della voglia di vincere, sempre e comunque. Ad accedere il ‘sole’ di Rio ci pensa Clodoaldo Silva, che fa parte del team brasiliano in gara: il suo sguardo soddisfatto al termine dell’accensione – sotto una pioggia battente – racchiude tutta la gioia di un atleta olimpico in uno dei momenti più emozionanti della sua vita.
In parole povere, sono sempre gli atleti a fare lo show: la loro felicità durante la sfilata, la loro emozione da tedofori, le loro esibizioni in campo restano sempre gli ingredienti più coinvolgenti delle cerimonie. Ma in questo caso si è percepita anche l’idea, il concept’ dello show, aiutato – non soffocato – dagli effetti visivi e di luci, oltre che dalle coreografie che hanno accantonato (salvo l’iniziale eccezione) l’oleografia carioca.
Cerimonia promossa, anche per il commento di Lorenzo Roata e Claudio Agamennoni: non si sono fermati un istante, talvolta hanno perso l’orientamento, ma di persone preparate come loro sugli sport paralimpici ce ne sono poche, e non solo in Italia. Hanno davvero appassionato con la descrizione delle categorie, il racconto delle discipline, la storia dello sport paralimpico. In più l’emozione autentica che traspariva dal commento dei momenti topici e più suggestivi della cerimonia ha trasferito anche a casa tutta la carica di questo evento.
E vi consigliamo di seguire le gare di questi impedibili Giochi Paralimpici di Rio 2016.
Paralimpiadi Rio 2016 | Cerimonia d’apertura | Diretta
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22.43
Manca poco alla diretta della Cerimonia d’Apertura e al collegamento con Rio de Janeiro.
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22.55
Rai Sport 1 sta per collegarsi con il Maracana, mentre su Twiiter iniziano ad apparire gli scatti dei team dal backstage.
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22.57
A Rai Sport 1 occupano il tempo con immagini di Motocross in attesa che Rai 2 sia pronta al simulcast.
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22.58
Ecco il promo: posso dire che le Olimpiadi mi sono mancate, sì?
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22.59
Sulle note di London Calling, parte una carrellata delle medaglie italiane 2012.
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23.00
Carlo Di Giusto commentatore di questo live insieme al telecronista Rai. C’è tempo prima dello show olimpico.
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23.07
Che meraviglia lo spot di Channel 4…
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23.07
Intanto ecco il Maracana dall’alto, questa sera.
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23.13
Si parte. Il Maracanà sembra una navicella spaziale… A Rio sono le 18.30. Telecronaca con Claudio Arrigoni al commento tecnico… ma la main voice? Ah ecco, Lorenzo Roata.
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23.15
Prima clip con sir Craven, il capo della Federazione Paralimpica Internazionale. Anche per lui una clip ironica, come ormai si usa. Il suo viaggio in carrozzina da Londra a Rio per scoprire il paese.
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23.17
Che meraviglia il Cristo.
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23.18
Parte il conto alla rovescia. E ad accendere lo stadio le evoluzioni dell’atleta protagonista anche dello spot Channel 4, Aaron Wheelz, che salta una mega rampa.
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23.20
I primi fuochi: belle le immagini.
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23.20
E vabbè, e siamo in Brasile e si balla la samba. Complimenti al tappeto led.
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23.21
Mi manca Bragagna. Intanto la coreografia celebra le ruote, quelle che rompono le barriere per i paratleti e per i disabili.
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23.25
7 settembre 1822: oggi in Brasile si festeggia anche l’indipendenza. Il commento dice che la scelta delle 18.15 per iniziare la diretta è voluta: un orario atipico, ‘imperfetto’, per uscire dagli schemi.
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23.25
Il Presidente del Comitato Paralimpico, sir Craven, saluta il pubblico. Alle Paralimpiadi non si usa il francese. Cmq se ne ricorda la storia: caduto a 16 anni mentre scalava una parete, Craven è poi diventato uno dei più grandi giocatori di basket.
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23.26
Il Maracanà si trasforma in piscina per salutare il suo nuotatore paralimpico più forte. Un modo per introdurre il quadro su “una giornata a Copacabana”.
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23.29
La spiaggia di Copacabana si riempie.
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23.31
Vabbè, si gioca a racchettoni, la gente fa il bagno, si fa musica… ok col concetto di spiaggia ‘inclusiva’, ma come per le Olimpiadi questa cerimonia ha poco di spettacolare.
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23.32
Si celebrano i biscotti tipici, i cocktail da spiaggia… ok, vabbè, che la vita a Copacabana fosse bella lo si sapeva già.
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23.35
Roseane Miccolis, figlia del paratleta Aldo, porta la bandiera brasiliana.
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23.36
Il maestro João Carlos Martins, 76 anni tra i più grandi pianisti del mondo, suona al piano l’inno brasiliano. Il fatto che abbia ormai l’atrosi e suoni con due sole dita è davvero un piccolo accidente…
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23.40
Momento suggestivo.
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23.41
Ancora una clip per presentare Rio e i Giochi.
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23.42
Inizia la sfilata degli atleti. E si inizia dalla squadra dei Rifugiati: storie di guerre e di sacrificio.
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23.44
Afghanistan in abito tradizionale. Anche in questo caso l’ordine d’ingresso segue l’alfabeto brasiliano e non considera ‘Stato’ e ‘Repubbliche’. Segue infatti il Sudafrica.
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23.45
Germania: numeroso il team.
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23.46
Angola. Intanto i commentatori raccontano le storie dei vari atleti, tra incidenti, amputazioni e voglia di riscatto.
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23.47
Arabia Saudita. Non c’è nulla di glamour in questa sfilata, però. Segue l’Algeria.
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23.48
Ah, ogni nazione ha la tessera di un puzzle in mano. Lo si compone piano piano al centro del campo.
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23.49
Boato per l’ingresso dell’Argentina. Intanto non sapevo che ci fossero tre categorie diverse di ciechi in gara, dagli ipovedenti ai totali.
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23.50
Se vi domandate come si può andare in carrozzina e testimoniare il momento con cellulare e go-pro la risposta arriva subito…
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23.51
Aruba. E non è un server. Intanto ha un solo atleta in gara.
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23.52
Australia. Son tanti. E colorati. Il portabandiera ha perso una gamba perché rimasta bloccata nella cima di una nave che partiva e l’ha strappata via. Ho sentito bene?
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23.53
Si continua con Austria e Azerbaijan.
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23.55
Belli gli abiti del Bahrein. Seguono la Bielorussia, il Belgio, il Benin, Bermuda.
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23.57
E a proposito di Bermuda…
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23.58
Si continua con la Bosnia-Erzegovina, Botswana, Bulgaria, Burkina Faso, Burundi, Capo Verde, Camerun (“non ci sto capendo più niente con l’alfabeto brasiliano” dice Roata… eppure mi sembra normale ora come ora…)
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23.58
“Per noi di Rai Sport nessuna differenza: fior fior di commentatori, dirette…” dicono i telecronisti. Ecco, non mi sembra che Rai 2 faccia dirette no-stop. Ok, c’è Lucchetta a commentare il volley, ma non credo sia proprio la stessa copertura.
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00.02
Arriva lo squadrone canadese.
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00.03
Il Qatar. Subito dopo il Kazakistan. Ecco, qui c’è qualche incastro di alfabeto, magari.
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00.04
E comunque hanno tutti dei sorrisi così belli che ci si meraviglia come nel mondo possa succedere qualcosa di brutto o che ora alcuni di questi paesi si stiano facendo la guerra. E in pista scende la Repubblica Centro Africana, seguita dal Chile.
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00.07
308 atleti qualificati per la Cina.
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00.07
E dire che per anni la Cina non ha partecipato alle Paralimpiadi per pregiudizi. Dal 2008 il movimento è esploso: la leva sono state le Olimpiadi di Pechino. “Vuoi le Olimpiadi? E allora devi fare anche le Paralimpiadi! Questa è la bellezza del CIO” dice Roata. Ha ragione.
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00.09
La Cina cerca simpatia anche con lo striscione in cui saluta il Brasile.
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00.09
Dopo Cipro la pubblicità… e ora quale sarà l’ordine alfabetico? Ufff.
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00.12
Intanto dopo la pubblicità c’è la Corea. Qui si va per le lunghe, eh.
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00.14
Costa D’Avorio, Costa Rica, Croazia, Cuba…
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00.16
La D è aperta dalla Danimarca e chiusa dalla Repubblica Domenicana,
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00.18
Si va subito alla E con l’Egitto, quindi El Salvador, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Slovacchia (ecco, questa è strana), Slovenia, Spagna
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00.22
I commentatori non stanno zitti un secondo, ma danno molte spiegazioni sulle categorie delle disabilità, sulle discipline… e hanno anche il tempo di criticare la musica ‘tecno’ invece della samba.
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00.25
E arrivano gli USA. Oddio, ma anche queste maglie a strisce gliele ha disegnate Hilfigher? Ussignur.
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00.27
Estonia, Etiopia, Macedonia, Isole Faroe, Fiji, Filippine, Finlandia, Francia….
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00.31
Il portabandiera francese si diverte a girare in tondo. Che bello, quando si rompe il cerimoniale: gli atleti francesi si fermano per salutare la moglie del presidente del Comitato Paralimpico.
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00.33
Si continua col Gabon. con soli due atleti.
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00.34
Tre per il Gambia, più numerosa la rappresentativa ghanese. Si continua con la Georgia.
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00.35
In pista un altro ‘pezzo grosso’: la Gran Bretagna.
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00.37
La Grecia. Ma non doveva entrare per prima?
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00.38
Si continua col Guatemala, Guinea. Guinea-Bissau, Haiti, Honduras, Hong Kong, Ungheria e si passa all’India.
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00.43
Dopo l’India, ecco l’Indonesia, quindi l’Iran…
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00.44
Atleti interessanti in Iran…
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00.45
Bellissime le atlete iraniane.
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00.46
C’è anche un atleta affetto da gigantismo, così come quelli affetti da nanismo.
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00.47
Dopo l’Iran, ecco l’Iraq.
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00.48
…Islanda. E dopo Israele….
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00.50
… ecco l’Italia con Martina Caironi portabandiera che balla entrando. E nella sfilata c’è anche Pancalli.
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00.50
E si ricorda anche a Rio il terremoto in Centro Italia. E’ festa, ma non si dimentica.
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00.52
E’ tempo di Jamaica e poi di Giappone, prossimi padroni di casa.
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00.53
Si continua con la Giordania, Kuwait, Lesotho (nella foto), Lettonia (di bianco vestiti)…
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00.56
Libia, quindi Lituania, Lussemburgo, Macao, Malesia, Malawi, Mali…
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00.59
Belle le maltesi. Segue il Marocco, quindi Mauritius, Messico, Mozambico, Moldavia, Mongolia, Montenegro e Myanmar, che chiude la M.
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01.05
E si continua con la Namibia, Nepal, Nicaragua, Nigeria, Norvegia… lunga questa sfilata: 161 paesi in tutto, ma non finiscono mai.
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01.09
Nuova Zelanda (all blacks)… e poi Olanda.
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01.11
Grandi applausi per i pochi atleti palestinesi. Segue Panama.
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01.12
Papua Nuova Guinea (mentre si racconta quanto il tennis in carrozzina sia seguito in Olanda). Si continua con il Pakistan, quindi il Perù,
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01.14
Polonia, Porto Rico e Portogallo: tanti applausi per gli ex coloni.
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01.16
Stanchezza dei commentatori: si sono dimenticati che l’Italia è già uscita. Intanto siamo al Kenya.
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01.18
Il Kirghizistan merita.
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01.18
Segue la Corea del Nord, quindi la Romania, Ruanda, Samoa, Sao Tome e Principe, Seychelles, Senegal. Serbia, Singapore…
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01.23
Grandi applausi per la Siria. Seguono la Somalia, Sri Lanka, Svezia, Svizzera, Suriname. E ci avviciniamo alla fine col Tagikistan. Si continua con la Thailandia.
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01.27
E ancora, la Taipei cinese, Tanzania, Repubblica Ceca, Timor-Est, Togo.
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01.30
Trinidad e Tobago, quindi Tunisia, Turkmenistan, Turchia, Ucraina (ci siamo quasi alla fine, eh), Uganda, Uruguay, Uzbekistan.
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Venezuela, Vietnam, isole Vergini e Zimbawe. Il Maracanà si scalda perché stanno per entrare i padroni di casa.
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01.39
Cambia la musica, cambiano i colori ed entra il Brasile.
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01.40
Vabbè, io mi commuovo sempre quando vedo gli atleti così felici.
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01.46
Finita la lunga sfilata, iniziata 2 ORE FA, si entra nel vivo della cerimonia d’apertura. A portare l’ultimo tassello del puzzle Vik Muniz, l’artista che ha ideato questo pannello, da cui si sprigiona un cuore che batte. Bello l’effetto dall’alto. Bello il disegno luci. “Il cuore non conosce limiti” è il titolo.
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01.51
Mamma che meraviglia gli effetti di luci e di fuochi.
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01.51
Il presidente del Comitato Paralimpico Brasiliano saluta lo stadio. E’ il momento dei discorsi. Quando si saluta il Governo Federale, piovono fischi al Maracanà: la situazione politica in Brasile è un tantino complessa in questo periodo. Dopo i fischi, tanti applausi: in realtà il Maracanà è diviso… e continua tra fischi e applausi per diversi minuti.
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02.01
Tocca a Craven, che inizia in portoghese il suo discorso e ricorda la festa dell’Indipendenza.
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02.08
Il presidente brasiliano ci mette un nanosecondo ad aprire i Giochi. I fischi incombono. Un fuochino pirotecnico sancisce l’apertura.
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02.09
Nel racconto delle disabilità si continua con il ruolo del bastone. Bello il tappeto led… l’ho già detto, vero?.
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02.10
Veramente suggestiva la messa in scena.
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02.12
Luci e ombre per un passo a due di due ballerini ciechi, Oscar e Renata. Ma che meraviglia.
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02.13
Coregrafia sull’Uomo Vitruviano, sull’uomo perfetto, la cui perfezione era nel cerchio, ma che qui può essere di tante forme diverse. L’uomo si trasforma in un caleidoscopio di forme. Bella questa cerimonia.
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02.16
Mente, corpo, anima le parole chiave delle paralimpiadi: e si passa a una coreografia che celebra le varie discipline e i pittogrammi che li rappresentano.
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02.20
Bello anche l’effetto di queste vele che solcano un mare in tempesta, alla ricerca però dell’interazione, dell’inclusione, della determinazione.
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02.23
Si forma il logo del comitato paralimpico, unione di Mente, Corpo e Anima: e il Maracanà si illumina dei suoi colori
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02.24
No, vabbè, sulla storia del padre che inventa un paio di scarpe per far giocare suo figlio disabile a calcio (e fa nascere un movimento sportivo) sono definitivamente crollata. Praticamente i bambini camminano sui loro piedi: e così portano la bandiera paralimpica. Piango come una fontana. Ecco il loro gruppo: Projeto Bota no Mundo.
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02.28
Si commuovono anche i telecronisti. Vabbè, ma per forza. Che storia fantastica.
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02.30
Inno Paralimpico mentre si alza la bandiera.
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02.32
E siamo al giuramento degli atleti, dei giudici e degli allenatori.
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02.35
Amy Purdy, atleta paralimpica e ballerina senza gambe, balla con una gamba/braccio robotico. Suggestivo.
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02.39
Passo a due davvero suggestivo, davvero interessante.
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02.41
La torcia sta arrivando al Maracanà. La fiamma entra con Antônio Delfino, due medaglie d’oro in atletica; passa poi Márcia Malsar… ah ma piove a Rio…
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02,45
Oddio, cade. E si rialza. E non molla. L’aiutano a rialzarsi ma continua. E il Maracanà, atleti inclusi, sono tutti in piedi.
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02.47
Continua Ádria Rocha che la passa all’ultimo, Clodoaldo Silva (e piove tanto a Rio), nuotatore in gara a Rio 2016.
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02.49
Mamma come piove. “Il sapore della sconfitta è migliore della vergogna di non averci provato” il motto di Silva. Le scale che impediscono di salire si trasformano in una rampa: non ci sono barriere.
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02.50
Si emozionano anche i telecronisti, per l’ennesima volta insieme nella bellezza di una cerimonia di apertura. E il fuoco si accende. Di nuovo. Che bellezza.
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02.52
Si illumina di nuovo il sole di Rio.
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02.53
E l’espressione dell’ultimo tedoforo è tutta l’emozione.
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02.54
(Peppiniello di Capua è sul Quattro Con qui a Rio 2016). Intanto si canta sotto la pioggia: è il momento della festa.
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02.57
Scorrono i titoli di coda, ma tanto al Maracanà la festa è appena iniziata.
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03.00
I fuochi illuminano la notte di Rio e fanno letteralmente espoldere il Maracanà. E ora si comincia e si fa sul serio. E dopo quattro ore si chiude la diretta. Ne è valsa la pena.
Paralimpiadi Rio 2016 | Cerimonia d’apertura | Anticipazioni
La XV edizione dei Giochi Paralimpici, in programma a Rio de Janeiro fino al 18 settembre, hanno ufficialmente inizio questa sera, mercoledì 7, con la Cerimonia d’Apertura, in onda su Rai 2, Rai Sport 1 (DTT, 57) e Rai Sport 1 HD (DTT, 557) a partire dalle 23.00 e che seguiremo in diretta su TvBlog.
Per 10 giorni Rio de Janeiro tornerà ad essere il palcoscenico mondiale dello sport con 4350 atleti alla ricerca di una medaglia, provenienti da 160 paesi per 22 discipline e 528 eventi da medaglia. Per l’Italia gli atleti impegnati saranno 94, tra cui Alex Zanardi, a caccia dell’oro nel ciclismo handbike, Assunta Legnante, la speranza nel lancio del peso, Beatrice “Bebe” Vio, nella scherma, Giusy Versace, che torna alle gare dopo l’esperienza da conduttrice della Domenica Sportiva nella scorsa stagione, e Martina Caironi, la portabandiera, campionessa olimpica, mondiale ed europea in carica nei 100 metri.
Paralimpiadi Rio 2016 | Opening Ceremony
“Il cuore non conosce limiti”: questo il ‘claim’ che riassume il concept della cerimonia d’apertura dei Giochi Paralimpici di Rio 2016, ideati da Flávio Machado, che ogni anno si occupa dei festeggiamenti di Capodanno sulla spiaggia di Copacabana. L’obiettivo dello show è “offrire un punto di vista innovativo sulla disabilità” come ha raccontato lo stesso Machado:
“Abbiamo tutte delle imperfezioni, è quello che ci rende unici e tutti diversi gli uni dagli altri. Il punto è andare oltre i limiti, superare le barriere e questo si può fare solo con tanta forza di volontà, che viene dal cuore”.
Sono 4.000 le comparse venute da tutto il mondo per uno spettacolo che vuole dare corpo all’infinita energia che circola tra gli atleti, che “parte dal profondo e arriva sul gradino più alto del podio, senza limiti” come ha dichiarato Fred Gelli, designer e creatore del logo delle Paralimpiadi di Rio e membro del team che ha organizzato l’evento insieme a Machado, allo scrittore e giornalista Marcelo Rubens Paiva e l’artista Vik Muniz. Proprio quest’ultimo ha definito la cerimonia come un mix sorprendente di humour, energia e ritmo brasiliano.
Il tutto si svolgerà, come per le Olimpiadi, allo Stadio Maracanà, che ospiterà anche la cerimonia di chiusura il 18 settembre.
Cerimonia d’apertura Paralimpiadi Rio 2016 | Come vederla in tv e in streaming
L’Opening Ceremony delle Paralimpiadi di Rio 2016 è trasmessa in diretta dalle 23.05 (con inizio ‘ufficiale’ alle 23.30 ora italiana, le 17.30 in Brasile) su Rai 2 e su Rai Sport 1 ed è visibile in live streaming sul portale Rai.tv. Le due reti DTT copriranno l’evento lungo tutta la sua durata. Rai Sport 1 sarà infatti il canale tematico completamente votato ai Giochi Paralimpici, con 12 ore al giorno di programmazione in diretta, dalle 14.00 alle 4.00, e 12 ore di differita, dalle 4.00 alle 14.00. Al canale tematico, visibile anche in HD, si aggiungerà la programmazione di Rai2: ogni giorno, in diretta, dall’1.30 alle 4.00 e una sintesi in mattinata delle gare più importanti della notte dalle 9.00 alle 9.45.
L’edizione 2016 delle Paralimpiadi è anche quella più coperta dai media, da sempre: sono 154 i paesi collegati con Rio, contro i 115 che seguirono l’edizione 2012 da Londra. E vi proponiamo in alto lo spot per le Paralimpiadi realizzato da Channel 4, in UK.
Cerimonia d’apertura Paralimpiadi Rio 2016 | Second Screen
Il sito ufficiale delle Paralimpiadi è lo stesso che abbiamo imparato a conoscere per le Olimpiadi di agosto. Ovviamente vi consigliamo di seguire la cerimonia di apertura live su TvBlog: è possibile commentare lo show su Twitter (account ufficiale @Rio2016, @RaiSport) con gli hashtag #Paralympics, #OlympicGames e #Rio2016.
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