Paragone contro Formigli: “Scuro in volto quando parla di migranti, se si discute di poveri invece sorride”
Gianluigi Paragone critica Corrado Formigli, colpevole di non aver stigmatizzato le parole di Luigi Marattin: “Quando si parla degli immigrati si fa scuro in volto, quando invece parla di stock di poveri sorride”
Gianluigi Paragone torna a pungere Corrado Formigli. Ospite qualche settimana fa a Piazzapulita, dove battibeccò a più riprese col conduttore, il senatore del Movimento Cinque Stelle se la prende con il giornalista per l’atteggiamento mostrato nel corso dell’ultima puntata, quando Luigi Marattin se n’è uscito con l’espressione ‘stock di poveri’.
Si discuteva di reddito di cittadinanza e del reddito di inclusione, precedentemente varato dal governo Gentiloni. Un confronto vivace, durante il quale l’esponente del Pd non ha usato mezze parole.
A dire il vero Formigli aveva subito ripreso Marattin, seppur col sorriso sulle labbra. Ed è proprio questa ‘fotografia’ che Paragone non ha mandato giù:
“Formigli prendendola sullo spiritoso una riflessione dovrebbe farla, quando si parla degli immigrati si fa scuro in volto, quando invece parla di stock di poveri sorride e dice ‘un’espressione un po’ fredda’. Questo è il linguaggio usato da un politico di primo piano del Pd, partito che dice di richiamarsi a valori socialisti”.
L’ex volto de La Gabbia citò la questione migranti anche a gennaio. Allora contestò il trattamento che Formigli riservò ai passeggeri della Sea Watch, rispetto al ‘processo’ attuato da Piazzapulita contro i gilet gialli.
“Non puoi dedicare all’allarme delle persone disperate che vengono da tutte le parti del mondo le tue emozioni e le tue pulsioni sacrosante e poi però dire che in fin dei conti se uno sta male nel suo Paese non ha diritto di manifestare il proprio dissenso”