Par Condicio, Tg3 e La7d sanzionati. Bianca Berlinguer protesta
Le multe arrivano per mancata ottemperanza agli ordini di riequilibrio. Coinvolta anche Repubblica Tv.
A 4 giorni dalle elezioni l’Autorità garante per le comunicazioni ha sanzionato alcune televisioni per mancata ottemperanza agli ordini di riequilibrio. In particolare sono state decise le multe di 60 mila euro a Repubblica Tv, 40 mila al Tg3 e di 10 mila a La7d. Cosa significa mancata ottemperanza agli ordini di riequilibrio? Vuol dire che, per esempio, nella tv del quotidiano romano è stata registrata una scarsa presenza del Pdl, ed è stata verificata la mancata fruizione del tempo di parola per una serie di partiti-liste, tra le quali Lega, Fratelli d’Italia, Mir, La Destra, Intesa Popolare, Partito dei Pensionati, Movimento 5 Stelle, Partito comunista dei lavoratori (ed altri ancora).
Il quotidiano ha precisato tuttavia di aver invitato a più riprese Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, Mara Carfagna e Giorgia Meloni e di aver ospitato anche esponenti del centrodestra come Maroni, Storace, Gasparri, Mussolini, Crosetto, Mauro.
Veniamo al Tg3. Qui si è registrato il fatto che alcune liste hanno fruito di tempi progressivamente inferiori nel corso delle tre settimane (come è successo al Pdl) o non hanno fruito di alcun tempo autonomo. Inoltre, anche qui, è stata rilevata l’assenza di altre liste collegate. Il direttore del notiziario della terza rete Bianca Berlinguer ha replicato:
Da noi assoluto equilibrio. Perché le sanzioni? Nelle ultime quattro settimane lo spazio attribuito al Pdl è stato in linea con la media dei Tg della Rai.
Quindi ha aggiunto polemicamente:
Sorge il dubbio che l’Autorità non abbia voluto far finire la campagna elettorale senza sanzionare anche la Rai. Una specie di par condicio delle pene a tutti i costi.
Infine veniamo all’esposto presentato la scorsa settimana da Davide Casparini, responsabile della comunicazione della Lega Nord e riferito a Tg3, Rainews, La7, TgCom, Sky e Cielo. In particolare il leghista ha fatto notare che ne Lo spoglio, il programma di approfondimento politico di Ilaria D’Amico, non è stata data voce nemmeno a “un solo esponente della Lega”. Per tutte le emittenti sopra citate l’Agcom ha disposto l’immediato riequilibrio. Naturalmente se si verificheranno ulteriori squilibri saranno comminate sanzioni economiche considerato che la campagna elettorale – e quindi il regime di par condicio – sarà finita.