Papa Francesco e Benedetto XVI: il video dell’incontro, lontano dalle tv
Le immagini del primo storico incontro tra un Papa regnante e uno dimissionario. L’obiettivo è non turbare il mondo.
Oggi, sabato 23 marzo 2013, Papa Francesco è andato a trovare il Papa emerito Benedetto XVI, suo predecessore, ora a Castel Gandolfo: un evento unico che sfugge ‘eccezionalmente’ alla tv. Nessuna diretta fiume, nessuna copertura maniacale, ma pochi minuti preconfezionati diffusi dal Vaticano. E per adesso basta così. L’onore della ‘prima tv’ è spettato (a occhio) al Tg3 delle 14.20: solo a quell’ora le immagini sono state diffuse, beffando anche la tv più ‘vaticana’ d’Italia, RaiUno, il cui Tg delle 13.30 era appena terminato.
Eh sì, perché uno dei momenti più attesi di questo scorcio di storia vaticana, la prima stretta di mano tra due vescovi di bianco vestiti, elude la copertura h/24 che invece hanno (giustamente) avuto le dimissioni di Papa Ratzinger, dall’annuncio choc dell’11 febbraio al cinematografico volo in elicottero del 28 febbraio, e il successivo Conclave.
E cosa dire dei primi passi di Papa Francesco? Quel suo “Fratelli e sorelle, buonasera“, pronunciato appena eletto dalla Loggia centrale di San Pietro, ha inaugurato il Pontificato più ‘televisivo’ degli ultimi anni, che ha riportato in Piazza San Pietro e davanti alla tv per le sue omelie e per le sue prime uscite pubbliche telespettatori ‘insospettabili’, spingendo gli ascolti verso vette ‘paradisiache’ per RaiUno.
Ma di fronte alla ‘religione’ non c’è esclusiva che tenga: l’incontro tra due Papi è evidentemente prima di tutto un evento senza precedenti per i cristiani e una circostanza delicatissima non tanto per il cerimoniale papale, quanto per la ‘credibilità’ di un’Istituzione. E così tutto si svolge sotto l’occhio attento del CTV, con la ‘complicità’ delle altre tv: vero è che l’esclusiva delle immagini è sempre ad appannaggio del Centro Tv Vaticano, ma nessuna rete ha ‘pedinato’ Francesco per accompagnarlo verso Castel Gandolfo. Anche lui ha sorvolato in elicottero il cielo di Roma per raggiungere la sede ‘estiva’, ma questa volta non si è indugiato su quel volo, per non ‘raffreddare’ e banalizzare le splendide, e simboliche, immagini dell’addio di Ratzinger.
Le immagini del primo incontro di Francesco e Benedetto, invece, sono state selezionate degli stessi protagonisti: l’obiettivo è non sconvolgere i fedeli, non creare turbamenti, non mostrare il fianco a confronti, sfide, caratterizzazioni, connotazioni, specifiche, neanche di offrire materiale ai complottisti e agli amanti delle profezie disastrose sulla fine del mondo.
L’audio tra i due è ridotto ai minimi termini, domina il sottofondo degli scatti dei fotografi, a testimoniare la storicità e l’eccezionalità dell’evento. L’unica eccezione riguarda la consegna del dono a Ratzinger da parte di Bergoglio: un’icona della Madonna dell’Umiltà scelta da Francesco perché “quando l’ho vista ho pensato subito a lei” dice a Benedetto, Papa in ‘giacca’ e senza mantellina. Non è un caso, certo, che proprio Francesco, già ribattezzato il Papa dell’Umiltà, ‘restituisca’ al predecessore una sua ‘qualifica’: tra ironia e simbolismo, basta questa piccola frase per lasciare adito a fiumi di interpretazioni. La scelta di aver lasciato l’audio non è di poco conto: ma al di là dell’esegesi del dono, l’obiettivo del Vaticano è quello di proporre il massimo della neutralità, dell’asciuttezza, con il silenzio e alla preghiera a dominare l’incontro. E’ questo il messaggio che deve passare ed è su questa ‘sceneggiatura’ che si sono selezionate le immagini.
Non mancheranno prossimamente esclusive, testimonianze inedite, ma dubitiamo spunti qualche video realizzato con un cellulare di ‘straforo’: questa sì sarebbe una vera rivoluzione al Vaticano. Nel frattempo i due Vescovi in bianco fanno il giro del mondo. E per quanto si voglia fare, un certo turbamento lo provocano.
Papa Francesco e Papa Benedetto XVI, il primo incontro