Paolo Ruffini: “Vogliamo anticipare la seconda serata”
Che Raitre produca i programmi televisivi più coraggiosi e di maggiore qualità all’interno della Tv di Stato è un fatto. Non può essere considerata un’affermazione frutto di un retaggio ideologico o (scuserete il neologismo ardito) di un qualche tipo di “snobbismo”. Questo non vuol dire per forza che siano tutti prodotti effettivamente di “qualità”, ma
Che Raitre produca i programmi televisivi più coraggiosi e di maggiore qualità all’interno della Tv di Stato è un fatto. Non può essere considerata un’affermazione frutto di un retaggio ideologico o (scuserete il neologismo ardito) di un qualche tipo di “snobbismo”. Questo non vuol dire per forza che siano tutti prodotti effettivamente di “qualità”, ma che lo sforzo ci sia non si può negare.
Un elemento contraddistingue però in negativo i palinsesti della terza rete: la mancanza della “seconda serata“. Nei fatti l’orario di programmazione di una trasmissione successiva a quella posizionata nel Prime Time, che non sia il Telegiornale, il Tg Regionale o l’approfondimento breve di Primo Piano, è costantemente successivo alle 23.30. Stando alle definizioni “correnti” si tratta a tutti gli effetti di una “terza serata“, una fascia oraria che comporta in automatico l’esclusione di molti programmi considerabili “di qualità” dalla possibilità di essere visti da un numero consistente di telespettatori, già fra le braccia di Morfeo a quell’ora.
Il Direttore di rete, Paolo Ruffini, non ha difficoltà ad ammetterlo, ma promette di stare valutando una possibile soluzione, pur non negando la bontà e la necessità del compromesso che relega molti programmi meritevoli ad orari apparentemente improbabili:
Raitre non ha delle seconde ma delle terze serate, vista l’ora in cui iniziano. In questo periodo si sta cercando di capire se sia possibile una diversa modulazione del palinsesto, in modo da dare un’offerta migliore ai telespettatori. Tra l’Isola dei famosi e C’era una volta, gli italiani preferiscono il primo, sono dati oggettivi.
Noi stiamo cercando di abituare il pubblico a una diversa offerta e pensiamo sia meglio portare avanti dieci programmi in seconda serata. A volte proporne uno in prima può essere un’operazione controproducente, perché si rischia venga bocciato per gli scarsi ascolti
Quale potrebbe essere questa “soluzione“? Come conciliare la presenza, obbligatoria per “legge” considerando il Contratto di Servizio, con la necessità di “liberare” la seconda serata su Raitre? E’ realmente pensabile uno slittamento dei Tg?