Paolo Ruffini: Soddisfatto di La7. Il calo di ascolti? E’ solo una fase di assestamento
La flessione negli ascolti di La7 sarebbe dovuta solo ad una fase di assestamento dopo la crescita del 2011. Parola del Direttore Paolo Ruffini
Vi abbiamo parlato proprio oggi del restyling (dovuto ai bassi ascolti?) messo in atto da Cristina Parodi per il suo contenitore pomeridiano in onda su La 7, ed ecco che il Direttore Paolo Ruffini, in un’intervista fresca di giornata a Mille Canali, ribadisce l’importanza per la rete di “avere una grande attenzione alla qualità anche formale ed estetica dei nostri programmi insieme ad un grande rispetto per l’intelligenza di chi ci guarda”.
La 7, come recita il claim, vanta di essere “esclusivamente per tutti” ma Ruffini afferma con una certa fierezza di avere il pubblico migliore. Secondo le stime del direttore della rete i telespettatori di La 7 batterebbero dal punto di vista socioculturale anche quelli di RaiTre e di Sky. Pavoneggiamenti a parte, Ruffini risponde così ad una domanda sulla flessione degli ascolti in prime time:
La stagione è appena cominciata ma se guardo a queste poche settimane, il mio bilancio non può che essere largamente positivo. Per quanto riguarda il calo degli ascolti ricordo che stiamo parlando di uno zero virgola, cioè di un’inezia rispetto a quello che accade in altre reti. La flessione è dovuta al fatto che nel 2011 eravamo in una fase politica epocale e c’era molto più interesse del pubblico nei confronti di questi temi. Interesse che ora si sta risvegliando. Senza contare che dopo una fase di crescita impetuosa ce n’è sempre una di assestamento e senza contare, inoltre, che nel 2012 c’è stato lo switch off totale della tv analogica. Detto questo contiamo di chiudere l’anno in aumento.
Come ormai è prerogativa di rete, La 7 punta tutto sull’informazione, non solo tramite il Tg condotto da Enrico Mentana (sempre a caccia di confronti tv pre/post/durante le primarie del centrosinistra), ma anche attraverso i talk politici, fiore all’occhiello del canale. Per questa stagione, si è deciso di mettere in atto una vera e propria staffetta tra Servizio Pubblico di Michele Santoro e Piazzapulita del suo ex allievo Corrado Formigli. Perchè questa scelta di palinsesto?
Non si è deciso di collocare Santoro e Formigli in giorni diversi della settimana perchè penso che la bellezza di La 7 sia quella di avere un palinsesto capace di offrire una “dieta” televisiva completa, non ogni giorno una variante della stessa pietanza. Abbiamo pensato ad un progetto televisivo più strategico non solo perchè garantisce di dilatare la stagione ma anche perchè consente alle squadre dei due programmi di lavorare a progetti diversi da quelli del talk nei periodi in cui non sono in onda.
Santoro e Formigli riusciranno davvero dove Cristina Parodi sta arrancando? Per il Direttore Ruffini non ci sono dubbi. Voi cosa ne pensate?