Paolo Ruffini a Blogo: “Sto lavorando a La Pupa e il secchione, i colleghi mi dicono ‘ma cosa ti metti a fare?'”
L’intervista di Blogo all’attore e conduttore: “Tv di Barbara d’Urso è onesta, lei è uno straordinario fast food. Bonolis intellettuale, il trash è sui social”
“Io amo davvero la tv generalista. Ho una forte idea del pop. Se Sky mi facesse un’offerta, da una parte ne sarei felice, dall’altra mi porrei il problema di chi non ha il decoder. L’altro giorno ho visto l’ultima puntata de La Corrida in prima serata su Canale 5, secondo me è pura avanguardia. A me piace molto la televisione, ne abbiamo parlato già altre volte su TvBlog, ma mi entusiasmo proprio guardando la tv“. Paolo Ruffini ribadisce così, ai microfoni di Blogo, l’amore nei confronti del piccolo schermo:
Sono sempre nell’ottica di stupire. Sono un fabbricante di bischerate, ma con fierezza. Faccio tante cose definite futili, dai cinepanettoni alle trasmissioni di intrattenimento. Sono un fiero alfiero dell’intrattenimento leggero e semplice. Ho fatto anche delle lezioni alla Iulm sul parallelismo tra Murnau e il cinema moderno, ma penso che l’ostentazione della cultura sia una scarsa forma di intelligenza. Per fare intrattenimento leggero bisogna essere intelligenti.
L’attore e conduttore, premiato ieri sera Le Giornate del Cinema Lucano a Maratea – Premio Internazionale Basilicata, ha respinto il concetto di televisione trash:
Tv trash? Non so cosa è il trash? Per me il trash è la malafede, spesso lo sono i social, siamo noi quando odiamo gli altri senza motivo. Se la tv fosse spazzatura allora dovremmo dare delle pattumiere a chi guarda questi programmi. Io, invece, ho grande rispetto per il pubblico e credo che il pubblico scelga le cose che più gli piacciono.
Se ti dico Barbara d’Urso?
Ti rispondo che è una grande professionista. Chapeau. Ho avuto modo di lavorare con lei e puoi dirle tutto, ma non puoi dire che è una persona disonesta. Cucina ad hoc esattamente quello che la gente vuole mangiare, uno straordinario fast food. Live è lo zenit di un certo tipo di televisione. Io la trovo geniale. Poi, certo, mi piace anche Non ho l’età, ma non bisogna sempre dividere tra quelli a cui piace la tv e quelli a cui piace il cinema. Per me Neri Parenti vale quanto Scola. Per me Francesca Cipriani, che mostra i disegni dei bambini a Colorado, per me non è mai volgare. Questo Paese non perdona il successo altrui.
Nei prossimi mesi sarai impegnato in televisione alla conduzione di La Pupa e il secchione.
Tanti colleghi storcono il naso e mi dicono ‘ma cosa ti metti a fare?’. Io dico che ne stiamo parlando e che stiamo capendo come potrebbe essere il formato. Credo che sia un format interessante, il dibattito su cosa sia la cultura oggi in Italia è urgente, l’idea di un esperimento sociale con le Pupe, persone che ormai vivono più su Instagram che nella vita reale, e con i secchioni, ossia persone che credono che la divulgazione e la cultura nozionista siano elementi fondanti della loro vita, può essere divertente. Può essere una nuova frontiera dell’intrattenimento televisivo generalista.
Ci saranno i Pupi e Le secchioni?
Potrebbe esserci l’inversione. Stiamo definendo. Io credo che siano maturi i tempi per l’inversione.
La Pupa e il secchione è stato criticato in passato perché esalta il clichè della donna senza contenuti. Proverai ad evitare che accade nella tua edizione?
Non mi pongo il problema. Ciao Darwin, secondo te, com’è?
C’è un dibattito anche su quel programma.
Ma il dibattito va fatto in nuce, sull’embrione, non sul prodotto. Ciao Darwin è un prodotto popolare, fatto da un intellettuale che applica la sua intelligenza a volte in maniera totalmente geniale.
Rifarai Colorado?
Sì. A me piacerebbe tornare anche con Colorado. Con Mediaset ci siamo stretti la mano e ci siamo detti che lavoreremo insieme per il prossimo anno. Mi piacerebbe anche un altro speciale di Up&Down. Mi ha stupito che quello trasmesso a Natale scorso sia stato premiato dal Moige. Quando l’ho scoperto mi sono chiesto se avessi fatto l’ennesima bischerata.
Infine, a cosa stai lavorando per il cinema?
Sto scrivendo una commedia sentimentale. Vorrei farla da sceneggiatore e regista. E da attore? Sì, ma non primario, perché mi diverte stare nell’angolo.