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Paolo Romani, il Ministro con un passato televisivo

Dopo 153 giorni Silvio Berlusconi lascia l’interim del Ministero per lo Sviluppo Economico. Il nuovo Ministro è Paolo Romani. Il che, di per sé, potrebbe sembrare una notizia che riguardi solamente colleghi di Polisblog. Ma non è così.Paolo Romani – che, dopo l’interim di Berlusconi, succede a Claudio Scajola, costretto alle dimissioni da fatti di

pubblicato 5 Ottobre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 12:15


Dopo 153 giorni Silvio Berlusconi lascia l’interim del Ministero per lo Sviluppo Economico. Il nuovo Ministro è Paolo Romani. Il che, di per sé, potrebbe sembrare una notizia che riguardi solamente colleghi di Polisblog. Ma non è così.

Paolo Romani – che, dopo l’interim di Berlusconi, succede a Claudio Scajola, costretto alle dimissioni da fatti di cronaca -, infatti, ha un importante passato televisivo che abbiamo già raccontato, in parte, nel pezzo di febbraio Vizi privati, pubbliche visioni. Quando Romani era a Lombardia 7. Un passato che possiamo schematizzare così, facendoci aiutare da wikipedia:

Nel 1974 installa TVL Radiotelevisione Libera (già Telelivorno con Marco Taradash), seconda emittente televisiva privata in Italia.
Dal 1976 al 1985 è direttore generale dell’emittente televisiva “Rete A” (già MilanoTv e Canale51) con l’editore Alberto Peruzzo;
Dopo l’esperienza di Millecanali, dal 1986 al 1990 è amministratore delegato di “Telelombardia”, chiamato da Salvatore Ligresti. Secondo la biografia ufficiale del Ministero, Romani “nello stesso periodo è anche corrispondente di guerra, in particolare seguendo la rivoluzione rumena del 1989, la guerra dell’ex Jugoslavia ed i conflitti in Iran-Iraq”.


Dal 1990 al 1994 Romani dirige Lombardia7, esperienza con cui si mette in proprio. Lombardia 7 si configura come tv privata dalla forte presenza di programmi erotici.

Ecco le sue idee a proposito della RAI:

La Rai deve essere policentrica e non più romanocentrica, il paese è verticale, non orizzontale, bisogna che anche in Rai si pensi ai problemi del Nord, questo significa non vivere solamente a Roma. Non che io sia fissato su Rai2 a Milano, è importante però che la Rai sia a Milano, come a Roma, come a Napoli, come a Bari e in tutta Italia.

Politicamente, Romani è deputato di Forza Italia (e poi del PdL) dal 1994. Nel governo Berlusconi IV è stato sottosegretario del Ministero per lo Sviluppo economico, con delega alle comunicazioni. Il 4 ottobre è diventato ministro.

La sua attività di sottosegretario prima e di ministro poi, viene duramente criticata per via del presunto conflitto di interessi con Mediaset. La lotta con SKY, l’assegnazione a Mediaset di una superfrequenza digitale (il canale 58) per sperimentare l’alta definizione, il bavaglio al web (mai approvato): c’è sempre Romani di mezzo.

Tant’è, il conflitto di interessi è tema che all’Italia sembra non interessare, e qui ci limitiamo a dar conto della cosa per dovere di cronaca, considerato l’indissolubile legame del neo-ministro con la storia televisiva nostrana.