E state con noi in tv: Paolo Limiti tra aneddoti di rito e imprevisti
Il ritorno in tv di Paolo Limiti offre il solito format e qualche polemica musicale
Un’ora e mezza di diretta per la prima puntata del nuovo programma condotto da Paolo Limiti con l’imprevedibile titolo di E state con noi in tv che segna anche il ritorno di Floradora, il cagnolino parlante già star di Ci vediamo in Tv, vecchia gloria del conduttore amante del revival.
Che dire? Niente di nuovo su Rai 1. Il programma si snoda tra comparsate di artisti semisconosciuti che reinterpretano canzoni dei bei tempi andati: dagli Abba ai canti degli alpini. Ogni canzone viene spiegata nei dettagli da Limiti, sempre pronto a raccontare la storia dei “complessi musicali” che le hanno dato i natali. Da quanto non sentivate il termine “complesso musicale”? Dall’ultima puntata di Ci vediamo in Tv, probabilmente.
Ma non solo canzoni: in studio con Limiti ci sono anche grandi ospiti. Qualche nome? Per iniziare direi Iva Zanicchi che non lesina particolari sulla propria vita sentimentale (sempre dei bei tempi andati, ovviamente) e trova anche il modo di accendere una piccola polemica sul recente Concerto per l’Emilia. L’aquila di Ligonchio se la prende con l’organizzatore dell’iniziativa, nonchè membro dei Nomadi, Beppe Carletti:
E state con noi in tv, la prima puntata
Non dirò che Carletti sia un “S T R”, assolutamente. Però io dico sempre quello che penso e quindi Carletti, ti dico che avresti dovuto chiamare tutti i cantanti emiliani, e non lo dico per me che sono forte e me ne frego di queste cose, lo dico per gli altri che non hai chiamato. Come si può lasciare a casa Milva, come si può lasciare a casa Orietta Berti e come si può lasciare a casa Iva Zanicchi? Avremmo concluso il concerto tutte insieme con un bel “Romagna mia”
Avreste apprezzato? Io sono combattuta. Detto ciò, i momenti più divertenti di questa prima puntata ce li hanno sicuramente regalati una serie di imprevisti tecnici che hanno fatto ammutolire Limiti. Il microfono del presentatore gli ha detto bye bye durante una spassosissima conversazione con Floradora, che ha iniziato a monologare riconfermando una notevole capacità di improvvisazione, nonostante gli anni di assenza dal piccolo schermo.
E per il gran finale un nuovo qui pro quo regala attimi di tensione: Limiti saluta il suo pubblico, tagliando l’esibizione delle due ultime artiste alle prese con Bach. Ma i titoli di coda continuano a scorrere e il presentatore capisce di avere ancora del tempo a disposizione prima del termine della diretta. Quindi come uscire dall’imbarazzo? Richiamando vicino a sè le due ragazze e cercando di metter su una mini intervista per arrivare all’agognata fine della puntata. Risultato? Una sola ma indispensabile domanda sui loro studi e arrivederci a domani. Fondamentale.
Si tratta di un programma anacronistico? Sicuramente sì, ma non credo possa essere una critica pertinente. Limiti porta in tv quello che ha sempre portato cioè canzoni, aneddoti e ospiti riferiti ad un target ben preciso (non sotto i 60 anni, credo). Per questo tipo di pubblico, E state con noi in tv non può che essere una manna dal cielo. Per gli altri, c’è sempre il telecomando.
E state con noi in tv: Paolo Limiti torna su RaiUno