Paolo Del Debbio sbarca su Instagram. Ma nel 2019 scrisse un libro contro i social: “Non sono su internet e vivo tranquillamente”
Del Debbio sbarca su Instagram. Una notizia inaspettata, dato che il conduttore ha sempre mostrato allergia ai social: “Non sono su internet e vivo bene”
Uno potrebbe obiettare: ma che notizia è? E avrebbe pure ragione se a sbarcare su Instagram non fosse Paolo Del Debbio, uno che contro i social ha condotto lunghe battaglie, tanto da arrivare a scrivere un libro sulle conseguenze della dipendenza dal digitale.
Sia chiaro, molto – se non tutto – dipende dall’uso che si fa dei social e del telefonino. Ma quando ci si mostra integralisti e intransigenti, di fronte ad un cambio repentino di atteggiamento si rimane comprensibilmente stupefatti.
“Io sono un personaggio pubblico e su internet non ci sono, si vive tranquillamente”, affermava nel dicembre del 2019 durante un incontro pubblico a San Benedetto del Tronto. “Si può fare un’attività pubblica senza essere sui social. In rete non c’è selezione, tutti sono uguali, dallo scienziato all’ultimo scemo del villaggio. Quello che un tempo si diceva al bar, oggi è diventata opinione. Questo provoca dei danni”.
All’epoca Del Debbio girava l’Italia per la presentazione del suo libro, dal titolo emblematico: “Cosa rischiano i nostri figli, l’incertezza di una generazione”. Una preoccupazione che il conduttore di Dritto e rovescio legava proprio all’abuso dello smartphone: “Dobbiamo sforzarci di far immergere i nostri figli nella vita vera, perché crescano a contatto con la strada, la natura e la gente in carne e ossa, non con le foto “filtrate” su Instagram; perché sentano la pelle d’oca dell’empatia profonda, non le emozioni artefatte dei social network”.
Era un altro Del Debbio, anche sotto il profilo del look. E chissà che alla metamorfosi fisica (“ho perso 27 chili”, confidò il giornalista lo scorso autunno) non ne sia seguita un’altra sul fronte ideologico. “Studio e penso tanto per provare a capire le cose al di là di quello che sembrano”, scrive sulla sua bio Del Debbio, dimostrando probabilmente la capacità di andare oltre le apparenze e i pregiudizi.