Paolo Del Debbio: “Basta piazze, ora porto i problemi delle persone in studio”
Come sarà il nuovo programma di Paolo Del Debbio, Dritto e Rovescio? Ecco le anticipazioni.
Basta piazze: ora Paolo Del Debbio porta le persone direttamente in studio. “Adesso abbiamo uno studio grande che può contenere 140 persone, che si possono suddividere in quattro settori. E questo ci consente di realizzare un programma diverso”, racconta il giornalista a Laura Rio sulle pagine de Il Giornale, a poche ore dal debutto di Dritto e Rovescio (dal 7 marzo su Rete 4, al giovedì, laddove Greco ha fallito). “Dare spazio ai problemi della gente è il mio marchio di fabbrica. E’ quello che so e voglio fare. Altrimenti mi annoio a stare ad ascoltare sempre gli stessi politici o gli stessi ospiti […] I dibattiti si possono fare solo in due modi, entrambi legittimi: o con gli opinionisti in studio oppure con la gente cui non si possono imporre filtri. Il problema non è la tv che racconta i problemi della gente, ma la politica che si è allontanata dalla gente”, aggiunge.
In Dritto e Rovescio il pubblico, selezionato e diviso in quattro settori, avrà la possibilità di intervenire, riportando le proprie storie, ponendo delle domande agli ospiti e denunciando i propri problemi. “Il pubblico risulterà composto solo da chi vive sulla propria pelle gli effetti dei provvedimenti decisi dalla politica. Un esempio? La chiusura dei negozi e dei centri commerciali la domenica. A discuterne in studio ci saranno lavoratori (commessi, dipendenti), i piccoli esercenti, i rappresentanti della grande distribuzione, e infine le famiglie, che hanno l’abitudine di fare la spesa la domenica”, aggiunge il giornalista toscano ad Antonello Piroso sulle pagine di Panorama.
Gli ospiti della prima puntata: il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, al centro di una lunga intervista; il sottosegretario di Stato del Ministero per gli affari regionali Stefano Buffagni (M5S) e l’onorevole Mariastella Gelmini (Forza Italia). Inoltre, in un reportage esclusivo, il conduttore in prima persona attraverserà Milano dal centro alle periferie per testimoniare il “dritto e rovescio” della metropoli.