Home Paolo De Andreis: “Alla Rai manca un piano editoriale, mentre il Direttore Generale pensa a cancellare il day time di Rai1”

Paolo De Andreis: “Alla Rai manca un piano editoriale, mentre il Direttore Generale pensa a cancellare il day time di Rai1”

Ospitiamo oggi un intervento dell’ex capostruttura di Rai1 Paolo De Andreis, ed attualmente docente della LUISS Writing School for Television, già responsabile di tanti programmi della rete ammiraglia del servizio pubblico, fra gli altri ricordiamo quelli di Fiorello e Raffaella Carrà.

di Hit
pubblicato 28 Marzo 2013 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:44

De Andreis ci scrive a seguito delle indiscrezioni a mezzo stampa, sul nuovo piano industriale 2013-2015 del Direttore Generale Luigi Gubitosi, che prevederebbe, fra le altre cose e detto in estrema sintesi, un forte ritorno ad investire sulla radio, un tentativo di innovare il prodotto, con più attenzione alla qualità. Un piano per svecchiare il personale ed un rilancio del web, oltre che arrivare a produrre più internamente. Nello stesso piano si parlerebbe inoltre del futuro dei canali Rai digitali, dove potrebbe tornare in campo l’ipotesi di affittarne alcuni a Sky, oppure sottoporli ad una cura di dimagrimento. Ma più che di “piani industriali”, De Andreis ritiene che alla Rai occorra un “piano editoriale”, perché alla fine la TV, aggiungiamo noi, è quello che va in onda.

Ecco l’intervento di Paolo De Andreis:

Leggo a pagina 8 del Messaggero di mercoledì 27 marzo 2013, a firma Alberto Guarnieri, l’anticipazione del piano industriale 2013/2015 del Direttore Generale Rai Luigi Gubitosi. Nello stesso articolo si parla di crisi pubblicitaria ed evasione del canone. Ho avuto modo di incontrare il DG nel suo ufficio il 24 gennaio 2013 alle ore 07:30 del mattino. Oggetto: la possibilità di non arrivare ad una sentenza per il “maltrattamento” ricevuto dalla Rai dopo 30 anni di collaborazione con enorme successo dal Marco Polo in poi ed alcuni suggerimenti per recuperare l’affezione del pubblico (canone) e la raccolta pubblicitaria. Ambedue le cose disattese con i risultati di Raiuno visibili a tutti, crisi pubblicitaria ed evasione del canone.

A Raiuno si aprono e chiudono programmi ad alto costo di prima serata tra l’indifferenza generale anche della Corte dei Conti. Il DG pensa al piano industriale, allo svecchiamento del personale ma non interviene nel merito del piano editoriale, unico sostegno per risolvere tutte le crisi. Con questo modo di procedere aumenterà l’evasione del canone e peggiorerà la raccolta pubblicitaria. Mi sono offerto a Raiuno a titolo gratuito proponendo una “Domenica In” in tour condotta da Mara Venier, regina di ascolti con “Vita in diretta” e con prolungamento una volta al mese in prima serata per ammortizzare i costi, proposta che è stata bocciata.

Con Claudia Gerini mi sono proposto, sempre a titolo gratuito, con un “Varietà” innovativo molto gradito al direttore di Raiuno con il quale ci saremmo dovuti incontrare subito dopo Sanremo ma che poi non ha avuto più seguito, eppure mi sembra che oltre alle genialità di Conti Raiuno proceda in prima serata alla media del 13 per cento di share. Ho proposto sempre a titolo gratuito, per quanto riguarda la mia persona, di riprendere il discorso in merito alla fiction del Gesuita “Matteo Ricci” per la quale la Rai investì 350 milioni di lire, ma a Rai Fiction non interessa nonostante l’avvento di Papa Francesco ed un interessamento dei vertici dei padri gesuiti e dei cinesi con i quali insieme al collega Carlo Orichuia abbiamo mantenuto ottimi rapporti dai tempi del famoso colossal Rai “Marco Polo” da noi realizzato insieme al dimenticato (dalla Rai) Brando Giordani e dal mitico Giuliano Montaldo.

Sembra infine che il DG voglia fare a meno della regina degli ascolti Mara Venier e che voglia cancellare il day time di Raiuno, che e’ l’unica forza vivente della prima rete Rai, anche grazie a gente del calibro di Daniel Toaff, Guardì ed altri. La Rai e’ un patrimonio di tutti, e’ possibile mai che nessuno insorga ? Pensare che ai miei tempi dopo un flop si andava a casa e quando con Raffaela Carrà dopo alcuni 35 per cento di share il sabato in prima serata, il direttore di rete Agostino Saccà mi disse: “Come mai questo programma non decolla?” Per non parlare dei magnifici 8 anni trionfali del Direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce. Comunque, nonostante tutto, come cantava Renato Zero: VIVA LA RAI.

Paolo De Andreis

Ovviamente il nostro spazio è a disposizione di chi, fra gli addetti al lavori, ritenga di voler tornare su questi argomenti.

(Foto di Paolo De Andreis con Massimiliano Bruno ad una lezione del Master Autori e Sceneggiatori dell’ Università Luiss)

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