Paolo Corsini ad Atreju: “Noi di Fratelli di Italia…”: la presidente Rai chiede imparzialità, lui si scusa
La rivendicata ‘vicinanza’ di Paolo Corsini, direttore dell’approfondimento Rai, alla festa di FdI, Atreju, scatena polemiche a Viale Mazzini
Il Direttore degli Approfondimenti Rai Paolo Corsini ha partecipato all’evento inaugurale della kermesse dei Fratelli d’Italia, Atreju, rivolgendosi spesso agli interlocutori con un ‘noi’ di appartenenza che ha a dir poco ‘stonato’. “Come sta il nostro partito?” ha chiesto nel corso di un’intervista a membri di FdI, come riportato da la Repubblica, e non sembra si sia trattato di un episodio isolato: diversi i ‘noi’ utilizzati nel corso della sua partecipazione all’evento, scatenando una bufera a Viale Mazzini. E non solo.
Le opposizioni, PD e M5S su tutti, hanno chiesto le immediate dimissioni del giornalista: a prendere la parola i membri del M5S in Commissione di Vigilanza Rai che hanno dichiarato – nelle persone di Dolores Bevilacqua, Dario Carotenuto, Anna Laura Orrico e Riccardo Ricciardi – di “non scoprire nulla di nuovo, ma sentire dalla viva voce del direttore definirsi ‘militante’ […] sorprende comunque. Non per quello che dice: la sua appartenenza è nota a tutti, ma per la sfrontatezza di esprimerle senza remore in una festa di partito, davanti a tutti, dimenticando totalmente il suo ruolo di primo piano nel servizio pubblico“.
Una situazione non del tutto inedita in casa Rai: ricordiamo, infatti, il richiamo formale ricevuto dall’attuale Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in seguito alla sua partecipazione a una kermesse di Fratelli d’Italia quand’era ancora direttore del Tg2.
Le reazioni in Rai
Quanto avvenuto, ovviamente agita i vertici Rai. Con una nota è intervenuta la Presidente della Rai Marinella Soldi:
“Credo che un giornalista del servizio pubblico debba garantire un atteggiamento sempre equidistante, a prescindere dal contesto in cui opera. Gli operatori dell’informazione Rai sono richiesti di esercitare la propria professione nel segno del pluralismo e dell’imparzialità, essenziali per aiutare il cittadini a formarsi un’opinione libera da pregiudizi, a massimo vantaggio della democrazia e del Paese”.
Dal canto suo l’AD Rai ha chiesto una relazione su quanto avvenuto per prendere eventuali provvedimenti.
Le scuse di Corsini: “Quando si estrapolano parole dal contesto si corre il rischio di strumentalizzazioni”
In tarda mattinata sono arrivate anche le scuse di Corsini, che però apre la sua nota lamentando l’estrapolazione di parole dal contesto:
“Quando si estrapolano parole dal contesto in cui sono state espresse, si corre sempre il rischio di prestarsi a facili critiche e strumentalizzazioni. Ieri sono stato invitato a moderare il dibattito introduttivo di una manifestazione che, in questi giorni, presenta al pubblico un parterre di ospiti e personalità di altissimo livello. In questo quadro, mi dispiace davvero che alcune mie frasi abbiano generato fraintendimenti. Nei miei brevi interventi introduttivi, finalizzati esclusivamente ad animare il dibattito e coinvolgere e presentare i relatori, non c’era ovviamente alcun intento politico o polemico e di questo mi scuso. Sono un giornalista del Servizio Pubblico e il mio impegno quotidiano, come quello di tutti i miei colleghi, è garantire in ogni situazione autonomia, pluralismo e completezza nell’informazione”.
Basteranno le scuse di Corsini? Vedremo cosa succederà…