Paolo Bonolis: “Rifarei Sanremo ed Il Senso della Vita, Sky non ha idee nuove”
“La scelta di criptare i canali Mediaset pesa sugli ascolti? Ahimé credo di sì, ma ognuno pondera le sue scelte e va bene così”: parla Paolo Bonolis a Libero.
Il successo di Avanti un altro, la nuova stagione di Ciao Darwin e molti altri progetti: Paolo Bonolis si è raccontato alla collega Antonella Luppoli sulle pagine del quotidiano Libero, in edicola oggi. Il conduttore ha provato a spiegare il successo del quiz preserale di Canale 5 che ha tenuto a battesimo: “Il gioco a premi un po’ mi annoia. Quando hai davanti delle persone mi piace l’idea di raccontarle, lasciandole libere di essere quelle che sono e trasformando il circostante nella quotidianità dove si avvicendano i personaggi tipici della commedia all’italiana, dimenticata negli ultimi anni”. E quindi può capitare pure che arrivi Olimpia con la sua risata contagiosa e conquisti il mondo del web (adesso – secondo Novella 2000 – farà pure un cameo nella prossima pellicola dei fratelli Vanzina): “Ho saputo che il video della signora Olimpia è stato molto apprezzato sulla rete, ma io non sono social quindi non mi rendo conto di cosa voglia dire”.
Oltre ad Avanti un altro (che conta di fare ancora per “un paio di edizioni, compresa questa”), Bonolis sta preparando la “settima ed ultima edizione” di Ciao Darwin: “Questa sarà davvero l’ultima edizione – dice – perché vorrei che Ciao Darwin rimanesse una donna matura, non ha donna rifatta. Rispetto all’ultima edizione, che era televisivamente perfetta, ci sarà un pizzico di contemporaneità in più”. Forse non tornerà, invece, a Scherzi a parte (“Ho parlato con Davide Parenti e mi ha detto che non ci sono gli scherzi. Non è cattiva volontà, manca la materia prima”) ma gli piacerebbe riportare in vita un suo programma del passato molto apprezzato, Il senso della vita: “Credo che prima o poi riuscirò a rifarlo, magari con qualche idea nuova”.
E, ovviamente, Sanremo: “Ho bisogno di tempo per sviluppare idee nuove. Dopo il 2009 mi hanno chiesto di rifare Sanremo ma ho risposto no perché non avevo le idee giuste. Adesso il Festival è nelle mani di un professionista che certamente farà bene. Diciamo però che se dovessero richiedermelo direi di sì”.
Le ultime battute, invece, riguardano la battaglia fra Mediaset e Sky (dove, peraltro, il conduttore compare spesso per parlare di sport): “La scelta di criptare i canali Mediaset pesa sugli ascolti? Ahimé credo di sì, ma ognuno pondera le sue scelte e va bene così […] Sky? Mi hanno proposto le stesse cose e allora perché cambiare? Sono bravi ma nei programmi non ci sono idee nuove, a volte sono solo messe insieme un po’ meglio. Ma io non mi muovo per soldi. Quando nel 2009 sono andato a fare Sanremo mi sono mosso da Mediaset perché avevo in testa un’idea da sviluppare, pur guadagnando molto meno”.