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Paolini: Il disturbatore tv condannato, ma è la solita carezza

Gabriele Paolini è stato condannato a 20 giorni di reclusione per aver interrotto un servizio del Tg1 del 2004, niente risarcimento per la Rai.

pubblicato 18 Gennaio 2012 aggiornato 5 Settembre 2020 00:12


Gabriele Paolini è stato condannato dal Tribunale di Civitavecchia a 20 giorni di reclusione per il reato di “interruzione di pubblico servizio“. Il giudice lo ha ritenuto colpevole per una delle centinaia di interruzioni del lavoro degli inviati di un telegiornale Rai. L’episodio in questione è avvenuto il 29 aprile 2004 all’aeroporto di Fiumicino, la vittima fu il Tg1. La condanna, come spesso accade nel nostro paese, è una “carezza” per l’imputato.

I 20 giorni di reclusione arrivano a distanza di anni e, come ricorda il legale di Paolini “il reato si prescrive fra 4 mesi“. La Rai, che si era costituita parte civile, aveva richiesto 200 mila euro di risarcimento (sarebbero stati un efficace deterrente per il noto disturbatore), ma il Tribunale ha negato la richiesta. Il comportamento di Paolini, per quanto reiterato un numero inimmaginabile di volte, non fa sussistere un danno di questa portata per la tv pubblica. Non ci resta che attendere la prossima incursione televisiva.