Paola Perego: la brava conduttrice succedanea prestata al reality show
Alla vigilia della fine di un altro reality che ha appassionato l’Italia, ma senza la pretesa di cambiare il Paese, analizziamo, per la prima volta in modo più compiuto, il contributo di Paola Perego al suo successo. Sulla carta la conduttrice pare una presenza invisibile, impalpabile, in una parola succedanea. Fu lei a salvare La
Alla vigilia della fine di un altro reality che ha appassionato l’Italia, ma senza la pretesa di cambiare il Paese, analizziamo, per la prima volta in modo più compiuto, il contributo di Paola Perego al suo successo. Sulla carta la conduttrice pare una presenza invisibile, impalpabile, in una parola succedanea.
Fu lei a salvare La Talpa dal vero flop, quello della conduzione di Amanda Lear su RaiDue a cui è fortunatamente subentrata. E in molti programmi della sua carriera, che spazia prolifica dalla tv di stato a quella commerciale, è arrivata sostituendo qualcuno, senza mai fallire né eccellere. La sua stessa conduzione di Al Posto tuo, al posto della storica Alda D’Eusanio, è l’essenza dell’identità di Paola Perego, che un giorno ha preso il posto di Maurizio Costanzo nella domenica pomeriggio e un altro giorno ancora potrà fare Il Grande Fratello.
Il vero punto della questione è: se lo merita o no? Anche in questo caso la critica ci aiuta poco, non dedicandole mai un paginone nel bene o nel male. L’ottimo Paolo Martini scrive sulla Stampa di defilippizzazione delle principali conduttrici in circolazione, citando anche la nostra Paola che imporrebbe di citare il suo programma come La Talpa di Paola Perego tutto attaccato, un po’ come gli Amici di Maria. Sarà del tutto vero? Ancora una volta i fatti ci mostrano una conduttrice che non fa mistero di farsi scrivere il copione da Simona Ercolani, che ammette di essere perduta senza il suo valido gruppo di lavoro (con Cesare Lanza in testa) e che non maltratta mai i suoi collaboratori a differenza di qualche urlatrice della concorrenza.
Questa Talpa, probabilmente, passerà alla storia per il Karina show, per l’ottima resa di concorrenti low-budget e, soprattutto, per l’inviata Paola Barale, già temibile per il suo carisma in partenza eppure supportata dalla conduttrice in tutti modi. Nessun giornalista, statene certi, tesserà i meriti di Paola Perego, che deve ancora scontare mediaticamente di aver lavorato con “professioniste” come Sara Varone e Elisabetta Gregoraci.
Se la De Filippi incarna notoriamente uno stile di sottrazione, la nostra – accomunata a lei solo per il fare un po’ serioso – è il ritratto del basso profilo sfociante a volte nel masochismo. E’ una che non si preoccupa mai di fare un programma che le ripulisca l’immagine. Non ha mai avuto il suo c’è Posta per Te per pararsi dai colpi di Uomini e Donne. Le hanno fatto chiudere Verissimo ma non le hanno fatto inaugurare Pomeriggio Cinque. La chiamano per fare numeri zero trash come Il momento della verità su Italia 1, e lei esegue il compito alla perfezione senza divismi. Ora conduce Questa Domenica che notoriamente non piace a nessuno, però alla fine la gente lo guarda.
Però alla fine la gente la guarda, la Perego, dunque. Se sta lì non sarà solo per merito di un bravo agente o di un’influente raccomandazione, visto che il suo potenziale è ancora ampiamente sottoutilizzato nonostante faccia sempre risultato. E allora ci va di spezzare una lancia a favore di una conduttrice antipatica, che sa di esserlo e non se ne preoccupa, che chiude il suo lavoro nello studio televisivo e non facendo pubbliche relazioni al Billionaire, che quando conduce un reality lo prende per quello che è, senza sfoggiarlo come un gioiello, ergersi ad agente di collocamento o ancor peggio a madrina sociale.
Paola Perego sarà ancora un’eterna conduttrice in prestito? Se qualcuno ricorda ancora Salto nel buio, quiz da lei presentato su Rete 4 per cinque preserali del sabato, sarà d’accordo su una cosa: è una che sa fare il suo mestiere.
La Perego meriterebbe di essere rispettata dal pubblico con un’offerta più edificante e che ne riconosca quantomeno la professionalità. Non sarà simpatica, ma è abbastanza brava per dare una svolta al preserale e sancire un patto quotidiano con i spettatori. Possibilmente extra-reality.
