Paola Perego “impone” un reality in daytime su Raiuno
UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA: Se dietro la cancellazione di Festa Italiana e Il fatto del giorno (due programmi di successo) ci fosse la volontà di favorire Maria De Filippi e Maurizio Costanzo? La conduttrice dei miracoli l’anno scorso fu insidiata dalla Balivo, che la rincorse a volte in share, mentre il giornalista coi baffi, ormai
UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA: Se dietro la cancellazione di Festa Italiana e Il fatto del giorno (due programmi di successo) ci fosse la volontà di favorire Maria De Filippi e Maurizio Costanzo? La conduttrice dei miracoli l’anno scorso fu insidiata dalla Balivo, che la rincorse a volte in share, mentre il giornalista coi baffi, ormai potentissimo in Rai, veniva puntualmente sorpassato dalla rossa giornalista di Raidue… Programmare ora un reality di Paola Perego contro Uomini e Donne potrebbe essere l’ennesimo autogol.
Paola Perego, perché lo fai? La primadonna più bistrattata da Mediaset, ormai alla mercé di Maria De Filippi e Barbara d’Urso, poteva tornare in grande spolvero su Raiuno con un talk show di attualità, riscattando l’infausta esperienza di Verissimo (dove scontò di essere la prima non-giornalista a condurlo).
Con il suo fare sobrio e a tratti algido, la Perego poteva riabilitarsi come intervistatrice e andare sul sicuro nell’infotainment (dopo i flop dello Show dei Record e dei Wind Music Awards, che hanno denunciato i suoi limiti di intrattenitrice). Invece, è ossessionata dal reality show, convinta che sia la sola cosa che le riesce bene (visto il “suo” unico vero successo, La Talpa). L’aborto de La Tribù, sospeso su Canale 5 lo scorso autunno con tutti i danni d’immagine del caso, è un’onta che la conduttrice deve non aver mandato giù.
Perciò, la notizia rimbalzata nei vari organi di informazione è delle più allarmanti: nello spazio vacante di Festa Italiana, che alla conferenza stampa di Raiuno nessuno aveva tirato in ballo, la Perego ha “imposto” di condurre un reality show. Ovviamente tramite la consueta mediazione del suo influente agente (e compagno) Lucio Presta.
Non è chiaro di quale reality si tratti, ma è evidente la tradizione fallimentare di Raiuno in questo genere, che è una chiara violazione della sua storica linea editoriale. Se a Del Noce va riconosciuta una scelta di qualità, è quella di aver limitato il trash sulla prima rete di stato. Trash che, invece, è stato spesso prerogativa dei programmi a tema di Paola Perego, definita spesso una “regina” della materia.
Nella storia di Raiuno si contano soltanto due reality veri e propri, andati entrambi in onda nella stagione 2004-2005: Il Ristorante e Ritorno al presente. Il primo, condotto da Antonella Clerici, vide Tina Cipollari e Pamela Prati protagoniste di risse e alterchi, che pure non fecero impennare lo share pur facendo salire lo share (punte di 6.000.000 e 25%) si alternavano ad ascolti in calo e un contraccolpo negativo per l’immagine di Raiuno, da allora ostile ad accogliere l’Isola dei Famosi nel suo palinsesto.
Il secondo era un viaggio nel tempo, condotto da Carlo Conti con la presenza in studio di Alfonso Signorini (eccezionalmente nelle vesti di laureato in lettere e, quindi, esperto di storia antica). Il flop fu tale da richiedere la chiusura anticipata (a vincerlo fu Gegia) e l’operazione – come riconobbe ai tempi Malaparte – fu decisamente ridicola, oltre che volgare in più momenti (si arrivò in prima serata sull’ammiraglia a discorrere di peti e turpiloqui).
Grazie a Paola Perego “tutto questo” potrebbe tornare su Raiuno in daytime, mentre su Raidue – rete che dovrebbe avere un taglio più leggero e giovanile – Pomeriggio sul due si occuperà di attualità e cronaca rosa.
Morale della favola? Raiuno rischia di perdere sempre più la sua identità, a vantaggio dei troppi reucci di Buona Domenica scaricati dalla tv commerciale.