Panariello si rifugia nel teatro per sfuggire alla tv

Sono sincera, non ho mai apprezzato più di tanto gli spettacoli del sabato sera di Giorgio Panariello. Qualche personaggio divertente – soprattutto le imitazioni “storiche”, come quella a Renato Zero – , qualche altro più noioso. Qualche siparietto piacevole, qualche altro più sciocco. Nulla che stimolasse particolarmente il mio interesse.
Mi trovo assolutamente d’accordo però con quanto affermato dal conduttore in occasione del suo spettacolo teatrale Faccio del mio meglio:

Mi sono sentito dare della tv deficiente, ma a vedere la tv oggi, cosa si potrebbe dire?

Panariello è uno che dalla tv ha inizialmente avuto tanto, ma che poi è stato “massacrato”, termine che usa lui stesso. Portato alla ribalta da Stasera mi butto, deve alla tv generalista, e soprattutto alla Rai, gran parte del proprio successo.
Una carriera in ascesa che però ha subito un brusco stop. Prima le critiche al suo Torno sabato (le più dure delle quali, provenienti da Franca Ciampi), poi il flop al Festival di Sanremo – come non ricordare la sua faccia rassegnata? -, fino alla “fuga”, al suo rifugiarsi nel teatro per leccarsi le ferite. E il teatro è sicuramente il posto giusto per “guarire”: la gente paga un biglietto, fa la fila al botteghino e raramente viene a vederti se non ti apprezza, se non è convinta della tua bravura.
Insomma, Panariello sta rinascendo, ma dalle sue parole si evince ancora un certo risentimento nei confronti della tv. Risentimento che non è certo da biasimare, perché programmi che vengono da più parti elogiati, non sono certo migliori del suo Torno sabato.
E allora in bocca al lupo a Panariello per il suo spettacolo teatrale e per il film in uscita. Sperando che faccia pace con la tv e che in futuro ritorni…ma non con un nuovo one-man show.