“Da piccolo volevo essere Martin Luther King. Sono diventato Martin Luther Queen”. Questa è solo una delle battute più divertenti di Outstanding – A Comedy Revolution, un’interessantissima docuserie sulla storia della stand up comedy LGBTQIA + che Netflix ha rilasciato in occasione del Pride Month.
Una docuserie in cui si intrecciano inevitabilmente storia contemporanea, comunità rainbow e comicità: il punto di partenza è il secondo dopoguerra, con “il terrore color lavanda“, quando i Paesi anglosassoni portano avanti una persecuzione contro le persone omosessuali, accusate di simpatizzare con il comunismo (sulla vicenda c’è anche una serie tv di Paramount +, Compagni di viaggio); in mezzo, la campagna antigay da parte della cantante Anita Bryant, alla quale si contrappose Harvey Milk; l’omofobia del governo Reagan; l’epidemia di AIDS; il Don’t ask don’t tell sotto il democratico Bill Clinton; infine, il matrimonio egualitario e leggi antitrans approvate in molti Stati conservatori.
Tantissime le testimonianze, a partire da Robin Tyler, la prima comica a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità. Nata nel 1942, l’artista aveva ideato un duo, Harrison & Tyler, con colei che è stata la sua fidanzata per 55 anni, ovvero Pat Harrison. E come molti comici maschi affermano nel documentario, sono proprio le donne queer ad aver dato loro coraggio nel coming out, in un’epoca in cui dire il proprio orientamento sessuale poteva costare l’emarginazione dal piccolo schermo.
Outstanding propone diversi frammenti di Stand Out: A LGBTQA+ Celebration, uno special Netflix uscito nel 2022 nel quale si propone il meglio della stand up comedy rainbow. Ebbene, la docuserie con le voci dei protagonisti riesce nell’intento di valorizzare proprio Stand Out, che due anni fa si era rivelata una lunga passerella con poco ritmo.
Se è vero che il coming out di un artista come omosessuale non scandalizza più, rimane ancora un tema divisivo la questione dell’identità di genere. Non manca una riflessione sulle battute transfobiche di comedian di caratura internazionale come Dave Chapelle e Ricky Gervais, che vengono condannate proprio da comici transgender, ancora una sparuta minoranza nel panorama della stand up.
In realtà il documentario si pone da subito come intersezionale: ad un evento di beneficenza LGBTQIA+ l’ospitata di un mostro sacro come Richard Pryor si rivela problematica, in quanto il comico accusa la comunità di non aver fatto nulla quando a subire certe angherie erano i neri (“Ne vedo solo 3 o 4, come dispersi”, dice Pryor).
I protagonisti di Outstanding tuttavia non raccontano la propria esperienza per ricoprire la parte della vittima. Per ognuno di loro la comicità è la chiave del progresso, una medicina per l’anima (concetto banale tuttavia sempre valido), ma soprattutto la comicità è condivisione. Un tempo alla gente chiedevano al comico solo le battute, ora invece vuole sapere tutto della vita del comico. Specialmente se non ha nulla da nascondere.