Home Otto e mezzo Otto e mezzo, lite Travaglio-Aprile sui diritti degli arrestati. Gaia Tortora ringrazia la giornalista (Video)

Otto e mezzo, lite Travaglio-Aprile sui diritti degli arrestati. Gaia Tortora ringrazia la giornalista (Video)

Durissimo confronto a Otto e mezzo tra Marco Travaglio e Marianna Aprile sui diritti degli arrestati. “L’esibizione delle manette sui giornali è una barbarie”, dice lei. Gaia Tortora si complimenta a fine puntata

pubblicato 16 Ottobre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 12:42

Nel giorno in cui tutti i riflettori erano rivolti al match tra i due Mattei, un altro scontro è andato in scena stavolta negli studi di Otto e mezzo. Protagonisti Marco Travaglio e Marianna Aprile che hanno duellato a proposito del carcere agli evasori fiscali.

A dire il vero la lite si è scatenata quando la giornalista di Oggi ha contestato l’esibizione delle manette in tv e sui giornali definendola “una cosa indecente”, spiegando i motivi nel dettaglio (qui il video):

“La giustizia si esercita non sulle foto e sulle prime pagine dei giornali, ma nei tribunali. C’è l’idea di mettere alla gogna un presunto colpevole, perché non dimentichiamo che c’è sempre una presunzione di innocenza. Se io vengo arrestato oggi, prima di potermi sbattere in prima pagina con le manette vorrei essere in un Paese che rispetta la Costituzione, altrimenti è la barbarie. Siccome l’abbiamo vissuta in passato e ci siamo attrezzati con leggi che l’hanno limitata, non capisco perché tornare indietro”.

I riferimenti della Aprile erano piuttosto chiari, tuttavia il direttore del Fatto Quotidiano ha chiesto ugualmente a quali episodi alludesse. “Ricordiamoci di Enzo Tortora e di Mani Pulite”. ha risposto lei. Parole che, anziché placare Travaglio, hanno scatenato una furente reazione: “Ah, Mani Pulite era una barbarie? La barbarie sono milioni di persone che derubano i cittadini”.

Immediata la controreplica:

“Non l’inchiesta, ma l’esibizione del presunto colpevole, perché non sta ai giornali sancire la colpevolezza di un indagato, sta ai tribunali. È una regola base del vivere civile. Perché abbiamo l’obbligo di pixellare le immagini della gente in manette? Perché c’è una regola che stabilisce che non va esibito l’indagato in uno stato di debolezza legata a una presunta colpa”.

Terminata la puntata, a commentare la performance dei due ci ha pensato Gaia Tortora, giornalista del TgLa7 e figlia di Enzo: “Voglio ringraziare Marianna Aprile, per il resto è meglio che sto zitta. La giustizia è altro”.

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