Otto e mezzo, furioso attacco di Massimo Cacciari a Giulia Bongiorno: “Migranti in mare da giorni, vergogna”
A Otto e mezzo Massimo Cacciari si infuria con Giulia Bongiorno in merito al decreto sicurezza: “Ci sono 50 persone in mare, una vergogna per l’Europa”. Uno scontro che ha coperto l’ennesimo ‘buco’ della trasmissione, registrata ore prima
Il suo perenne dissenso verso le opinioni degli interlocutori è ormai celebre, ma mai si era visto Massimo Cacciari così furibondo. A Otto e mezzo il filosofo si è scagliato contro Giulia Bongiorno, con la quale si ritrovato a commentare il decreto sicurezza targato Salvini.
Il ministro della Pubblica Amministrazione ha ovviamente difeso il vicepremier su tutta la linea, stigmatizzando l’atteggiamento di ribellione mostrato da diversi sindaci sparsi per l’Italia.
“Io credo che un’istituzione non possa sospendere l’applicazione di una legge, si viola la legge”, ha detto la Bongiorno. “Se c’è una legge va rispettata. Chi è sindaco applica le leggi e basta, anche le peggiori. Io reputo il decreto Salvini un decreto di rigore che fa chiarezza. Ma anche se fosse il peggiore del mondo andrebbe applicato”.
Apriti cielo. Le parole dell’avvocato sono state la scintilla di un incendio che è divampato in pochissimi secondi.
“Le amministrazioni locali non hanno compiti legislativi, ma dire che le leggi si applicano comunque è tremendo. È la base di un’interpretazione che ha portato alle massime sciagure. E’ la stessa legge che mi impedisce di soccorrere il naufrago il mare, una legge che non ha più nulla a che fare con la giustizia. Non c’è soltanto la legge, c’è anche la giustizia, che è un principio fondamentale della cultura europea, ve lo state dimenticando ed è una vergogna. Ci sono 50 persone che navigano in mare, è uno scandalo per l’Europa. Possiamo perdere le elezioni, ma non possiamo perdere l’anima, vergogniamoci”.
La Bongiorno non si è mai scomposta, definendo tuttavia quella di Cacciari una vera e propria arringa: “Se arriviamo all’idea che le leggi non si applicano se poco poco non ci piacciono, arriviamo al caos e alla violenza”. Immediata la contro-replica dell’ex primo cittadino di Venezia: “Ma quale arringa, si vergogni e mi risponda. Una legge che non ha a che fare con la giustizia è perversa. Io parlo dell’Europa, cosa vuole che mi importi di Salvini. Ci stiamo mangiando l’Europa”.
Il clamoroso scontro televisivo ha preso il sopravvento su tutto il resto, coprendo ancora una volta le pecche di una trasmissione registrata ore prima che stava bucando le importanti notizie politiche rilanciate in quel momento dalle agenzie. Poco prima, infatti, lo stesso Salvini aveva minacciato in diretta social di non votare il reddito di cittadinanza in caso di taglio del fondo ai disabili.