Otto e mezzo, Augias a Buttafuoco: “Antisemita”. La replica: “Boiata, pretendo le scuse” (VIDEO)
Ecco cosa è successo nella puntata di Otto e mezzo di mercoledì 5 novembre 2014
Nella puntata di ieri di Otto e mezzo si è volato alto, complice anche la platea ridotta di pubblico, conseguenza della messa in onda in chiaro della partita di Champions League Bayern Monaco – Roma. Così Lilli Gruber ha pensato bene di ospitare in studio Corrado Augias e Pietrangelo Buttafuoco per commentare l’attualità politica (e per promuovere i loro più recenti libri).
Pur passando dalle foto del cono gelato della ministro Madia pubblicate da Chi (con invito a schiaffeggiare Alfonso Signorini), i due giornalisti hanno citato Freud, parlato di psicanalisi, Europa, religione e capitalismo. Poi però, come in un normale talk show politico, la tensione è salita.
Buttafuoco ad un certo punto (minuto 18.46 del video in apertura di post) ha citato Voltaire, secondo il quale noi “siamo stati messi nei guai da tre impostori Mosè, Gesù e Abramo”. Augias è intervenuto a gamba tesa, pur col sorriso sulle labbra:
E qui viene fuori il tuo antisemitismo!
La penna de Il Foglio ha proseguito il suo discorso ma poco dopo ha manifestato il disturbo per le parole del collega, bollandole come “boiata”. Anche perché nel frattempo Augias gli aveva chiesto “perché sei così affascinato dal nazismo?”:
Adesso appena esco mi arrestano. Questa è, mi consentirai, la seconda boiata che mi viene rifilata. C’è un’arte tutta liberale di zittire l’interlocutore ridicolizzandolo o criminalizzandolo.
Augias ha assicurato di aver posto il quesito in maniera del tutto innocente, senza alludere a spiacevoli simpatie ideologiche-politiche del collega. Che però ha insistito definendo la domanda “inacettabile” e chiedendo le scuse:
Pretendo le scuse.
Augias però si è limitato a un “mi dispiace sinceramente, nel profondo, che tu mi abbia frainteso”. I due in chiusura si sono stretti la mano in segno di pace, anche se Buttafuoco ha lasciato anzitempo lo studio visibilmente agitato.