Ornella Vanoni pensa a uno show televisivo: “Ma Netflix è una droga, mi uccide”
Ornella Vanoni è pazza di Netflix, ma pensa a uno show televisivo. Intervista di Tv Sorrisi e Canzoni.
Di uno show celebrativo dedicato a Ornella Vanoni se ne parla da tempo. Già nel settembre del 2017 su Tvblog scrivevamo della possibilità di (ri)vedere la voce milanese in un bel varietà in onda su Rai 1, ma poi quell’ipotesi era sfumata e non se n’è fatto più nulla. Ora, dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni, Ornellissima conferma l’intenzione di volersi (ri)mettere alla prova con uno show. “Ma con cautela”, dice alla giornalista Giusy Cascio. “La tv oggi è piena di insidie e si studia troppo poco, mica come ai tempi miei e di Mina”. Già, bei tempi quelli di Fatti e Fattacci e di Due come noi.
Oggi bisogna “accontentarsi” di vederla a Sanremo con Virginia Raffaele: “Quello era un gioco. Ma gli italiani non sanno più ridere. Un po’ hanno ragione, perché non c’è niente da ridere oggi. Si è persa la leggerezza”. Oppure tocca vederla il sabato sera a Ora o Mai Più, lo show cult di Rai1 condotto da Amadeus (dove spesso si addormenta).
“Non vinco io, vince Paolo Vallesi. Mi sembra che il ragazzo sia bravo e piaccia al pubblico […] Toto Cutugno? Ma quali baruffe? Lui è irruento. Aiutami, d’accordo, ma non pigiarmi il coso, il pulsante. Fine. La gente ha la smania di vedermi litigare e di litigare su tutto. Perché? Leggerezza, signori! Gli italiani non sanno essere ironici, sono sarcastici”.
Ma la vera passione della Vanoni è un’altra. Oltre a Ondina. Si chiama Netflix. “Mi sta uccidendo, è una droga. Ho un amico commercialista che si sveglia alle 6 del mattino per seguire le serie, un inferno. Io non so più a che stagione sono di “Reign”: coso, Francesco (il re di Francia, ndr), è morto e c’è da capire che fine fa Maria (Stuarda), la regina di Scozia. Che poi a loro capita di tutto e sono sempre giovani. Pure in quell’altra serie, “Versailles”: neanche una ruga, mai, come nelle fiabe. Si vede che invecchiare è proibito. E ti chiedi perché certe ragazze a 20 anni sono già tutte rifatte”. E chi l’avrebbe mai detto.