Una Ornella Vanoni in formissima ha animato la puntata di sabato di In Onda. Una seconda parte tutta dedicata a lei, protagonista del docufilm Senza fine di Elisa Fuksas che verrà presentato al prossimo Festival di Venezia.
Ironia, battute e qualche uscita a sorpresa, come l’irresistibile imitazione di Angela Brambati dei Ricchi e Poveri, regalata fuori onda – e ripresa dallo smartphone di David Parenzo – per poi essere replicata al rientro dalla pubblicità. “Da giovane la mia timidezza era veramente grave – ha raccontato – non avrei mai pensato di fare un mestiere dove mi sarei esposta. Mi sono spaccata per fare questo mestiere”.
Non sono mancate frecciatine scherzose nei confronti di Colapesce e Dimartino, coi quali ha inciso il brano estivo ‘Toy Boy’: “Sono così tristi! I toy boy dovrebbero essere allegri, loro invece sono di una tristezza tremenda. Ma la loro forza è questa, sono molto carini”.
Sulla politica, la cantante non ha negato le sue simpatie socialiste: “Mi piaceva Nenni, era una persona straordinaria. Poi è arrivato Bettino Craxi, aveva un certo peso, aveva questo fisico ed aveva carisma, con una voce importante. Aveva le pause, sapeva parlare”. Riguardo ai leader di oggi, invece, il pensiero va a Matteo Salvini: “Non lo voterei, però lo trovo abile. Fa di tutto per sembrare un uomo comune, uguale agli altri. Non so se lo è, ma il Papeete rappresenta l’uomo medio italiano. E’ uno del popolo e il popolo sceglie una persona che capisce con facilità”.
Sui titoli di coda della trasmissione, la Vanoni si è persino concessa un ballo con Concita De Gregorio, che l’ha invitata a danzare sulle note de ‘La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria’. Toni e clima decisamente inediti per il programma di La7.