Orange is The New Black, la quarta stagione su Premium Stories: il sovraffollamento provoca nuovi problemi
Su Premium Stories di Mediaset Premium la quarta stagione di Orange is The New Black. Piper è convinta di governare la prigione, mentre nuove detenute arrivano ad alimentare ulteriori problemi e tensioni
La quarta stagione di Orange is The New Black, in onda da questa sera alle 21:15 su Premium Stories di Mediaset Premium (la si può trovare online su Netflix –grazie all’accordo raggiunto con Mediaset poco prima del debutto in Italia della piattaforma online– e su Infinity) affronterà un tema che è stato introdotto nel finale della terza stagione, ovvero quello del sovraffollamento delle carceri e della loro privatizzazione. Il tutto, in un contesto in cui le protagoniste cercano di migliorare le proprie condizioni all’interno della prigione e di non subire le ingiustizie dalle altre detenute.
-Attenzione: spoiler-
Mentre quasi tutte le donne del Litchfield si godono la libertà provvisoria nel lago vicino alla struttura, causata da una falla del recinto che la circonda, Piper (Taylor Schilling) è sempre più convinta di essere la vera boss del carcere, comportandosi di conseguenza. Non sa, però, che essere il capo delle detenute non è cosa facile, soprattutto quando in prigione arrivano numerose nuove prigioniere, a causa della politica della compagnia privata che ha acquistato il Litcfield rendendolo un penitenziario privato.
Mentre tutte le altre fanno il bagno, consapevoli che dovranno rientrare in cella, Alex (Laura Prepon) sta lottando in serra con Aydin (Juri Henley-Cohn), il sicario mandato da Kubra (Eyas Younis) per ucciderla. Grazie all’intervento di Lolly (Lori Petty) la donna si salva, ma dovrà affrontare un altro problema. Suzanne (Uzo Aduba), invece, si fa convincere da Kukudio (Emily Althaus) a non rientrare in prigione, con effetti, però, decisamente comici.
A gestire la prigione sovraffollata Caputo (Nick Sandow), aiutato da una serie di guardie della prigione di massima sicurezza mandate per controllare l’emergenza, tra cui il duro Desi Piscatella (Brad William Henke). Il direttore deve anche occuparsi del prestigioso arrivo della celebrità Judy King (Blair Brown), che ha accettato di scontare la condanna per frode fiscale al Litchfield, e che si trova nel mezzo del caos.
Ovviamente, la serie segue anche le vicende delle detenute che il pubblico già conosce, come Red (Kate Mulgrew), alle prese ancora con la difficile gestione della cucina, Taystee (Danielle Brooks), sempre più occupata a prendersi cura di Suzanne, Daya (Dascha Polanco), che deve affrontare le conseguenze della sua decisione di affidare suo figlio alla madre di Bennett (Matt McGorry) e Nicky (Natasha Lyonne), mandata nel carcere di massima sicurezza.
Orange is The New Black è sempre la serie più attuale tra quelle di Netflix, riuscendo a gestire drama, commedia e temi d’attualità realizzando episodi dal forte impatto sul pubblico. Tra i temi toccati in questa stagione, anche quello delle violenze dei poliziotti americani sulle persone di colore, citando il movimento Black Lives Matter; ma anche il già citato tema del sovraffollamento delle carceri. Una serie tv, questa, che riesce senza troppe ansie da prestazione a raccontare una realtà che ben rappresenta la nostra società, come ha spiegato a Blogo la Schilling:
“Mi sento fortunata, privilegiata di far parte di questo show perchè i temi che tratta, come la condizione delle donne o le ispezioni che alcune persone subiscono in giro per il mondo, sono universali. E’ entusiasmante fare qualcosa che ti soddisfa creativamente ed avere anche un impatto politico. E’ rilevante da un punto di vista culturale”.