Onnipresenze televisive
L’onnipresenza televisiva ha, probabilmente, come massimo esponente Pippo Baudo, forse il miglior presentatore che la tv abbia mai avuto, che dalla fine degli anni ’60 alla fine degli anni ’70 (ed oltre, ma con maggiori “pause” tra un programma e l’altro) ha condotto decine e decine di trasmissioni diverse, risultando perennemente in video. Erano però
L’onnipresenza televisiva ha, probabilmente, come massimo esponente Pippo Baudo, forse il miglior presentatore che la tv abbia mai avuto, che dalla fine degli anni ’60 alla fine degli anni ’70 (ed oltre, ma con maggiori “pause” tra un programma e l’altro) ha condotto decine e decine di trasmissioni diverse, risultando perennemente in video. Erano però altri tempi, la carriera televisiva non era così ambita e i conduttori erano pochi (ma migliori, qualitativamente, di adesso).
Quello di Baudo però non è un caso isolato. Saltando direttamente ai giorni nostri, abbiamo tutti bene in mente quale sia il presentatore – la presentatrice, in questo caso – con il maggior numero di trasmissioni in contemporanea in tv: Maria De Filippi, che si contende però lo scettro, in determinati periodi dell’anno, col suo “concorrente” Rai Carlo Conti, come abbiamo già avuto modo di notare.
In questi giorni però il trono di Maria sta visibilmente vacillando e nella giornata del 22 dicembre probabilmente cadrà definitivamente. Si dà il caso infatti che un certo signor Gerry Scotti, già presentatore di moltissime trasmissioni di punta di Canale5, abbia in palinsesto ben 3 programmi diversi per quella giornata. Si inizia alle 18,50 circa con Chi vuol essere milionario?, si prosegue dopo il Tg con Striscia la notizia e si finisce in prima serata con un film per la tv natalizio, Il mio amico Babbo Natale 2, dove Scotti interpreta il ruolo del cattivo.
Chiariamo subito che io adoro Gerry, in tutti i sensi. Mi piace il suo modo di condurre ed amo la sua ironia pacata e la sua grande cultura, ma mi rendo conto che non è l’unico a possedere queste ottime doti, televisivamente parlando. Quindi la domanda “classica” che non ci si può non porre in questi casi è: ma è mai possibile che tutte le trasmissioni debbano sempre essere affidate ai “soliti noti”?
Maria, trema…