Home Nove Only Fun – Comico Show 3, i PanPers a TvBlog: “Cabaret e stand up comedy sono fratelli. Alcuni non lo vogliono ammettere”

Only Fun – Comico Show 3, i PanPers a TvBlog: “Cabaret e stand up comedy sono fratelli. Alcuni non lo vogliono ammettere”

Il duo parla della nuova edizione del programma di Nove dedicato al buonumore.

10 Aprile 2023 12:55

Only Fun – Comico Show, il programma dedicato al buonumore condotto dai Pan Pers ed Elettra Lamborghini, torna stasera alle 21.25 su Nove con la terza edizione.

Lo show – prodotto da Colorado Film per Warner Bros. Discovery – vede il ritorno di Enrico Bertolino, Giovanni
Cacioppo, Dario Cassini, Raul Cremona, Alberto Farina, Giuseppe Giacobazzi, Valentina Persia, Antonio Ornano, Pino e gli Anticorpi, Dario Vergassola, Marta Zoboli e Gianluca De Angelis.

Debuttano invece: Ippolita Baldini, Max Cavallari, Gabriele Cirilli, Dado, il trio de I Gemelli Di Guidonia, Roberto Lipari, Angelo Pisani, Ernesto Maria Ponte e Scintilla.

Per l’occasione abbiamo intervistato Andrea Pisani e Luca Peracino, ovvero i Pan Pers, al timone dello show.

‘.

Pan Pers, cosa dobbiamo aspettarci da voi in questa edizione?

Only Fun nasce che è un programma che non vuole fare false promesse, inventare niente, di dire ‘Guardate quanto siamo diversi e innovativi’. Ha una sola promessa già nel titolo che è quella di divertire e pensiamo che lo faccia egregiamente. Siamo alla terza edizione, possiamo dire che non tutti i programmi arrivano alla terza edizione. Tanti che abbiamo fatto noi non ci sono arrivati. Questa è una promessa mantenuta a differenza di tante altre, quindi la promessa è quella del titolo Only Fun, gratis tra l’altro. E di mantenere la sua semplicità, e che se ci pagate vi mandiamo foto nudi (ridono).

Che differenza c’è tra Only Fun – Comico Show e i vari Zelig e Made in Sud?

A differenza degli altri programmi la scatola del programma è molto semplice, non ha fronzoli, la conduzione è molto veloce e snella, presenta il comico e i comici sono tutti dei nomi espertissimi, bravissimi, un sacco di repertorio, che ti garantiscono una buona resa, un buon pezzo, quindi magari rispetto a Colorado, che abbiamo fatto, in Colorado c’erano dei momenti che non erano puramente comici, erano più di varietà. Questa è la differenza che ha Only Fun e credo anche la sua forza. Poi la durata, non dura eternamente, è più facile comprimere un’ora e mezza di robe interessanti rispetto a 3 ore di programma in prima serata in una generalista che rischia di diluire gli spunti e la ciccia. E poi comunque sì, fa parte dello stesso genere, però è come dire una commedia romantica di coppia ce n’è centomila, e sono centomila commedie diverse. Ci consideriamo una commedia romantica di coppia, stesso genere ma magari il nostro è un film più bello di un altro. E poi è su una rete in cui l’unica cosa che conta non sono i numeri, le performance il giorno dopo. C’è un buongusto, ci troviamo molto bene.

Al di fuori di quelli presenti nello show, quali sono gli artisti che vi fanno più ridere?

Ci piacciono molto i Me contro Te e i DinsiemE (ridono). Escludendo i presenti i comici che ci fanno più ridere in Italia sono Angelo Pintus, Pucci fa ridere, fa sempre ridere Beppe Grillo, Ale & Franz; sembrano scelte banali, ma Aldo, Giovanni e Giacomo mi fan sempre ridere. Però anche Lundini, Angioni fa tanto ridere, Maccio (Capatonda, ndr), Frank Matano, Virginia Raffaele, stiamo dicendo tutti i nomi di quell’altra trasmissione, che non si dice (ridono).

Cosa ne pensate della nuova ondata di stand up comedy che imperversa sul web?

La stand up comedy in Italia sta prendendo piede. Ci sono dei nomi molto bravi, molto grossi e sostanzialmente è una nuova branca di comicità, una new wave, che qui non era arrivata e in questi anni si sta formando. Prima non c’era il pubblico e adesso il pubblico c’è. Prima sembrava una moda molto di nicchia e adesso sta diventando anche molto commerciale. Questo fa sì che automaticamente forse gli stessi stand up comedian debbano adattarsi al fatto di essere un po’ più commerciali. Prima erano molto di nicchia, di settore, quindi potevano anche osare molto di più, che quando la cosa si sdoganerà e diventerà davvero pop, anche loro dovranno scendere un po’ a compromessi di repertorio e stile. Poi la stand up comedy ha adesso tantissimi emergenti, quindi in una serata random ci saranno dieci comici e uno ti convince. Gli altri nove magari hanno quel qualcosa, ma si rischia ogni tanto di rifugiarsi nella stand up e dire ‘ Vabbè ma io non è che devo fare cabaret, io devo dire le mie cose’. Allora è quella filosofia che non si è ben capita. Tanti che lo fanno non hanno ancora ben capito, ma perché hanno iniziato veramente da poco a salire sul palco. In generale spesso lo stand up comedian cerca di distaccarsi da ciò che è puro cabaret, quando in realtà sono fratelli e alcuni non lo vogliono ammettere. Però bisogna far ridere. Ma spesso lo stand up comedian si rifugia nel cabaret.

Irrompe Roberto Lipari, che dice: “Questa guerra deve finire. Io ho fatto un’intervista in cui dico che la stand up la facciamo tutti da una vita e che hanno messo un nome inglese. Tu devi dire la stessa cosa (si rivolge ad Andrea Pisani)“.

Un saluto per i lettori di TvBlog.

Ciao TvBlog, ti leggiamo sempre.

 

Nove