Oltre le web tv: nasce la Google Tv
Credete che Google sia solo un motore di ricerca molto potente? Lo è ma non solo. E’ piuttosto un potente motore per fare soldi acchiappando pubblicità. L’egemonia di Google, però, fino a oggi era confinata, per così dire, nel regno del Web. Mancava all’appello quell’altro potente motore acchiappa pubblicità, ora un po’ in affanno, che
Credete che Google sia solo un motore di ricerca molto potente? Lo è ma non solo. E’ piuttosto un potente motore per fare soldi acchiappando pubblicità. L’egemonia di Google, però, fino a oggi era confinata, per così dire, nel regno del Web. Mancava all’appello quell’altro potente motore acchiappa pubblicità, ora un po’ in affanno, che è la televisione. Poteva sfuggire al colosso americano una ghiotta occasione del genere? Per niente. Detto fatto gli ingegneri di Mountain View hanno sfornato, dopo Android, il software per iPhone smartphone, una tv che usando internet e Android si può vedere normalmente dalla tv di casa. Facile a dirsi, complesso ma molto complesso a svilupparsi.
La filosofia che regge il titillamento visionario allo spettatore, è un po’ quella, che qualche anno fa, stimolò anche il mondo accademico: vedere ciò che più piace qui e ora. Non so se avete presente quella implosione rivoluzionaria che fu l’e-learning che prometteva mirabolanti scenari nell’apprendimento del qui e ora? Ecco portò, almeno in Italia, ad un nulla di fatto. Google, riparte dal qui e ora e promette ai suoi futuri telespettatori che potranno vedersi comodamente dal divano le loro trasmissioni preferite, costruendo una sorta di palinsesto personale. Lo spettatore con il suo telecomando, perciò, deciderà cosa vedere qui e ora, attingendo ad una sconfinata offerta televisiva trasversale che non fa più riferimento ad un palinsesto fisso. E la pubblicità cresce, cresce, cresce. Un unico dubbio ce l’ho: è il telespettatore italiano maturo per scegliersi nel qui e ora, cosa vedere? Saprà sfruttare questa concreta possibilità nello sganciarsi dalle gabbie dei palinsesti fissi per pensare alla sua giornata televisiva in maniera indipendente dagli orari? Questa risposta ovviamente la fornirà il tempo.
Capitolo indotto: una Google tv, necessariamente darà un lancio alle web tv che così, grazie ai maggiori introiti pubblicitari potranno fiorire agevolmente. Il legislatore latita, abbiamo ovviamente una legge troppo vecchia per contenere le nuove vie dei media. E qui qualcuno dovrebbe prima o poi iniziare, come dire, a regolamentare il mercato. Sparirà o sarà dimensionata l’Auditel? Le grandi (nell’accordo di Google Tv compare anche Telecom Italia NdR) si fionderanno sul mercato alla loro maniera o attenderanno un po’ e vorranno vedere se di reale rivoluzione si tratta? In fondo, la portata dell’innovazione somiglia un po’ a quello che accadde, sul finire degli anni ’70 con le tv libere che iniziarono a trasmettere e programmare attingendo direttamente dal territorio. saranno le web tv le nuove tv libere?
Dopo il salto i video di presentazione della Google Tv.
Comunque, ritorniamo all’aspetto tecnico che molto è stato considerato. Per arrivare ad una Google tv servono: primo, un televisore adatto e aziende vogliose di investirci; secondo, un browser che consenta di navigare in un certo modo, cioè molto semplice e al tempo stesso molto potente nei supporti multimediali, streaming, codec ecc. ecc.; terzo, connessioni serie e stabili.
Ci raccontano i colleghi di downloadblog:
Google afferma dal suo blog di essere già al lavoro con Sony e Logitech per portare la tecnologia direttamente dentro le televisioni, Google TV sarà disponibile anche con un apposito box, che con ottime probabilità avrà WiFi e HD per quanto riguarda l’hardware, mentre il software si baserà su Android (2.1 per ora) più il browser Google Chrome (ovviamente) e il supporto a Flash 10.1: dato che si tratta pur sempre di Google, come potete vedere dal secondo scatto dopo la pausa la navigazione sarà sempre guidata dalla ricerca.